THE TRUTH COMES OUT

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CAPITAN BOOMERANG (POV)
 
Sputai a terra, guardando con una certa soddisfazione l’elicottero su cui era salita la Waller poco tempo prima. Era ridotto piuttosto male…ma all’interno, nessun fottutissimo cadavere.
“Non vogliamo rendere le cose troppo facili, figuriamoci”.
-Fammi indovinareFece Deadshot a Flag , distogliendo gli occhi da quella ferraglia e osservando il vortice bluastro nel cielo che tutti noi ci chiedevamo che cavolo fosse –Ora dobbiamo raggiungere quel vortice di immondizia volante…d’altra parte perché no?-
Si avvicinò di più a Flag, con aria di sfida, mentre io mi accostavo a Croc. Porca puttana, puzzava come un cadavere in putrefazione. Di fianco a lui, una persona che mai mi sarei aspettato di essere in qualche modo felice di rivedere.
-Quando ci lasci andare, Flag?!- Deadshot alzò la voce, e i pochi soldati rimasti gli puntarono addosso le armi, ma senza troppa convinzione.
-Preparati, tra poco si combatte- Fu la sua non risposta. Stronzo. Un attimo dopo ci fece cenno di muoverci.
-Come diavolo hai fatto?-
Guardai Harley come se fosse stata un fantasma appena uscito dalla tomba e lei sghignazzò, stringendosi nelle spalle, ma nei suoi occhi non c’era allegria. Finsi di non accorgermene.
L’avevamo trovata appollaiata sul tettino di un’auto pochi minuti prima, a farsi inzuppare dalla pioggia, con l’espressione più depressa che avessi mai visto in vita mia. Non appena si era accorta di noi aveva sorriso e fatto la scema come al solito…ma non mi ingannava neanche per un secondo. Il clown doveva essere morto sul serio…perché qualcosa nello sguardo di quella pazza era cambiato. Si era spento qualcosa. Chissà, forse senza di lui sarebbe tornata in sé. Avevo sentito che faceva la psichiatra nel manicomio a Gotham prima di essere contagiata dalla stessa pazzia che cercava di curare negli altri. Mi venne un po' da ridere.
-Ti diverti? - Fece lei schioccando la lingua e puntandomi la mazza da baseball addosso, mentre camminavamo –Comunque ho i miei trucchetti, non sono mica una sprovveduta io! -
Sbuffai, guardandomi intorno, e notai che Deadshot era rimasto un po' indietro.
-Quell’elicottero è ESPLOSO! Il pazzoide con cui stavi sarà arrostito come un tacchino il giorno del Ringraziamento! E tu sei viva...come è poss…-
-Cazzo, e lasciala in pace…- Si intromise Diablo all’improvviso, mettendosi tra noi due. Ero solo curioso…
Però il messicano infiammabile si rivelò essere lungimirante, perché Harley mi si lanciò quasi addosso un istante più tardi, costringendomi a indietreggiare e a trattenere le risate. Ma che pensava di fare quella squinternata? Forse quando tutta quella faccenda sarebbe finita avrei potuto regolare i conti con lei, era dall’inizio della missione che mi punzecchiava. Un po' troppo per i miei gusti…
“E poi, Joker è morto…” Pensai alzando le mani in segno di resa e allontanandomi da loro, con tutte le intenzioni di starmene un po' per i fatti miei. Con Pinky.
Non passarono neanche cinque secondi che sentii l’aria muoversi a mezzo centimetro dal mio orecchio destro. Sobbalzai e un istante dopo quello che sembrava essere un dossier si schiantò vicino a Flag, sul finestrino di un’auto. Controllai che nessuno mi avesse visto sobbalzare e solo allora incontrai gli occhi di Deadshot, che sembrava essere più incazzato del solito. Avanzò velocemente verso Flag e indicò le pagine ormai zuppe sparpagliate a terra.
“Che diavolo succede?”
-Dì a tutti quanti la verità. O dovrai vedertela con me-
Flag ci guardò uno per uno, poi sospirò e sembrò sgonfiarsi. Alzai un sopracciglio.
“Flag il palloncino…”
-Tre giorni fa…un’entità non umana è comparsa in una stazione della metro…Waller ha mandato lì sotto me e una donna dalle capacità sconvolgenti. Una strega-
“Fantastico. Fantastico! Una strega…qui sono tutti matti!!!...oppure no?”
-Nessuno di noi poteva avvicinarsi a quella creatura…- Continuò, lo sguardo da cane bastonato. Sembrava quasi che in ballo avesse qualcosa di personale -…la strega invece sì. Inutile dire che tutta l’operazione è stata una pessima idea-
Flag scosse la testa e parve riacquistare un minimo di autorevolezza –Così è riuscita a sfuggire a Waller. Ora sapete- Ci guardò di nuovo uno ad uno, mentre attendeva che metabolizzassimo quelle informazioni.
Personalmente avevo poco da digerire. Dopo che quel maledetto tizio vestito di rosso era apparso dal nulla e mi aveva catturato ad una velocità decisamente non umana, una strega non mi faceva chissà quanto effetto!
-Se vuoi puoi uccidermi anche adesso…ma…mi bevo una cosa- Deadshot si diresse verso quella che sembrava essere l’entrata di un bar. Sorrisi e lo seguii a ruota, domandandomi come diavolo avessi fatto a non notarla. Ma sì, se proprio dovevo morire, meglio farlo da sbronzo.
-Deadshot ho bisogno del tuo aiuto!- Urlò Flag alle nostre spalle.
-No signore…di un miracolo!-
 
HARLEY QUINN (POV)
 
-Quando mi arrabbio io…io perdo il controllo, e non so quello che faccio. Finchè non l’ho fattoConcluse Diablo con le lacrime agli occhi. Abbassò gli occhi sulle proprie mani e tacque.
Ora era tutto più chiaro. Si rifiutava di usare i suoi poteri perché proprio a causa di quelli aveva sterminato la sua famiglia.
Mi mossi sullo sgabello, leggermente a disagio. Boomerang lo fissava con una strana espressione stampata in viso.
-E i bambini?- Chiese un istante dopo, la lattina di birra a mezz’aria.
Per poco non gli lanciai il contenuto del mio bicchiere –Li ha uccisi…non è vero?-
Lo sguardo di Diablo valse più di mille parole. Non potevo credere che in qualche modo quell’australiano lancia giocattoli lo stesse giudicando! Sarebbe stato come giudicare sé stesso, e questo gente come noi non poteva permetterselo. Mai.
“E’ tutta colpa mia…mia. Mr. J non c’è più…ed è tutta colpa mia…”
-E’ COLPA TUA. COLPA TUA- Sputai fuori tra i denti, a braccia conserte, conficcandomi le unghie nella carne degli avambracci –Che vita speravi di avere? Eh?-
“Che vita speravo di avere? Avrei dovuto sapere che sarebbe andata a finire così…Mr. J me lo diceva sempre…non porto altro che guai…”
-Dai Harley…andiamo…- Si intromise Deadshot, senza sapere che in realtà stavo parlando più con me stessa che con Diablo. Mi dispiaceva sinceramente per quello che gli era successo.
Mi sfuggì una risatina isterica –Pensavi che avresti avuto una famiglia felice? Le rate dell’auto, il figlio da accompagnare alla partita?! La normalità è fare la lavatrice! La gente come noi NON HA UNA VITA NORMALE!-
“Era tutto ciò che volevo…una vita normale…con lui. Una vita normale…”. Mi salirono le lacrime agli occhi e per un attimo fu come se fossi stata di nuovo ad Arkham, con i capelli puliti e raccolti e gli occhiali sul naso, con Joker seduto davanti a me a sorridermi e trascinarmi via con lui.
-Perché finiamo sempre a litigare ogni volta che ti immischi e apri la bocca?- Sbraitò Boomerang sbattendo la sua birra sul bancone. Mi voltai lentamente verso di lui, ignorando l’espressione di puro dolore dipinta sul viso di Diablo. Era troppo tardi per lui.
-Esternamente…sei favolosa- Continuò, guardandomi le tette per un paio di secondi –Ma dentro, sei orrenda-
-Lo siamo tutti!- Ridacchiai, con un vago senso di nausea –Tranne lui- Indicai Croc –Lui è orrendo anche fuori!-
“Sono quello che Mr. J ha fatto di me…sono quello che lui voleva che fossi”
-Qui ti sbagli…io sono bellissimo!- rispose il bestione, seduto più lontano rispetto agli altri, togliendosi il cappuccio dalla testa.
“Mr. J…perché non mi hai lasciato morire con te?! Che ci faccio qui…”
Un istante dopo, la porta del bar si spalancò ed entrò Flag, da solo. Dov’erano finiti i suoi uomini?
Si sedette vicino a Deadshot sotto i nostri sguardi non proprio amichevoli. Che voleva ancora? Ci aveva costretti ad andare in giro per quella città alla malora per ore ed ore, senza spiegarci nulla di ciò che stava realmente accadendo; alla fine usciva fuori che una specie di strega potentissima voleva distruggere il mondo e pretendeva ancora che lo aiutassimo?
Senza dimenticare che per colpa sua il mio Puddin non c’era più. Non c’era più…
-Non ti vogliamo tra noi- Mormorai, reprimendo a stento l’impulso di infilargli un rompighiaccio che avevo visto sotto al bancone nel cranio. Sarei stata perfetta come barista!
Lui mi ignorò e si rivolse a Deadshot –Hai letto la parte dove diceva che andavo a letto con lei?-
“Cooooosa?! Chi va a letto con chi?” Non potevo credere che quel rammollito si fosse tenuto quell’informazione per se!
 
DEADSHOT (POV)
 
Fissai le lettere provando a trattenere le lacrime. Le lettere di mia figlia.
“Tua figlia ti scrive ogni giorno, ogni singolo giorno” Aveva detto Flag, porgendomele. Un attimo dopo, aveva distrutto il dispositivo collegato alle nostre bombe. Quell’uomo non era affatto lo stronzo che avevo creduto…era solo una pedina, come tutti noi. Una pedina della Waller.
E la donna che amava era intrappolata nel corpo della strega che avevamo l’ordine di distruggere. Non era esattamente la situazione più facile del mondo….ma visto che la Waller doveva essere morta, lui era il solo che potesse frapporsi tra me e mia figlia al momento, quindi dovevo aiutarlo.
-Io ti ci porto li, e tu chiuderai il conto. Se necessario ti ci trascino- Gli puntai un dito addosso, avvicinandomi di più a lui –Questa storia dovrà diventare un capitolo della Bibbia. Tutti dovranno sapere cosa abbiamo fatto. E mia figlia…dovrà sapere che suo padre non è un pezzo di merda-
 
 
 
 
“-Squadra Alpha e Bravo, se mi ricevete. La strada per la posizione di Incantatrice è bloccata. Aggiriamo l’ostacolo passando per il tunnel della metropolitana, come avevamo programmato, tra Avenue Road e Kingsway-“

LIVE FOR HIMWhere stories live. Discover now