-CAPITOLO 34-

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Le mie mani non smettono di tremare mentre le mie dita compongono velocemente il numero di telefono del calciatore portoghese. Ho deciso di chiamarlo adesso perchè c'è anche Andrea con me e so che mi darà la forza e il sostegno per fare questa dannata messa in scena.

Abbiamo pranzato insieme dopo scuola e le ho raccontato tutto quello che è successo in questi giorni: i messaggi cancellati da Luca, i miei baci con lui, il ricatto. Era la scelta più giusta da fare, in fondo lei è la mia migliore amica ed è l'unica che può aiutarmi in questo momento.

"Sicura che non c'è un modo per cancellare quella dannata foto?" Domanda mentre mi ferma prima che possa premere il tasto verde per iniziare la chiamata. 
"No. Ormai il danno è fatto, lei è decisa a rovinarmi la vita e nulla potrà fermarla. Forse solo i soldi, ma a quel punto mi sentirei solo più in colpa nei confronti di Cris, visto che so che le darà qualsiasi somma per farla tacere.-sospiro pesantemente- Andrea, io voglio solo proteggerlo dai miei stupidi errori!"

Abbasso il capo sul display del mio Iphone e fisso incerta il numero dell'attaccante dei Blancos. 
Devo riuscirci.

Mi alzo in piedi e inizio a camminare in circolo attorno al tavolo aspettando di sentire la sua voce dall'altro capo della cornetta, mentre la vista inizia ad appannarsi. 

"Princesa! Già ti manco?"

Un fortissimo groppo alla gola non mi permette di rispondere subito a Cristiano, e Andrea, notando il mio stato, afferra il telefono per rispondere al posto mio. 

"Ciao Ronaldo sono Andrea, la migliore amica di Maria, devo parlarti."
Guardo confusa la scena e faccio per riprendere il telefono ma Andrea mi zittisce portandosi l'indice davanti la bocca e facendomi segno di aspettare.
Mette la chiamata in vivavoce e poggia il cellulare sul tavolo, in modo tale che possa sentire cosa dice il calciatore. 

"E' successo qualcosa?"
"E' complicato." Continua la mia amica. "Lei non vuole dirtelo adesso ma io non posso fare in modo che la vostra relazione finisca così. Voi siete perfetti, siete nati per stare insieme ma ci sono delle persone che non vogliono che questo accada."

Alza lo sguardo verso di me mentre delle lacrime calde e salate scendono a quintali dai miei occhi, senza poter essere fermate in nessun modo.

"Vedere la mia migliore amica soffrire per questo motivo penso sia la cosa più brutta del mondo, ci conosciamo sin da quando eravamo piccole e ci siamo sempre aiutate a vicenda. Lei mi ha sempre cacciato fuori da situazioni spiacevoli e adesso è arrivato il momento di ricambiare il favore."

"Non capisco, cosa stai cercando di dirmi? Maria è li con te?" La voce di Cristiano è preoccupata, lo si capisce subito, e Andrea sta facendo di tutto per mantenere la calma, sia mia che sua.

"Si, è con me ma è meglio se ti parlo io altrimenti succerebbe un macello."
"Va bene..continua, ti ascolto."
"Domani veniamo a Madrid, ci verresti a prendere all'aeroporto per ora di pranzo?"

COSA?! Adesso sono più confusa di prima! Non abbiamo i biglietti del volo e poi i miei genitori non ne sanno nulla, così come io fino a qualche minuto fa.

"Si certo, non ho allenamento. Non che mi dispiaccia rivedervi ma non riesco a capire il motivo di questa visita, in fondo non ci vediamo da ieri!" Ridacchia leggermente, anche per smorzare la tensione.

"E'...è complicato. Ti prego non chiedere altro, mi basta sapere che domani sarai li."

E dopo la conferma del numero sette chiude velocemente la chiamata, emettendo un sospiro di sollievo non appena vede lo schermo oscurarsi. Io sono immobile, appoggiata al lavandino della cucina, non riuscendo a formulare una frase di senso compiuto.

"Devi parlargli di persona, almeno un ultima volta. Comprare i biglietti per Madrid è stato il minimo che ho potuto fare per aiutarti ulteriormente." Esclama facendo spallucce. 
"Grazie, davvero."

La raggiungo e l'abbraccio così forte da non farla neanche respirare.

...

L'aereo è appena atterrato nella capitale spagnola e il mio cuore non riesce a smettere di battere all'impazzata, per la paura e per la gioia di rivederlo, anche se è passato pochissimo tempo. 

"Sei pronta?" 
"Si, adesso o mai più." Rispondo con un filo di voce mentre mi slaccio la cintura del sedile.

Non aspetto neanche la risposta di Andrea che mi precipito subito fuori l'aereo, dove l'aria si stava facendo troppo pesante per i miei gusti, e mi incammino verso l'entrata della struttura con la mia borsa in spalla.

Non ho portato valigie con me, in fondo ripartirò stasera stessa e non ho bisogno nè di un cambio, nè tanto meno dei trucchi, visto che le mie lacrime scioglieranno ogni residuo di make up presente sul mio volto.

Ronaldo mi aspetta davanti l'imbarco del mio volo e perdo un battito nel momento in cui lo vedo: sempre bellissimo, sempre impeccabile, sempre perfetto. 

Si toglie gli occhiali da sole e li poggia in testa mentre la sua bocca si allarga in un bellissimo sorriso quando si accorge della mia presenza. 

Mi raggiunge velocemente e prende il mio viso nelle sue mani per avvicinarlo al suo e per far combaciare le nostre labbra. Questo sarà il nostro ultimo bacio, mi ricorda la mia coscienza, e inevitabilmente lo attiro ancora di più a me per non rompere il nostro contatto. 

"Andiamo in macchina? Dobbiamo parlare..."
"E' successo qualcosa Princesa?" 
Gli sorrido forzatamente per farlo calmare e successivamente ci avviamo alla sua auto, dove possiamo discutere lontano da occhi indiscreti.

All'aeroporto c'era anche Gareth che è venuto apposta per Andrea e non posso fare altro che essere felici per loro. Si amano, lo si vede lontano un miglio, e spero proprio che la loro storia possa continuare, a differenza della mia.

"Ti comporti in modo strano, vuoi dirmi cosa succede? Sono preoccupato per te..." 
Chiudo lo sportello della Ferrari e mi volto verso di lui mentre una lacrima scende dal mio occhio destro, sfuggendo al mio controllo.

"Sono venuta qui per vederti un'ultima volta, perchè oggi la nostra storia finirà."

Mi guarda sconvolto con gli occhi sbarrati e schiude la bocca per controbattere, ma io non gliene do il tempo.

"Io ti ho tradito Cristiano."








MENTRE SCRIVEVO MI VENIVA TROPPO DA PIANGERE, GIURO, MI SONO IMMEDESIMATA MOLTO NELLA PROTAGONISTA. 
SCUSATE SE CI HO MESSO UN'ETERNITA' AD AGGIORNARE MA VERAMENTE NON HO AVUTO TEMPO, SCUSATE ANCORA.




CERCAVO SOLO TE - Cristiano RonaldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora