Capitolo trentaseiesimo.

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Il grande giorno era arrivato. Erano passati tre giorni molto faticosi per i ragazzi che non si erano praticamente mai visti.

Dopo la morte del padre di Justin, lui dovette mettersi la corona di re e seguire delle pratiche molto importanti per il regno.

Ariel invece dovette fare le prove per il matrimonio e l'incoronazione. La corona ufficiale ancora non l'aveva vista, perché venne a sapere che Justin ne aveva fatta fare una solo per lei. Era il suo regalo di nozze. Diciamo che era uno dei tanti regali che Ariel avrebbe ricevuto dal suo futuro marito.

«Di solito è il marito che fa più regali alla moglie il giorno delle nozze.», stava dicendo sua madre mentre osservava la figlia con addosso il vestito da sposa.

Ariel era stata categorica: il vestito lo avrebbe scelto lei e non lo voleva bianco. Questa cosa aveva fatto venire un mezzo infarto a sua madre che però decise di accontentarla.

La signora Tremblay non voleva che nulla andasse storto il giorno del matrimonio. Sua figlia sarebbe diventata regina, ma la cosa che notò soprattutto era la felicità di Ariel.

Non lo avrebbe ma ammesso ma era contenta per la sua bambina.

«Madre? Tu credi che piacerò a Justin?», Ariel si tappò la bocca quando si rese conto che lo aveva chiamato per nome davanti alla madre.

«Il caro principe Bieber deve solo ringraziare il cielo che abbia trovato una futura moglie bella come te. Tesoro, tu forse non lo noti, ma io ho visto il modo in cui ti guarda.», Ariel si girò non capendo il discorso della madre.

«Ti ama.», le parole della signora Tremblay fecero perdere un battito al cuore della ragazza.

«Ti ama esattamente come meriti di essere amata. Anche se andassi vestita con il tuo vestito più brutto ti sposerebbe comunque. Quando il suo povero padre venne da noi a chiedere se si poteva celebrare il matrimonio, io volli prima controllare com'era il principe. Avevo sempre sentito parlare di lui, mai male sappi. Quando mi resi conto che sarebbe stato l'uomo giusto per te, acconsentii al matrimonio.», disse la madre con un sorrisetto.

«Alle volte risulto molto severa e sembra che non mi interessi niente oltre al potere. Ma non è assolutamente così. Voglio che tu sia felice Ariel, lo meriti. Io e tuo padre ti abbiamo obbligata ad un matrimonio con un ragazzo che nemmeno conoscevi.», la madre sospirò tristemente. Ariel le si sedette accanto, prendendole la mano.

«Perché non avete fatto sposare prima Dana?», Ariel ci andò cauta con le parole. Non vedeva sua sorella da quella sera. Sua madre evitava in ogni momento l'argomento.

«Dana è cambiata, dal momento che ha scoperto che il principe voleva te. Lei non è arrabbiata perché lui ha scelto te, ma perché non è la prima a sposarsi. È soprattutto colpa mia. L'ho illusa per anni dicendole che sarebbe stata la prima, ma nessuno di noi credeva che il padre di Justin avrebbe scelto te. Tuo padre nemmeno voleva. La sua bambina prediletta che se ne va di casa ancor prima dei diciotto anni. Lui ci soffre tantissimo, ma non vuole darlo a vedere.», mormorò sistemandole il velo davanti al viso.

«Io sono felice insieme a Justin. Abbiamo trovato un punto d'incontro e voglio che funzioni. Siamo un matrimonio combinato ma anche noi ci meritiamo un pizzico di felicità e sento che accadrà se staremo insieme. Lo amo anche se lui credo che non lo abbia capito.», disse Ariel sorridendo dolcemente. Era la prima volta che ammetteva i suoi sentimenti per il bel principe.

«Oh tesoro credimi, lui sa benissimo tutto quanto, ma deve ancora capirlo.»

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