-CAPITOLO 21-

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Giuro che se Ronaldo continua a guardarmi ancora mi alzo e lo vado a menare.
"....quindi tu che ne pensi?"
Una mano sventola davanti ai miei occhi facendomi distogliere lo sguardo dalla figura del calciatore numero sette seduto al tavolo di fronte al mio.
"Scusa cosa hai detto James?"
"Tu e Ronaldo siete fatti per stare insieme, siete una coppia perfetta!"
"Non riprendere il discorso, non ne voglio più parlare. Questa è l'ultima serata che passo qui a Madrid e vorrei trascorrerla in maniera tranquilla" affermo sbuffando.
"Ai tuoi ordini dolcezza!" Alza le mani in segno di resa e ridiamo per questo suo gesto.

Dopo aver finito di cenare decidiamo di andare a fare una passeggiata in centro, visto che non fa molto freddo.

"Vado un'attimo in bagno a rimettermi il rossetto perché così è orribile!" Annuncio guardando le mie labbra nel riflesso del cellulare.
"Ah, voi donne! Ti aspetto all'entrata allora" mi sorride per poi alzarsi dal tavolo.

Prendo la mia borsetta e mi dirigo verso il bagno che ovviamente non riesco a trovare da sola e mi tocca chiedere a un cameriere. Una volta raggiunto, poso la borsetta vicino ai lavandini e mi guardo allo specchio posto sopra di essi.

Possibile che in questi giorni sia cambiata così tanto? Ora che mi guardo meglio sembro più grande, più matura, più donna insomma. Che tutta questa questione mi abbia fatto 'crescere' più in fretta? Nah, che pensieri stupidi che faccio, devo aver bevuto troppo vino bianco.

Estraggo il mio lucidalabbra rosso preferito e inizio a metterlo il più lentamente possibile per non farlo uscire dal contorno labbra.

"Ti ci stai proprio applicando con quel rossetto, sembra che stai facendo un intervento chirurgico!"
Mi volto di scatto in direzione della voce e inevitabilmente, a causa dello spavento, mi dipingo mezzo mento.
"Smettila di seguirmi Cristiano. Sei nel bagno delle donne, te ne rendi conto?
"Veramente sei tu nel bagno degli uomini"
"Cosa?!" Sgrano gli occhi guardando il simbolo sopra la porta da lui indicatomi.
"Quindi teoricamente sei tu che segui me." Eccolo li, il solito sorriso strafottente.
"Non volevo. Comunque James mi aspetta fuori, devo andare." Taglio corto per uscire al più presto di li.
"E vuoi uscire in quelle condizioni? Con il mento colorato di rosso?"

Maledizione. Apro il rubinetto e bagno un fazzoletto che passo sopra la striscia di rossetto per rimuoverlo, senza successo.

"Aspetta, faccio io."
Prende un fazzolettino imbevuto, probabilmente uno di quelli che stavano sui tavoli del ristorante per pulirsi le mani, e inizia a passarlo delicatamente sul mio mento.

Troppo vicino. È fottutamente troppo vicino.
Il suo respiro si fa pesante, così come il mio.
Ci guardiamo per un istante che sembra durare ore ma non voglio fare io la prima mossa, sono troppo orgogliosa.
La sua mano inizia ad accarezzarmi delicatamente la guancia per poi raggiungere il mio labbro, sul quale si sofferma.
NON CE LA FACCIO PIÙ.
STI CAZZI SI IRINA.
STI CAZZI DELLA LONTANANZA.
STI CAZZI DI TUTTO E DI TUTTI.
STI CAZZI DEL MIO ORGOGLIO.
IO LO VOGLIO.

Con una sola e veloce mossa avvicino il suo volto al mio e faccio attaccare le nostre labbra in un bacio disperato, voluto. È una delle sensazioni più belle della mia vita, ho lo stomaco sottosopra, la mente leggera e le mie mani che vagano tra i suoi capelli.
Mi solleva da terra e mi poggia sul lavandino dove automaticamente allargo le gambe per avvicinarlo sempre di più a me.
Si stacca dalle mie labbra e inizia a baciarmi il collo per poi scendere sempre più giù fino a raggiungere i miei seni dove indugia per un pò facendo uscire dalla mia bocca un piccolo gemito.

Fa di nuovo combaciare le sue labbra alle mie e nel frattempo accarezza le mie cosce nude provocandomi mille brividi.
Poggio la mia fronte alla sua e restiamo così abbracciati in questa posizione per alcuni minuti.
Non voglio staccarmi da lui, non voglio allontanarmi, ma devo farlo.

"Questo consideralo come un bacio d'addio." Lo guardo dritto negli occhi e scendo lentamente dal lavandino mentre lacrime salate scendono dai miei occhi, rigandomi le guance.
"Avremo una seconda possibilità, te lo prometto."
Queste forse sono le ultime parole che sentirò pronunciare dal calciatore nei miei confronti e non fanno altro che approfondire la mia sofferenza.

...

"Certo che ce ne hai messo di tempo!"
L'aria fresca della sera mi riporta subito alla realtà non appena apro la porta del ristorante per uscire.
"Si scusami, ho avuto un contrattempo." Rispondo accennando un piccolo sorriso.
"E questo contrattempo si chiama Cristiano Ronaldo?"
"Si." Dico semplicemente abbassando lo sguardo.
Dopo una piccola pausa, iniziamo a camminare e poco dopo James riprende parola.
"Non sta con Irina." Afferma, quasi sottovoce, forse per paura che lo aggredisca per aver ripreso il discorso.
"Certo che si. Stavano mano nella mano, non li hai visti?"
"Perché è lei che lo vuole." Ammette alzando le spalle. "Lui ormai l'ha dimenticata. Lo fa solo per zittire la stampa. Penso anche che in un certo senso lo faccia per proteggerti."

Resto in silenzio, non sapendo cosa dire. E se James avesse ragione? Comunque è troppo tardi e la storia tra me e lui è arrivata già al punto di arrivo. Devo guardare in faccia la realtà una volta per tutte: IO E LUI NON POSSIAMO STARE INSIEME.

"James mi potresti riportare in Hotel?"
"Certo dolcezza, però domani ti accompagno io all'aeroporto, chiamami quando devo venire." Afferma sorridendomi.
"D'accordo, tanto già so che se ti dico di no tu insisti fino alla morte" rispondo scherzando.
"Mi hai già capito" Conclude mettendosi a ridere.
Entriamo in macchina e sfrecciamo silenziosi per le strade di Madrid illuminate solo dai pochi lampioni posti sui marciapiedi.

Mentre James guida non posso fare a meno di pensare a tutto ciò che mi è successo in questa vacanza.
Posso considerarmi fortunata alla fine di tutto? Non avrei mai pensato di conoscere i tre calciatori più famosi del real ne tantomeno avere una relazione con uno di essi, con l'uomo più desiderato sulla terra.
Un senso di malinconia mi avvolge e mi fa scendere inevitabilmente una lacrima che asciugo in fretta prima che James se ne accorga.

"Siamo arrivati dolcezza!" Annuncia non appena parcheggia l'auto sotto il mio hotel.
"Grazie di tutto James, veramente."

Alla fine di tutto però posso affermare che anche se devo abbandonare qui Cristiano Ronaldo, comunque ho trovato in James un ottimo amico, e già so che non perderò i contatti con lui.

"Mi raccomando, dormi e non pensare troppo, testolina!" Mi accarezza dolcemente la guancia provocando la mia risata.
"Ci proverò, ma non ti posso assicurare il contrario!"

CERCAVO SOLO TE - Cristiano RonaldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora