Capitolo 28

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Dopo aver cenato torniamo a casa e ci sediamo tutti insieme in salotto per scartare i regali.
-Tieni questo è per te.- mi dice Kate porgendomi una busta di color rosso. Lo apro e all'interno trovo la maglia che avevo visto tempo fa quando andammo al centro commerciale in vetrina da Forever 21. 
Do il mio regalo a mia madre e a Kate, la quale le ho regalato rispettivamente una collana con un ciondolo a forma di cuore e un bracciale con dei pendenti a forma di note musicali, un pacchetto regalo color tiffany e la lettera K.

Alle 12 p.m. andiamo a dormire ma vengo bloccata da Cameron.
-Aspetta ti devo parlare.- dice.
-Okay.-
-Vieni con me.-
Mi trascina su per le scale fino al terzo piano, che non sapevo esistesse, e apre una porta.
Arriviamo su un balcone da cui si può ammirare il paese.
-Questo è per te.- dice porgendomi una busta color oro.
-Aspetta.- torno dentro per procurarmi delle coperte e il regalo per lui.
Torno su e gli porgo il suo regalo e una coperta.
Apro il mio e ne rimango stupefatta, sul mio viso si forma una curva, chiamata sorriso.
-Oddio grazie.- dice abbracciandomi.
-Non dovevi.- dico.
-Dovevo eccome, insomma negli ultimi tre mesi non ho fatto altro che farti soffrire.- dice guardando verso il basso.
-Non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre amato e non ho smesso mai di farlo ma la rabbia mi ha accecato, credevo davvero a quelle dicerie. Mi dispiace.- aggiunge.
Mi asciugo con la manica della felpa la lacrima solitaria  che stava solcando il mio viso lentamente.
Si avvicina lentamente al mio viso guardando intensamente le mie labbra. La distanza che ci divide è poca ma pochi secondi dopo la annulla appoggiando le sue labbra sulle mie.
Ci stacchiamo e mi abbraccia.
Rientriamo subito dopo a causa del freddo e andiamo ognuno nella propria camera.
-Buonanotte Cam.- dico dandogli un bacio sulla guancia.
-Buonanotte.-
Apro la porta della mia stanza ma Cameron mi prende dolcemente il polso.
-Il bacio sulla guancia non mi basta.- dice per poi fiondarsi sulle mie labbra baciandole dolcemente.
-Buonanotte Cam.- dico entrando in camera.
Appena chiudo la porta mi appoggio ad essa con il respiro affannato e uno stupido sorriso si forma sul mio volto.
Quando il respiro torna regolare vado verso il letto e mi stendo sopra di esso, dopo un po' mi abbandono nelle braccia di Morfeo.
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Cameron's Pow.
Mi sveglio aprendo lentamente gli occhi, ma la luce è forte e sono costretto a richiuderli.
Dopo poco prendo il mio iPhone nelle mani e guardo l'ora.
8:05 a.m. è ancora presto per alzarsi così mi rigiro dall'altra parte, cioè verso l'armadio e richiudo gli occhi.
-Cameron alzati altrimenti non ti rimarrà niente per colazione.- dice mia madre dall'altra parte della porta.
Riapro gli occhi di scatto e le rispondo.
-Ancora cinque minuti.- dico con la voce impastata dal sonno.
Sento aprire la porta così mi giro a pancia in giù sprofondando il viso sul cuscino.
-Ahhhhhh.-
Sono tutto bagnato.
Mi alzo di scatto quando sento Sophia ridere come una matta così mi avvicino ma lei incomincia a correre per tutta la casa.
-Dai vieni qui che ti voglio solo abbracciare.- dico rincorrendola.
-No adesso no.- urla correndo su per le scale, peccato che io abbia le gambe un po' più lunghe delle sua e dopo due falcate la prendo per la vita e la porto in camera mia. -Noooo lasciami ti prego, ti supplicooo.- dice mentre la butto sul letto.
-Chiedimi scusa.- dico serio ma mi scappa un piccolo sorriso, e da questo capisce che non lo ero proprio.
-No.- dice ridendo.
-Come vuoi tu.- dico andando verso di lei e le faccio il solletico.
Si dimena per scampare al solletico ma questo non serve a niente.
-Ti prego basta Cam.- mi dice ancora ridendo.
-Chiedimi scusa.- dico.
-No.- dice sorridendo così io inizio ancora una volta a farle il solletico.
-Ok ok scusa.- dice dopo poco.
Si alza sui gomiti e mi guarda sorridendo.
Dio cosa gli farei a quel sorriso.
Mi avvicino lentamente senza interrompere il contatto visivo e unisco le nostre labbra dolcemente.
Sempre le stesse emozioni, brividi in tutto il corpo ma solo con lei le mie emozioni si manifestano così intensamente.
Dopo un tempo infinito ci stacchiamo sorridendo.
-Buon Natale.-
-Buon Natale anche a te.- risponde sorridendo. 
-Dai andiamo a fare colazione.- le dico.
Ci alziamo, la prendo per mano e andiamo in cucina.
Arrivati all'ultimo scalino le nostre mani si dividono e Sophia cammina avanti a me.
-Ben fatto.- le dice mia madre battendole il cinque.
-Quindi voi due eravate d'accordo.- dico ridendo.
-Si.- dice mia madre lanciando le sue solite occhiate furbe alla signora Smith e ovviamente lei ricambia con un sorriso.
-Buon Natale a tutti.- dice mio padre.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare tutto quello che c'è sulla tavola, dai cornetti alla Nutella ai pancakes con il miele e un po' di fragole.
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Sophia's Pow.
Oggi siamo rimasti tutto il giorno a causa della neve che scende fitta dal cielo, così io e mia sorella abbiamo deciso di vedere alcuni film di Natale mentre le nostre madri preparavano la grande cena natalizia.
Abbiamo appena finito di vedere 'L'amore non va in vacanza' con Cameron Diaz.
Cameron, Albert e mio padre sono in salotto a guardare una partita di football.
-Che facciamo adesso?- chiede mia sorella sbadigliando.
-Potremmo farci un tè caldo e poi tornare in camera per giocare a carte o magari a Monopoli, che ne dici?- propongo.
-Okay allora te vai a fare il te e io preparo il monopoli.- annuisco ed esco dalla stanza. Scendo le scale per andare in cucina, passo attraverso il salotto e noto che sul divano sono seduti solo mio padre e Albert.
Vado in cucina e trovo Gina e mia madre intente a preparare dei biscotti con le gocce di cioccolato.
-Ciao tesoro, che state facendo?- mi chiede mia madre.
-Giochiamo a monopoli.- rispondo prendendo un pentolino per poi riempirlo d'acqua e metterlo sul fornello per riscaldare il liquido al suo interno.
Quando l'acqua è abbastanza calda la verso in due tazze bianche e ci immergo la bustina di tè al limone con un cucchiaino di zucchero.
-Cameron?- chiedo mentre aspetto che la bustina di tè faccia il suo lavoro.
-É andato in paese quando ha smesso di nevicare.- dice Gina.
-Perché lo chiedi?- adesso parla mia madre.
-Così per curiosità.- detto questo prendo le due tazze fumanti e le porto in camera.
-Ecco qua.- dico porgendo una delle due tazze a Kate.

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-Ahhh ti ho stracciata.- cantilena Kate mentre andiamo in cucina.
-Certo avevi un monte di alberghi.- rispondo.
Il nostro discorso si interrompe a causa della porta che si apre rivelando un Cameron infreddolito e più che altro incavolato che sbatte la porta per poi correre su per le scale dandomi anche una spallata.
Sua madre lo guarda incredula e nel frattempo nella stanza si è creato un silenzio di tomba.
-Vado io.- dice Gina.
Sale le scale e presumo va da Cameron.
Decido di risalire anche io e arrivata in camera sento delle urla.
-Lasciami stare.- urla Cameron.
Lascio stare e prendo il computer dalla scrivania e lo appoggio sulla superficie del letto.
Mi siedo a gambe incrociate e apro Google.
Cerco 'Alex Smith, Los Angeles'.
Farà male rivangare nel passato ma voglio scoprire la verità. 
Apro il primo risultato che è un articolo di giornale del giorno successivo alla morte di Alex.

"Ragazzo di Los Angeles muore a causa di un incidente di auto."
Alex Smith, nato e cresciuto a Los Angeles, era fermo ad un semaforo sulla Sunset Boulevard a Los Angeles quando una macchina è andata a schiantarsi contro di lui.
Il conducente dell'altra auto è riuscito a scappare ma grazie alla vernice rimasta sulla carrozzeria della macchina di Alex Smith possiamo dedurre che era di color verde militare.

Un passante ha visto l'accaduto ma non ha fatto in tempo a memorizzare il numero di targa della macchina in fuga però ha esplicitamente detto alla polizia che era una jeep verde militare.
Inoltre il testimone ha anche soccorso il ragazzo rimasto gravemente ferito all'interno della macchina nera, chiamando un'ambulanza che è arrivata pochi minuti dopo. I dottori dell'ospedale di Los Angeles hanno fatto tutto il possibile per salvarlo ma le ferite erano gravi e numerose e il ragazzo è morto un'ora dopo.

Conosco solo una persona che ha una jeep color militare ma Los Angeles è grande, potrebbero essere centinaia.

Salvo questo articolo sulla home del computer e torno alla pagina principale per leggere il secondo risultato.

Spazio autrice:
Lo so il capitolo fa un po' schifo ma penso di poter rimediare nel prossimo.
Grazie tante per le visualizzazioni.
Scusate eventuali errori❤️

Stay with me||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora