Strangers

37.

All'inizio ci sfiorammo appena, più e più volte in un tanto dolce quanto straziante gioco di piccoli baci a fior di labbra, poi divenne più intenso.
Fu lui a prendere l'iniziativa, mi pose le mani sui fianchi e le fece scendere sempre più giù, poi con un gesto rapido mi avvicinò a sé e prese a baciarmi con più avidità. Gli tirai leggermente i capelli e lo sentii gemere dolcemente sulle mie labbra.
Oh, Enrico, sto ancora cercando di controllarmi!
Ma mandai a fanculo tutti i miei buoni propositi quando le sue labbra si separarono dalle mie per lasciarmi una calda scia di baci umidi su tutto il collo, si fermò solo quando arrivò a quel punto critico alla base del collo.
Mi diede un morsetto sulla clavicola e poi iniziò a baciare dolcemente la pelle debole appena sopra.
Gemetti.
E solo allora interruppe quella dolce tortura.
Gli cinsi la vita annullando completamente la distanza tra di noi, mentre lui cercava con le mani il gancetto del reggiseno.
Si fermò dopo averlo trovato, mi guardò negli occhi per qualche istante ed io non vedevo l'ora che quell'inutile straccio sparisse.