Capitolo 8

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Victoria.

Non appena entro nel laboratorio il mio cuore esplode di gioia. È immenso. Il pavimento è coperto da giornali e su di essi ci sono file su file di cavalletti con delle tele nuove e profumate sopra. I muri sono bianchi, ma su di esso si notano le macchie di vernice che rendono lo spazio piacevole e rilassante

E sul muro c'è una frase scritta: "l'arte è vita, l'arte è magia".

Oh vi prego chiudetemi qui dentro e buttate la chiave in qualcosa di molto profondo.

-buongiorno- mi saluta una signora dallo sguardo dolce e anche molto giovane. Sui trent'anni circa. Ha dei capelli biondi raccolti in una coda alta e spettinata, indossa una maglietta a maniche corte bianca e una salopette di jeans con le bretelle e un paio di converse rosse. Il suo sorriso è enorme.

-buongiorno- saluto avvicinandomi un pò.

È una donna molto bella, ha dei grandi occhi azzurri con solo del mascara applicato e per il resto è tutto naturale. Sembra una quindicenne, cazzarola.

-tu devi essere Victoria- dice lei porgendomi la mano- io sono Ashley Evans, la tua professoressa di Arte. Ma per favore chiamami solo Ashley. - le stringo la mano.

-sono Victoria Mason- mi presento.

-piacere di conoscerti, è un piacere averti nella mia classe- il suo sguardo è dolce -vai a sederti in uno dei posti che ti piace di più, sono tutti liberi per ora, approfittane- mi incita.

-va bene- e quasi corro a cercare quello che mi piace di più: per me è importante la luce e l'angolazione in caso la prof metta un qualche soggetto predefinito da disegnare.

Trovato! Penultima fila, vicino la finestra e in una posizione che mi lascia vedere tutti. Davanti a me una tela bianca che non vedo l'ora di riempire. La campanella suona di nuovo e classe si riempie pochi secondi dopo. La campanella suona due volte? Tutti prendono posto e una ragazza dagli occhi scuri e i capelli rossi mi sorride velocemente sedendosi proprio davanti a me. Ha un viso molto dolce e dalla forma ovale. Sul suo naso e sulle sue guance ci sono una miriade di lentiggini che sembrano spruzzi di vernice e i suoi capelli dal colore rosso intenso sono meravigliosi.

-allora ragazzi, oggi giochiamo di sensazioni- inizia la signorina Ashley. - noi tutti seguiamo l'istinto quando ci sembra opportuno, no? E quando lo facciamo ne traiamo risultati buoni o cattivi. Agire d'istinto però, secondo me, è sempre una cosa giusta perché nonostante lo sbaglio che si potrebbe commettere si trae il vantaggio di capire cosa è giusto e cosa non lo è. Bisogna sempre, a mio parere, buttarsi nelle cose e agire secondo il nostro essere noi stessi senza influenze altrui. Bisogna essere liberi nelle proprio scelte per poi non aver rimorsi un giorno, in futuro. Bisogna vivere in pieno la vita. Essere aperti, allegri e spensierati. Non bisogna essere chiusi al mondo intero e alle persone. Bisogna vivere di sensazioni e sbagliare se è necessario perché è proprio questa l'età in cui bisogna sbagliare. Adesso, voglio che su quella tela voi tracciate la vostra anima, non vi do un argomento o un qualcosa a cui ispirarvi. Seguite l'istinto. Non badate ai dettagli. Disegnate. Voglio vedere voi stessi dentro quel disegno che andrete a fare. Detto questo- ci sorride- buon lavoro- e si va a sedere alla cattedra. Il suo discorso è stato sbalorditivo. Non ho perso neanche una parola di quello che ha detto. "Bisogna vivere la vita ed essere spensierati e allegri".

" Non chiusi al mondo".

" perché è proprio questa l'età in cui bisogna sbagliare".

Mi ha toccato molto e adesso voglio farle vedere chi sono e cosa sono in grado di fare. Voglio dimostrarle che dentro la mia corazza c'è un mondo da scoprire. Ho solo bisogno di un qualcuno che abbia voglia di scoprirmi. La mia idea per il disegno è molto semplice. Uno sfondo nero e un grande cuore disegnato al centro per indicare la mia anima. Decido poi di spruzzare e di schizzare della vernice di diversi colori al suo interno per indicare il turbine di emozioni che un cuore può provare.

Amore, amicizia, rabbia, affetto, delusione, freddezza.

Ho le mani tutte imbrattate ma non mi importa. Continuo a schizzare fino a quando il risultato non mi soddisfa. Ripasso il contorno e rendo più scuro lo sfondo. Perfetto. Mi piace il nero e la profondità che sono riuscita a dargli, mi piace come, secondo il mio parere, rifletta la corazza che in questi anni mi sono creata e che ho paura di abbassare.

La campanella suona e mi fa sobbalzare riportandomi con i piedi per terra. È già passata un'ora? Non riesco a mantenere la concezione del tempo quando disegno,

-se attendete un attimo vorrei vederli- dice dolcemente la signorina Ashley.

Passa fra i nostri cavalletti e ad ogni disegno rimane sempre più sbalordita. Come biasimarla, sono tutti artisti in questa aula. La ragazza che prima mi ha sorriso ha creato un qualcosa di magnifico e di molto astratto, ci sono tantissimi colori che non danno vita ad una forma ben precisa ma si vede che in quel quadro viene espressa la gioia e negli angoli, dove la vernice risulta più scura, sembra rappresentare la rabbio o la forza. È bello, molto bello.

La prof si complimenta ancora con tutti e domanda il perché abbiamo usato quei determinati colori. Arriva da me e invece di fare domande lo osserva e basta. Resta in silenzio ad osservare la tela e i colori senza dire nulla per poi passare avanti. Che non le sia piaciuto?

-Lory è magnifico- si complimenta con la ragazza dai capelli di fuoco davanti a me. Lory, bel nome.

-bene ragazzi, potete andare- dice- grazie per la vostra pazienza- conclude. Mi alzo dalla mia postazione e vado a lavarmi le mani nel lavandino che si trova nella stessa stanza che lentamente si svuota. Mi volto verso la mia tela e vedo la professoressa guardarla attentamente.

-mi piace questo disegno- dice alzando gli occhi nella mia direzione- non ti ho voluto chiedere nulla perché penso ci sia un significato molto profondo al suo interno- dice poi tornando con gli occhi sul foglio.

-si, in effetti è abbastanza profondo- dico rassicurandola e, in un certo, senso anche ringraziandola.

-Adesso che non c'è nessuno però ti andrebbe di spiegarmelo? -chiede dolcemente.

-il nero rappresenta la corazza che porto ogni giorno, e quello è il mio cuore- dico indicandole la figura al centro della tela.

-come mai tutti quegli schizzi? - chiede sedendosi sulla sedia che prima era mia.

-rappresentano i sentimenti, i miei- dico- con questo disegno voglio far capire che nonostante la mia freddezza che spesso sembra anche acidità- mi ricollego all'aggettivo che Dylan ha usato il primo giorno di scuola "acidella" - c'è molto di più, ma non lo mostro. Prima devo fidarmi cecamente di una persona e non aver paura di mostrarmi. Deve abbattere la mia corazza per trovare il mio cuore pieno di emozioni che batte - dico d'un fiato.

-ci sei riuscita in pieno- mi dice sorridendo. Il mio cuore si riempie di gioia. Il mio messaggio è arrivato e quando con le proprie mani si raggiunge un obbiettivo è sempre un qualcosa di magnifico.

-complimenti- finisce con il dire questa semplice parola che fa crescere sul mio volto un piccolo sorriso che ovviamente lei nota e dopo avermi accarezzato la guancia se ne va via.

La seguo con gli occhi e vedo anche Dylan che distoglie subito lo sguardo da me e si dilegua via.

Ha sentito tutto, ne sono più che certa.


Spazio autrice:
Vi rubo solo pochi secondi! Volevo informarvi che ho inserito il cast alla storia e si collegano proprio a loro le gif 😝. Spero vi piaccia. 🎈
Inoltre, tengo a ringraziarvi ancora infinitamente per le visualizzazioni e per il sostegno che ricevo! Grazie mille! ❤
Ultima cosa: voglio scusarmi per gli errori grammaticali che ci sono ma cercherò di sistemare tutto al più presto!
Buona serata tesori!❤
Xoxo

Solo Tu #watts2020Where stories live. Discover now