«Ora che ho scoperto che parli, che ne dici di iniziare a usare quella lingua?», lui sgranò gli occhi perplesso e mi scrutò attentamente facendomi arrossire, «non volevo fare un'allusione» dissi timidamente, rendendomi conto del significato ambiguo di ciò che avevo appena detto.
Mi ripresi velocemente dall'imbarazzo e continuai con l'interrogatorio.
«Allora come ti chiami? Quanti anni hai? Hai un fratello normale? Perché sai, non sei male, e magari se avessi un fratello normale che ti assomiglia...» mi fulminò con lo sguardo, «okay, niente fratelli, una sorella? Ho appena litigato con la mia migliore amica, ho bisogno di qualcuno con cui parlare e tu non sei molto utile» continuò a non fiatare, «va bene... Hai dei genitori? Una famiglia?» poi mi venne in mente una domanda più seria: «Hai mai ucciso qualcuno?».
Se dovevamo stare lì dentro tutta la notte, tanto valeva mettere tutte le carte in tavola.
Autrice: scusate se non ho più aggiornato, ero in vacanza e non avevo internet.
Se vi va andate a leggere la mia nuova storia, Tutta colpa degli ormoni, ho appena pubblicato il nuovo capitolo 💕
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Strangers
القصة القصيرةDove due estranei restano bloccati in ascensore per tutta la notte. ~1° libro della trilogia~ #1 in Short Story [17-11-16] [Storia in fase di sconvolgimenti]
