-CAPITOLO 36-

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"Allora signorina, ho saputo che lei è la ragazza di Cristiano Ronaldo, famoso attaccante del Real! Le voglio ricordare che non sarà soggetta a favoritismi di alcun tipo però, il fatto che il calciatore di cui stiamo parlando giochi in una squadra spagnola, mi fa pensare a un collegamento per la sua domanda di storia: mi parli della guerra civile avvenuta a Madrid, va bene?" Afferma sorridente il presidente della mia commissione.

"In realtà ci siamo lasciati un mese fa, ma posso comunque esporre l'argomento che mi ha chiesto!" Rispondo gentilmente dopo un attimo di esitazione.

Mi ritrovo seduta al centro dell'aula, con le mani tremolanti e l'ansia a mille, mentre i vari professori mi interrogano per la prova orale dell'esame di stato, che sta volgendo al termine, e spero vivamente di uscire dal liceo con un bel voto visto che ho lavorato duramente in questi anni sulla mia media scolastica.

Dopo circa un'ora esco dalla scuola con un sorriso a trentadue denti, felice di aver finito il liceo e speranzosa per il mio futuro, buttando in aria tutti i fogli della mia tesina.

"Sei stata bravissima! Sono davvero contenta per te!" Andrea mi raggiunge dopo nemmeno cinque secondi e mi abbraccia come se non mi vedesse da una vita.
"SIAMO LIBERE! ANCORA NON RIESCO A CREDERCI!!" Esclamo entusiasta mentre sono ancora avvolta dalle sue esili braccia.

"Coraggio ora andiamo a preparare subito le valigie, IBIZA CI ASPETTA!"

Ci dirigiamo correndo verso la mia macchina e apro lo sportello per mettermi alla guida. Abbasso i finestrini per far entrare l'aria calda dell'estate e indosso gli occhiali scuri per non farmi accecare dal sole delle undici.

"Sono contentissima di questa vacanza, ci serve proprio! E poi non vedo l'ora di riabbracciare James! Non lo rivedo da-"
Ma subito mi blocco, ricordando l'ultima volta che sono stata a Madrid, quando sotto ricatto ho dovuto lasciare Cristiano.

Da allora, dopo un periodo di pura depressione durante il quale la mia migliore amica mi è sempre stata accanto, mi sono concentrata solo sullo studio e sull'esame di stato, dando il meglio di me anche per non deludere i miei genitori. 

Alla fine Sara, venuta a sapere del fatto che avevo lasciato Cristiano, ha cancellato dopo le mie suppliche la foto di me e Luca, convincendola che non le sarebbe più servita a niente visto che aveva ottenuto quello che voleva.

"Ora non è importante tesoro! Lasciamo stare il passato e concentriamoci sul futuro! Ci aspettano due settimane di sole, mare e relax con Gareth e James e io sono troppo contenta per pensare a qualcosa di triste ora, tu che dici?"

"Si, hai ragione, quello che conta adesso è solo la nostra vacanza!" Affermo voltandomi un secondo verso di lei mentre il vento scompiglia i miei lunghi capelli neri.

Pranziamo insieme e dopo esserci allungate per qualche minuto sul letto iniziamo a preparare la mia valigia, mettendo tutti i vestiti che ho nell'armadio.

"E queste? Non le porti?" Mi domanda maliziosa Andrea sventolandomi davanti agli occhi un paio di mutante in pizzo nero, praticamente trasparenti.

Lo ammetto, le avevo comprate molto tempo fa, diciamo più per sfizio personale che per farmi vedere da un ipotetico ragazzo, ma poi non le avevo mai indossate.

"Tanto non avrò l'occasione di metterle, ti ricordo che sono single!" Le rispondo accennando una debole risata.
"Mmh sarà, ma io ci farei un pensierino con James, in fondo si vede lontano un miglio che tu gli piaci, e anche molto!"
"Siamo solo amici, e poi in questo momento preferisco restare da sola!" Affermo facendole la linguaccia.

Eppure, nonostante le mie parole, la vedo con la coda dell'occhio infilare furtivamente l'intimo sexy nella mia valigia e io non posso fare a meno di scuotere la testa per l'esasperazione.

...

"Hola chicas! Siete sempre più belle!"
La voce profonda di Gareth ci da il benvenuto in Spagna e non appena Andrea lo vede corre velocemente nella sua direzione, saltandogli addosso una volta raggiunto. Si scambiano un dolce bacio e io non posso fare altro che essere felice per loro.

"Dolcezza, non si saluta più?"
All'improvviso due braccia possenti mi cingono il bacino, facendomi ritrovare appiccicata al corpo di James, non che mi dispiaccia eh.

"Scusami, mi ero incantata nel guardarli! Sono così dolci!" Affermo nell'incavo del suo collo riferendomi al suo compagno di squadra e alla mia migliore amica.

Porto le mie mani dietro la sua schiena e ricambio affettuosamente l'abbraccio, rendendomi conto solo ora di quanto mi sia realmente mancato in questi mesi.

"Allora, siete pronti? Io direi di andare subito in Hotel e buttarci in piscina, voi che ne pensate?"
"Sono completamente d'accordo con te Andrea! Oggi fa veramente caldo e passare tutta la giornata in acqua mi sembra una splendida idea!" Risponde James dopo aver preso anche la mia valigia.

Usciamo dall'aeroporto e ci dirigiamo alle loro macchine sportive per raggiungere l'albergo.
Andrea entra in auto con Gareth, mentre io apro lo sportello della macchina del colombiano per sedermi dal lato del passeggero.

"Mi sei mancata tantissimo, sai?"
Domanda il calciatore una volta messa in moto la sua Lamborghini nera.
"E a me è mancata tantissimo la tua auto." Rispondo prendendolo in giro mantenendo comunque un'espressione seria.

Si volta subito nella mia direzione fulminandomi con lo sguardo e subito scoppiamo insieme in una fragorosa risata.

Dopo circa una mezz'oretta passata ad ascoltare musica a tutto volume e a cantare canzoni a caso a squarciagola, raggiungiamo l'hotel che si trova proprio vicino la spiaggia, circondato da un panorama mozzafiato che mi fa restare a bocca aperta.

"Piccola ti piace? Gareth voleva prenotare un altro albergo ma io, conoscendo i tuoi gusti ho insistito per questo!"
"Io. Ti. Adoro."

Lo raggiungo dietro l'auto, visto che sta scaricando le nostre valigie, e gli stampo un bacio sulla guancia mentre la sua bocca si allarga in un bellissimo sorriso.

Raggiungiamo tutti insieme l'entrata dell'hotel e ci dirigiamo al bancone delle prenotazioni per ricevere le chiavi delle nostre stanze.

"No, mi scusi, ci deve essere un problema! Noi abbiamo prenotato tre stanze! Io e James abbiamo due singole mentre Andrea e Gareth condividono una doppia." Esclamo vedendo il direttore consegnarci solo due chiavi.

"Mi dispiace per l'errore signorina ma noi avevamo capito due doppie! E purtroppo non ci sono altre stanze disponibili!" Mi risponde cordialmente mentre si scusa con grandi paroloni.

"È un problema per te dividere la stanza?" Stavolta è il colombiano a parlarmi.
"Mmh..."

Guardo Andrea che mi fulmina con lo sguardo, spronandomi ad accettare anche perché cambiare tutti i piani per la nostra vacanza proprio ora sarebbe un peccato.

"No James, per me va benissimo!" Rispondo con un sorriso abbastanza tirato, sentendo le mie guance andare a fuoco.

Prendiamo le chiavi e iniziamo ad attraversare il corridoio che porta alle nostre stanze.

"Visto che ho fatto bene a mettere le mutande sexy nella tua valigia?" Sussurra Andrea per non farsi sentire, mentre io la spintono di poco facendole quasi perdere l'equilibrio.






HOLAAA SONO TORNATA E HO IN MENTE UN SACCO DI IDEE PER LA STORIA CHE SPERO VI PIACERANNO 🌻
COSA NE PENSATE DEL CAPITOLO? IN REALTÀ NE AVEVO SCRITTO UN ALTRO PRIMA DI QUESTO MA ERA VENUTO TROPPO TRISTE E ALLA FINE L'HO CANCELLATO PERCHÉ VOLEVO DARE UNA SVOLTA DECISA ALLA STORIA, CON UN BEL SALTO TEMPORALE AHAHAH
-buona domenica 💕





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