-CAPITOLO 37-

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Passo la tessera elettronica nell'apposita fessura e apro la porta della mia, pardon nostra, camera da letto nella quale passeremo le prossime due settimane.

Dopo aver dato un'occhiata alla stanza raggiungo velocemente la portafinestra che da sul balcone e sposto le tende per poi aprire le due ante, lasciando entrare la brezza proveniente dal mare sottostante.

Il vento caldo scompiglia i miei capelli neri e chiudo gli occhi lasciandomi inebriare dall'odore del mare e dell'estate inoltrata. 

"Ti piace il posto?" Chiede dolcemente il colombiano raggiungendomi sul balcone e sedendosi poco dopo sul lettino prendisole posto li vicino.
"Scherzi? Questo è il paradiso!" Esclamo entusiasta voltandomi verso di lui con un sorriso a mille.

"E non hai ancora visto le piscine! Che ne dici di scendere subito sotto e di fare una bella nuotata?" 
"Il tuo progetto non fa una piega, dammi solo cinque minuti per cambiarmi!"

E detto ciò scompaio dietro l'anta ritornando di nuovo in camera e dopo aver raggiunto la valigia mi abbasso al suo livello per prendere il costume.

Mi svesto in bagno e infilo subito il mio bikini che consiste in un semplice due pezzi nero e bianco, indosso dei pantaloncini di jeans a vita alta e una canotta leggera semitrasparente infilata dentro di essi. 

Esco dal bagno per dare il cambio ad James e nel frattempo invio un messaggio ad Andrea per dirle che stiamo per scendere giù, ricevendo quasi immediatamente la sua risposta, nella quale mi fa sapere che loro ci aspettano alla prima piscina.  

"Sono pronto, possiamo scendere!" 
Alzo la testa non appena sento la sua voce e dopo aver preso la mia borsa usciamo dall'hotel ed entriamo nell'aerea sottostante dove sono presenti docce, piscine e angoli cocktail. 

"Finalmente, pensavamo non scendeste più!" Esclama Andrea seduta sul lettino a bordo piscina non appena ci vede arrivare.
"E' tutta colpa di James, ci ha messo un'eternità, è peggio di una donna!" Rispondo divertita volgendo lo sguardo al colombiano che in tutta risposta mi guarda malissimo. 

"Ah è così? Quindi adesso la colpa sarebbe mia?!" Domanda sarcastico mentre mi spoglio per restare in costume, azione che compie anche lui.
"Dai, non ti offendere! In fondo sei lento anche in campo, sarei più veloce io nel prendere palla!" 

Ok, lo ammetto questa era abbastanza crudele ma vedere James arrabbiarsi per così poco, giuro, è una delle scene più divertenti che io abbia mai visto. 

Non riesco più a trattenermi e scoppio in una fragorosa risata seguita anche da Andrea e Gareth, che non riescono proprio a smettere. 

"Vediamo se ridi ancora dopo questo!" 
Non riesco a capire cosa veramente intende con questa frase fino a quando non sento più la terra sotto i piedi: le sue mani infatti mi prendono velocemente in vita facendomi poggiare sulla sua spalla e io, oltre che dimenarmi, non posso fare nulla per sfuggire alla sua presa. 

L'impatto con l'acqua fredda della piscina è inevitabile, un pò lo avevo previsto ma non pensavo che lo avrebbe fatto davvero! 

Riemergo subito dopo in superficie e lo vedo soddisfatto in piedi a bordo piscina, mentre la mia migliore amica e il gallese se la ridono di gusto sui lettini.

Non so chi uccidere prima, se loro o il mio amico colombiano. 
Opto per la seconda, quindi metto in atto il mio piano. 

"James ti odio!" Affermo con espressione più seria possibile. "Almeno dammi una mano visto che le scalette per risalire stanno dall'altra parte della vasca!" 

"Scusami dolcezza, ma dovevo proprio, mi hai provocato!" Ammette facendo spallucce. 
Nel frattempo però si abbassa alla mia altezza e mi allunga il braccio per permettermi di uscire dalla piscina, ma è qui che arriva il bello.

Afferro con forza la sua mano e prendendolo alla sprovvista lo trascina nell'acqua gelida, facendolo cadere/tuffare proprio vicino a me. 

"Sei proprio una chica cattiva!" Afferma ridendo non appena riemerge e inizia a scuotersi i capelli per rimuovere l'acqua in eccesso. 
"Si lo so, me lo dicono in molti!" 

"Allora hai bisogno di una punizione, tu che dici?"
Mi raggiunge nuotando verso di me e mi prende per i fianchi facendomi indietreggiare fino al bordo della piscina, al quale aderisco completamente con la mia schiena. Non so cosa voglia fare, ma non ho via di scampo. 

Si avvicina sempre di più a me e le sue mani si posano ai due lati della mia vita per non farmi scappare. Il suo volto è dannatamente vicino al mio e quasi sento il suo respiro, ma proprio nel momento in cui credo mi voglia baciare inizia a farmi il solletico dappertutto, facendomi ridere e  piangere allo stesso tempo. 

Lo sa benissimo che non lo sopporto e sta giocando questa carta a suo favore, ovviamente. 

"Ti prego Rodriguez basta, non ce la faccio più!" Esclamo sfinita sotto il tocco delle sue dita. 

Le sue mani si bloccano all'improvviso e quasi mi stupisco del fatto che mi abbia ascoltato ma non appena vedo le mie gambe attorno alla sua vita, che a dirla tutta non so come siano finite li, capisco il vero motivo per il quale abbia smesso. 

"Emh...lo so che hai certe voglie ma...proprio in piscina?" Domanda imbarazzato mentre sento la sua eccitazione risvegliarsi. 

Penso di essere diventata rossa come un peperone e alla velocità della luce tolgo immediatamente le mie gambe da li. 

"Scusami, scusami, scusami, ma lo sai anche tu che quando qualcuno mi fa il solletico mi muovo e mi contorco in posizioni strane!" Affermo mentre gli punto un dito contro. "Quindi in parte la colpa è anche la tua!"

"Non ho detto che mi dispiace!" Ammette circondandomi la vita con le sue braccia muscolose, attirandomi nuovamente a lui e facendo aderire i nostri bacini, mentre sul suo viso si stampa un sorrisetto malizioso. 

Schiudo la bocca per rispondere ma vedo gli occhi del colombiano soffermarsi su una figura dietro di me e allora incuriosita mi giro per vedere di chi si tratta.

Come vorrei non averlo fatto.




MMH CHISSÀ CHI SARÀ 😂
CI SARANNO DEI BEI CASINI ORA!
VI PIACE IL CAPITOLO? ❤

CERCAVO SOLO TE - Cristiano RonaldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora