Le sue dita calde mi accarezzavano la schiena pian piano che lui abbassava la cerniera ed era così vicino che riuscivo a sentire il suo fiato sul mio collo.
E stavo così bene che avrei voluto che durasse per sempre.
Si fermò.
Ma io non mi mossi.
«Ho fatto» mormorò sulla mia pelle nuda.
Annuii e con un'immensa forza di volontà mi alzai lasciando che il vestito mi scivolasse addosso, cadendo sui piedi.
Il suoi occhi erano incatenati al mio corpo, così come i miei poco fa lo erano al suo.
Mi stava letteralmente mangiando con gli occhi e l'idea che lui mi desiderasse mi mandava su di giri.
Era chiaro che ci piacevamo a vicenda, dovevamo solo trovare una scusa per innamorarci.
«Ti piace il panorama?» gli chiesi.
«Decisamente» mi rispose con un sorriso malizioso.
La situazione iniziava a diventare pericolosa.
Se non altro adesso non avevo più niente da togliermi, mentre lui... non gli avrei permesso di tenersi i pantaloni.
Io mi ero spogliata, lui avrebbe fatto lo stesso.
Solo che non sapevo cosa chiedergli.
«Mhh» e come incipit non era niente male. «Allora...» cosa potevo chiedergli per costringerlo a togliersi qualcosa?
«Hai mai pensato che io sia sexy?»
Ero quasi nuda davanti a lui, era lecito volerlo sapere.
Lui mi guardò stupito.
Non sapeva come rispondermi e magari si sarebbe tolto una scarpa.
Ed infatti dopo qualche istante di riflessione se la sfilò.
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Strangers
Short StoryDove due estranei restano bloccati in ascensore per tutta la notte. ~1° libro della trilogia~ #1 in Short Story [17-11-16] [Storia in fase di sconvolgimenti]