RAGE

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Atterrai violentemente sui piedi e poi battei la schiena e forse la testa per terra, ma ignorai il dolore e non mi lasciai il tempo di realizzare nulla, neanche il fatto di essere miracolosamente viva, prima di rotolare su me stessa e correre verso il muro basso alla fine del tetto dove ero caduta, guardando impotente l'elicottero dal quale Mr. J mi aveva appena buttato giù perdere quota ed infine schiantarsi addosso ad un edificio poco lontano da lì. Mi aveva spinta per salvarmi... anche se era arrabbiato con me...si era accorto che qualcosa non andava e mi aveva spinta giù sapendo che sarei atterrata su quel tetto...doveva per forza essere così, pensai, con gli occhi che mi si riempivano di lacrime. Il respiro mi si mozzò in gola e ben presto tutto ciò che avevo di fronte a me divenne appannato. Chiusi gli occhi e le lacrime calde e cariche di rabbia mi bagnarono le guance.
Allentai la presa sul bordo del tetto e le mie ginocchia cedettero senza che potessi fare assolutamente nulla per evitarlo, e in un attimo mi ritrovai seduta per terra. Il suono che uscì dalla mia bocca un istante dopo, mentre battevo la testa contro il muro al quale mi ero aggrappata fino a pochi istanti prima, mi fece venire la pelle d'oca. Era un suono famigliare e gutturale, simile a un singhiozzo, eppure non lo era. Quante volte lo avevo sentito sgusciare fuori dalle labbra rosse del mio amore? Scossi la testa e quel suono mi rimbombò nelle orecchie che mi fischiavano per tutto il tempo in cui rimasi li, piegata su me stessa, con il cuore spezzato e l'anima lacerata dal dolore.
Dentro di me sapevo benissimo che Mr. J mi avesse buttato giù da quell'elicottero perché era fuori di se e voleva liberarsi di me...eppure non mi importava. Lo amavo, sempre e comunque. Ed ora lui non c'era più. Non c'era più. Cos'ero io senza di lui?!
"Niente...non sono niente...". Mi misi lentamente in piedi e guardai di nuovo nella direzione in cui l'elicottero si era schiantato. Era tutto finito...bruciato insieme a quel maledetto pezzo di ferro! Il mio Joker...
Un istante dopo sentii le mie dita che si infilavano tra i miei capelli e li tiravano rabbiose, mentre un urlo agghiacciante si arrampicava su per la mia gola.

DEADSHOT (POV)

-Hai sentito qualcosa?- Boomerang mi diede di gomito, guardandosi intorno per un istante. Anche se stava facendo di tutto per nasconderlo, era piuttosto evidente che fosse dispiaciuto per la fine che aveva fatto Harley. Lo eravamo tutti.
Mi strinsi nelle spalle -No...ho la testa da un'altra parte...non riesco a credere che la stiamo facendo fare franca a questa stronza-
Ignorai l'occhiataccia di Flag che camminava davanti a noi insieme alla Waller. Tra noi si era instaurato una sorta di rapporto di reciproco rispetto, ma questo non cambiava niente. Avevo ancora una bomba impiantata nel collo, e lui aveva il potere di farla esplodere in qualsiasi momento.
Qualsiasi. -Perché? Cosa hai sentito?-
-Mi era sembrato di sentire qualcuno urlare...me lo sarò immaginato. Mi serve una birra- Sbottò lui infilando le mani nelle tasche del cappotto, strappandomi un sorriso. Una birra non sarebbe stata male, ma avrei preferito di gran lunga qualcosa di molto più forte. Specialmente in quel momento, mentre osservavo la Waller salire sull'elicottero che l'avrebbe portata via di li, quando non riuscivo a smettere di pensare a quanto sarebbe stato bello farle un buco in quella testa di cazzo.
-State qui, vi mando un altro elicottero! - Urlò lei, facendo dissolvere l'immagine del suo cranio spappolato da davanti ai miei occhi.
-Hija de puta- Mormorò El Diablo. Il tipo si era svegliato parecchio nelle ultime due ore...e non era male. Non era proprio niente affatto male! Avevo dovuto scuoterlo un po', ma alla fine aveva incenerito quei mostri senza faccia in un istante. Non avevo ancora capito come mai non volesse usare i suoi poteri prima...ma in tutta sincerità non è che me ne importasse chissà quanto. Mi bastava che avesse superato la cosa e che potessimo contare su di lui semmai ce ne fosse stato bisogno.
"Voglio solo sopravvivere a questa cosa".
-Puoi dirlo forte amico- Dissi più a me stesso che a lui, osservando la Waller partire.
-Non te la vorresti mangiare?- Sentii Boomerang chiedere a Croc, mentre Flag e i suoi tirapiedi si allontanavano a parlare di chissà cosa.
"Siamo proprio una squadra di stronzi...", pensai passandomi una mano sulla testa. Facevamo prendere a loro tutte le decisioni, mentre il lavoro sporco e l'eventuale colpa in caso di fallimento spettavano a noi.
"Sei caduto proprio in basso Floyd...tua figlia si vergognerebbe di te...". Scossi la testa e scacciai quella voce dalla mia mente, concentrandomi su quello che stavano dicendo gli altri.
Il bestione guardò Boomerang di traverso e non rispose. Contrariamente ad ogni mia aspettativa, era uno dei più mansueti tra noi. Avrei proprio voluto vederlo in un'altra situazione...probabilmente ci avrebbe messo un istante a ridurci tutti a brandelli.
-Lascialo perdere...cosa staranno dicendo?- Chiesi indicando Flag e i suoi uomini.
-Prendono decisioni per noi, come hanno sempre fatto finora...- Mormorò Diablo, che fece per aggiungere qualcos'altro ma venne interrotto da Katana, in piedi di fronte a noi, che ci intimò di stare zitti.
-E lei, Croc?- Ridacchiò Boomerang indicandola con una strana espressione stampata su quella faccia da schiaffi -Lei te la mangeresti?-
-No. Lei non mi piace...non voglio la sua tristezza-
Alzai gli occhi al cielo, e per un attimo il mio sguardo si posò su quello strano vortice bluastro in lontananza. Decisamente ci serviva una birra.
Boomerang la squadrò da capo a piedi -No? Invece io un bel morso glielo darei volentieri...-

-Waller è caduta- Ci informò Flag venendo verso di noi. L'espressione frustrata di chi ne ha avuto abbastanza.
"Povero piccolo...deve essere terribile vivere senza che qualcuno ti infili una cazzo di bomba nel collo!".
-Ah si? Peccato- Sputai fuori tra i denti, celando a fatica un sorriso di pura soddisfazione. Sperai con tutto me stesso che fosse morta. Dopo aver sofferto.
-Andiamo a prenderla. La missione non è finita-
-Ah, lo è per me...c'era un accordo!- Dissi guardandolo dritto negli occhi.
-Senza Waller non avrai niente- E detto questo si diresse verso le scale, lasciandomi li impalato a mandare giù quell'ennesimo boccone schifosamente amaro. Quasi neanche mi accorsi che stava iniziando a piovere, lo sguardo appannato dalla rabbia.
Dopo un attimo caricai il fucile e mi costrinsi a muovermi di li, a seguire Flag. Non avevo scelta. Nessuno di noi ce l'aveva.

JOKER (POV)

Fissai la mia faccia riflessa sulla vetrina di un negozio di vestiti. La...mia...faccia...
Trattenendo a stento l'irrefrenabile e francamente inutile istinto omicida che mi invase, mi tolsi un guanto e mi toccai la pelle bruciacchiata sul lato sinistro del viso. Una bruciatura piuttosto superficiale...non avrebbe dovuto lasciare segni permanenti...
"NO" Pensai, battendo un pugno contro il vetro. Non potevo perdere altro tempo standomene li impalato a fissare la mia stupenda faccia rovinata da quell'ustione, anche perché mi avrebbe fatto andare fuori di testa...così mi costrinsi a muovere un passo, poi un altro ancora e un altro ancora finchè non persi il conto di quanti ne avessi fatti.
Mentre barcollavo in mezzo alla strada senza sapere davvero dove andare per scovare Harley, sempre che fosse ancora viva, e soprattutto il cecchino, mi tornò in mente Jonny Jonny. Pensai a tutti i giocattoli che avrei potuto usare su di lui...per fargliela pagare per aver pensato di darsela a gambe...se solo non fosse morto!
"MORTOMORTOMORTO... ma non c'era nessun cadavere..."
"Quel rammollito non può essere sopravvissuto a un botto del genere..."
Mi portai indietro i capelli con una certa frustrazione, me li tirai e il dolore mi fece ridere; per un istante pensai addirittura di infischiarmene di Harley e di Deadfesso per tornare indietro e controllare meglio se il cadavere di Jonny Jonny fosse nei paraggi dell'elicottero, ma quel pensiero si ritirò strisciando in un angolo del mio cervello quando sentii un rumore di passi provenire da dietro di me.
-Hey! La prego mi aiuti!- Piagnucolò qualcuno alle mie spalle. Roteai gli occhi.
Mi voltai lentamente e non feci assolutamente nulla per nascondere il sorriso che si dipinse crudele sulle mie labbra quando vidi un uomo, un soldato, barcollare verso di me. Teneva lo sguardo basso e si premeva entrambe le mani insanguinate all'altezza del fegato.
-La prego mi...- Alzò lo sguardo e le parole gli morirono in gola. PREVEDIBILE, SCONTATO.
-Mmmm?-
-Io...io...non...- Fece lui guardandosi intorno e spostando il peso da un piede all'altro. Mi ricordò un verme infilzato su un amo che si dimena disperatamente. PIETOSO.
-Smettila di balbettare...mi irrita...- Mossi qualche passo verso di lui, che inaspettatamente non indietreggiò. Inclinai la testa, piacevolmente sorpreso -Hai un nome?-
-Bruce- Rispose, guardandomi con una certa apprensione. Che assurdità, come se mi passasse per la testa di uccidere qualcuno quando la cosa non è divertente.
-Bruce! Mi piace questo nome...e dimmi...Brucy...sei uno degli uomini della Waller?-
-Si...ma non ero nella squadra che sorveglia la tua ragazza, s-se è questo che vuoi sapere. Ero nella Bravo...la strega ci ha catturati e ha trasformato gli altri in...qualcosa...ma...ma io sono scappato. L'altro che è con lei però mi ha colpito, io...io...- Iniziò a respirare affannosamente e si accasciò a terra. Lo lasciai fare.
"La strega..."
-Molto eroico da parte tua, Bruce!- Mi abbassai su di lui con una risata di scherno -Dammi la ricetrasmittente-
Di fronte alla sua esitazione, lo spinsi all'indietro finchè non battè la schiena sul cemento e gli premetti un piede sul viso -Bruce Bruce Bruce Bruce...spero tu ti renda conto che stai per...come dire...morire, rendere l'anima. Le porte del Paradiso stanno per spalancarsi per te...sento già gli angeli che cantano, tu no?...quindi...- Spinsi la suola ancora più forte sulla sua faccia, accendendomi in un sorriso, fino a che non lo sentii lamentarsi sommessamente. Troppo sommessamente per i miei gusti -...dammi quella ricetrasmittente...non ti servirà a niente tra un po', non sei d'accordo?-
Quando lo vidi togliere una mano dall'addome grondante sangue e sganciare quell'affare dalla cintura, tolsi la scarpa dal suo viso appiccicaticcio e mi allontanai da lui di qualche passo, armeggiando con il mio nuovo giochino finchè non sentii una voce maschile entrarmi nelle orecchie.
"Squadra Alpha e Bravo, se mi ricevete. La strada...........tsststst......bloccata. Tsttstssttsst......metropolitana, come avevamo programmato"
La comunicazione si interruppe in una moltitudine di suoni simili ad un insieme di fruscii fastidiosi che mi fecero salire il sangue al cervello e prudere le mani. Tornai lentamente da Bruce, che nel frattempo aveva assunto un colorito grigiastro.
Non ne avrebbe avuto ancora per molto.
Gli accarezzai il viso lercio -Non ancora Brucy...raccontami un po', prima, dei vostri programmi a proposito del passaggio nel tunnel della metropolitana...poi avrai il mio permesso di morire-

LIVE FOR HIMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora