Il bambino che mi sembra il più grande sta contando mentre si copre gli occhi con il braccio destro appoggiato ad un albero.

"1,2,3,5,6,20!"

"Non vale hai saltato tutti i numeri"

"Riconta!!"urla una bambina molto bella dagli occhi celesti e il viso angelico, con dei capelli biondi e quasi bianchi sulle punte. Sembra un angelo.

"E tu cosa ne sai!?"le urla contro il bambino.

"So che non sai contare!! Sei proprio uno stupido Dam"

"Allora riconto e questa volta rimani qui così vedi che so contare benissimo"dice il bambino, che a quanto pare si chiama Dam.

"Certo,imbroglione"risponde la bambina.

"Naty, Luke ricontiamo... uscite fuori!"

"Eccoci"dice il bambino che sembra chiamarsi Luke.

Ha gli occhi marroni scuri, e i capelli che gli ricadono sulla fronte.

Questo tiene la mano ad una bambina dai capelli biondi e al contrario dell'altra ha gli occhi marroni cioccolato, un marrone chiaro che sembra quasi arancione...inoltre ha qualche lentiggine sulle guance.

"Dam devi sempre imbrogliare!"dice la bambina dagli occhi marroni cioccolato.

"Naty ti giuro che ho contato bene!"si difende il bambino Dam mentre arrossisce un po', forse perchè è messo in soggezione dalla bambina dagli occhi color cioccolato.

"Ricominciamo da capo, Celi tu controlla Dam.. faremo a turni. Okay?"dice il bambinoche tiene ancora la mano a Naty, come a volerla proteggere costantemente.

"Okay"risponde con un sorriso Celi guardando con ammirazione il ragazzo.

"Inizio a contare"dice Dam mentre continua a fissare sconfortato le mani intrecciate dei due bambini di fronte a lui.

"Andiamo Naty!"

I due bambini corrono fino ad arrivare a dietro un cespuglio, dove si nascondono.

"Pensi che ci troverà?"chiede Naty al bambino che le tiene la mano.

"No, se saliamo là sopra"indica un albero sopra la sua testa.

"Ce la faremo?"chiede impaurita.

Il bambino si aggrappa ad un ramo della forte corteccia e in meno di due secondi è già sopra.

"Avanti, vieni Naty"

"Io... non voglio, ho paura"confessa la bambina mordendosi il labbro.

"Paura di cosa? Ci sono io qui con te"

La bambina si aggrappa con la mano al ramo della corteccia con tutte le sue forze, ma scivola e rimane appesa con solo una mano.

"Aiutami Luke..Ho paura di cadere"piange Naty.

"So che ce la farai, non pensarci Naty.. fallo e basta"

Con un tuffo la mia mente ritorna al presente.

"Chi sei tu?"chiedo questa volta con un filo di paura nella mia voce misto a curiosità.

"Perchè mi hai chiamato Naty?"chiedo ancora, questa volta staccandomi con forza dalla sua presa e indietreggiando di qualche passo.

"Che cosa hai ricordato?"chiede curioso ignorando tutte le mie domande.

"Rispondimi"dico questa volta senza paura. "Voglio delle risposte, me lo avevi promesso"

"Sai già come michiamo"risponde fiducioso.

"No che non lo so!"quasi urlo per la stanchezza di ripetere mille volte che non conosco né lui né il perchè mi è così familiare.

"Odio non poter ricordare, quindi dimmi chi sei e perchè.."

"Perchè ti sembro familiare- sorride concludendo la mia domanda.

Mi prende la testa tra le mani obbligandomi in questo modo a guardarlo dritto negli occhi."

Guardami bene... tu sai già chi sono"

I suoi occhi... sono gli stessi occhi del bambino, Luke, quello che ha aiutato la bambina a salire sull'albero, quello che le ha tenuto la mano per tutto il tempo,quello dagli occhi color  terra.

"Luke..?"dico senza rendermi conto di ciò che fuoriesce dalle mie labbra.

"Si Naty, sono io"dice con un sorriso sul volto.

Per un breve attimo mi perdo completamente nei suoi occhi, così scuri da poterci rimanere incatenati per tutto il tempo. Quegli occhi mi danno sicurezza...fiducia, speranza e non so neanche il perchè.

Rimaniamo così per qualche minuto quando all'improvviso dei colpi di pistola mi riportano brutalmente alla realtà.

Tutta la gente urla e si abbassa a terra, non capendo da dove provengano gli spari che sembrano non voler cessare.

"Andiamo via da qui, è pericoloso"dice Luke prendendomi per mano e correndo verso l'uscita.

Questa scena l'ho già vista... è simile a quella del bambino che tiene la mano alla bambina.. ho questa strana sensazione che non fa altro che confondermi.

"Aspetta!"lo blocco.

Lui si gira a guardarmi preoccupato.

"Devo cercare una persona, non posso venire con te"rispondo cercando con lo sguardo Damon o Edward.

Ho paura che possano essersi feriti e scommetto che in qualche modo Damon ha portato con sé le pistole.

"Chi?"chiede quando altri colpi di pistola ci costringono ad abbassarci ulteriormente.

Tutti i lampadari enormi cadono frantumandosi, le finestre si spaccano e lo stesso tutti i piatti e bicchieri.

Un pezzo di vetro durante la sparatoia mi taglia leggermente il braccio, facendo fuoriuscire del sangue. Cerco di non farlo vedere ma Luke subito se ne accorge e dalla sua espressione posso capire che non è molto contento.

Senza esitare prende il controllo della situazione e mi trascina verso l'uscita, dalla quale usciamo correndo verso l'esterno.

Mi appoggia ad un muretto e si toglie la sua giacca strappandone la manica con forza. Dopo di che me la lega intorno alla ferita premendo forte e facendo attenzione a non farmi male.

"Ti sei ferita da qualche altra parte?"chiede scrutando ogni dettaglio del mio corpo.

"N-No, sto bene.."mormoro ancora confusa per tutto ciò che è successo in pochi secondi. Devo tornare dentro e cercare Damon ed Edward...potrebbero essersi feriti e aver bisogno d'aiuto ora.

"Dobbiamo andare all'ospeda-"

"Caroline"

"Damon"dico con unsospiro di sollievo.

Damon appare alle spalle di Luke, il quale si volta lentamente nella sua direzione scrutandolo attentamente.


"Ciao Damon"sorrideLuke.

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