Capitolo quarantunesimo.

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Il popolo cominciò ad applaudire vedendo la giovane coppia.

Justin salutò con qualche cenno della mano, mentre Ariel sorrideva calorosa.

Qualcuno chiese di fare silenzio, mentre entravano i genitori di Ariel e la madre di Justin.

Entrò anche un uomo accompagnato da due signori che portavano le rispettive corone.

Brillavano alla luce del sole e Ariel sentì il peso di indossarla. Vedeva nella corona tutte le sue future responsabilità. Non poteva più permettersi di essere una bambina. Adesso era una donna sposata e di li a poco sarebbe stata anche una regina.

Teneva a braccetto Justin. Strinse la mano sul suo braccio. Justin notò questo gesto, ma non poteva dirle niente. Sapeva cosa stava provando. Lo sentiva anche lui.

Il padre di Ariel prese parola ed iniziò a dire del passaggio di trono. Entrambi i ragazzi ascoltavano attentamente ciò che li attendeva. Il più delle cose sarebbero andate in mano a Justin che essendo re avrebbe avuto più compiti da svolgere.

«Io oggi, incorono te Justin.», prese la corona e gliela posò sul capo.

Tutte le attenzioni adesso si spostarono su Ariel. Lei avanzò di qualche passo verso suo padre che si stava nuovamente commuovendo.

Prese la corona e gliela posò sulla testa con le mani tremanti. Nessuno parlava. C'era un silenzio che metteva quasi paura.

«Diamo il benvenuto al nuovo re e alla nuova regina.», disse il signor Tremblay osservandoli con orgoglio.

Justin baciò la mano di Ariel e la strinse fra le sue braccia sorridendole. Lei arrossì abbassando gli occhi.

Il popolo cominciò ad applaudire, ad urlare. Tutti quel giorno festeggiarono.

«Sei la mia bellissima regina.», mormorò Justin dandole un bacio sulla guancia.

«Ma soprattutto sei la mia deliziosa moglie.», per questa frase usò un tono di voce molto roco. Ariel ansimò sperando che nessuno lo avesse notato.

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«Justin ti ha fatto sapere dove andrete in viaggio di nozze?», chiese Celine mentre aiutava Ariel a scegliere i vestiti migliori da portare via per il viaggio.

«No. Ha detto che deve rimanere un segreto. Vuole sorprendermi!», disse Ariel tutta emozionata. Non vedeva l'ora di andare via. Due settimane dove sarebbe accaduto di tutto.

«Beh, due settimane sono abbastanza per fare ciò che dovete fare.», disse Bethany facendo allusioni a ciò che sarebbe accaduto.

«Ti prego. Sono giorni che ci penso e...», Ariel divenne tutta rossa per l'imbarazzo.

La prima notte di nozze. Questo pensiero fisso non la voleva mollare. Voleva che accadesse e sapeva che Justin l'avrebbe fatta sentire bene, protetta, al sicuro.

«Ariel è ovvio che ti senta molto in imbarazzo. È normalissimo. È la prima volta, ma credimi...andrà tutto bene. Justin ti ama. Ti ama immensamente.», disse fermamente Celine che le prese le mani.

«Lo so benissimo. Ed io amo lui. Spero solo di non sembrare impacciata.»

«La prima volta non può essere perfetta. Scoprirete il piacere dei vostri corpi e vedrai che dopo andrà sempre meglio. Quando ci si concede all'uomo che si ama, tutto va sempre bene. Capito?», continuò Bethany dandole un bacio sulla guancia.

«Avete ragione. E voglio che tutto vada bene.», in quel preciso istante Ariel si rese conto che doveva rendere quella notte davvero speciale. Doveva farsi venire delle idee...piccanti.

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