CERCAVO SOLO TE - Cristiano Ronaldo

-CAPITOLO 1-

Cavolo sono in ritardo, come al solito.
Esco di casa in tutta fretta per raggiungere in tempo la pensilina dell'autobus che si trova non molto lontano dalla mia villetta e quasi inciampo nel nostro vialetto, rischiando di cadere e di farmi veramente male. 

Sono le 07.25. 

Ok posso farcela. 

Con una corsa che mi lascerà con il fiatone per un bel pò di tempo riesco a salire all'ultimo minuto sul mezzo e ringrazio mentalmente non so quale santo lassù per avermi concesso questa piccola grazia.

Odio l'autobus, soprattutto quello che prendo la mattina per andare a scuola: è pieno zeppo di studenti che non fanno altro che fare casino, di ragazzi che ti squadrano da capo a piedi e di "top model" che già la mattina così presto hanno cinquanta chili di trucco in faccia e pantaloni strettissimi che mettono in mostra le loro gambe perfette.

Io, beh, non rientro in nessuna di queste categorie, per fortuna.
Sono la solita ragazza normale, con un fisico normale, con una personalità normale, con voti normali. E a me, sinceramente, sta più che bene.

Mi dirigo nella parte centrale dell'autobus e cerco con lo sguardo la mia migliore amica Andrea che sicuramente mi starà tenendo il posto, e non appena la vedo un sorriso sincero si fa spazio sul mio volto. 

"Buongiorno Mery" Mi saluta non appena si accorge della mia figura e quando mi siedo accanto a lei mi abbraccia come se non mi vedesse da una vita.

Andrea è la mia migliore amica da ormai cinque anni, ci siamo conosciute nel primo anno di liceo scientifico e siamo subito andate d'accordo. Ormai la considero una vera e propria sorella, sa tutto di me e io so tutto di lei, segreti personali compresi.

"Allora con oggi quant'è? Ah già, meno sette, sono troppo felice!" Quasi urla stavolta non riuscendo a contenere la sua felicità e facendo girare alcune persone verso di noi.
"Cosa vuol dire meno sette?" Interviene Luca, un nostro caro amico, che è seduto nei posti davanti a noi. "Ah, e comunque non gridare, stavo cercando di recuperare un pò di sonno!"

Andrea lo fulmina subito con lo sguardo, provocando la mia risata, e dopo aver aspettato le scuse del ragazzo riprende parola, spiegando il motivo del suo entusiasmo.

"Tra sette lunghissimi giorni io e Maria andremo a Madrid per festeggiare il suo diciannovesimo compleanno!" Risponde con espressione sognante.

Sia io che Andrea abbiamo sempre adorato la Spagna, Madrid in particolare, e abbiamo sempre voluto fare un viaggetto nel paese più caliente d'Europa. 

"Siete fortunate! Vi invidio davvero molto..." Ammette.

Dopo essere scese dal mezzo ci dirigiamo a scuola non prima di aver preso un cornetto alla nutella al bar li di fronte visto che non avevamo fatto colazione. La giornata scolastica scorre abbastanza rapidamente e all'uscita mi trattengo a parlare ancora con i miei due amici.

"Insomma quanto tempo starete a Madrid? Dove alloggerete?" Ci chiede Luca mentre iniziamo a camminare insieme verso casa. 

"Staremo li per otto giorni e alloggeremo in un bed and breakfast nel centro della città. Non vedo l'ora di partire, di visitare ogni angolo della la città, di perdermi nelle sue strade e negozi, di fare tanto shopping e di divertirmi come non mai!" Rispondo con gli occhi che mi luccicano. 

"Ma Madrid vuol dire anche altro... i Blancos e Cristiano Ronaldo ti dicono qualcosa?" Scherza la mia migliore amica.

Oltre a una sfrenata passione per i viaggi, un'altra cosa che ci fa battere veloce il cuore è il calcio, e forse è stata proprio questa nostra grande passione ad averci unito ancora di più. Tifiamo entrambe la Juventus ma adoriamo anche squadre straniere: in primis il Real, poi il Psg e anche il Chelsea. 

"Dai non fare la stupida, lo sai che è la prima cosa che ho pensato!" Affermo mettendomi a ridere .

"Ti immagini incontrare uno dei calciatori per le strade di Madrid? Sarebbe un sogno" Interviene Luca mentre mi rivolge lo sguardo.

"Già...un sogno". Rispondo io, totalmente persa nella mia immaginazione.