Capitolo 11

5.2K 202 6
                                    

Capitolo 11
Una settimana dopo.
È passata una settimana da quando ho visto per l'ultima volta Cameron. Il maniaco sconosciuto per ora non si è fatto risentire per fortuna.
Mia sorella è stata dimessa dall'ospedale proprio ieri e i miei genitori hanno organizzato una cena con la famiglia Dallas per dare il bentornato a Kate.
La cena è alle 8 p.m. in un ristorante sulla spiaggia.
Adesso sono le 7 p.m. così decido di prepararmi. Faccio una doccia e poi indosso una tutina bianca con un paio di tacchi alti neri.

Torno in bagno e mi trucco con fondotinta, eye-liner, mascara e rossetto Dangerous di MAC

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Torno in bagno e mi trucco con fondotinta, eye-liner, mascara e rossetto Dangerous di MAC.
Faccio dei boccoli e decido di lasciarli sciolti. Prendo la piccola borsa  nera a tracolla di Michael Kors.
Scendo al piano di sotto e trovo mia madre, mio padre e le famiglia Dallas in salotto. Noto un volto sconosciuto ma che allo stesso tempo ho già visto da qualche parte. È una ragazza alta più o meno quanto me, capelli castano scuro quasi nero e gli occhi verdi, carnagione scura. Indossa un vestito blu di pizzo corto fino a metà coscia e i tacchi color nude.
-Dov'è Kate?- chiedo a mia madre.
-È in camera, puoi andare a chiamarla?-
-Si vado subito.- detto questo mi dirigo verso camera di mia sorella al secondo piano. Arrivata davanti alla porta busso e quando ottengo risposta entro nella stanza.
-Ti piace il vestito?- mi chiede mia sorella mentre si specchia.
Indossa un vestito rosso scuro con le spalline e la gonna morbida fino a sopra il ginocchio e i sandali bassi neri.
-Si sei davvero bella. Dai andiamo che ci stanno aspettando.-
-Okay andiamo.-
Scendiamo le scale e andiamo in salotto.
-Bene adesso siamo tutti, possiamo andare.- dice mio padre.
Mia madre mi si affianca
-Voi ragazzi andate con la nostra macchina mentre noi e i Dallas andiamo con la macchina di papà ok?-
-Okay.- faccio una pausa e prima che mia madre esca -Chi è quella ragazza?- chiedo curiosa.
-È Madison la ragazza di Cameron.-
Appeno sento le ultime tre parole detta da mia madre mi si gela il sangue e le lacrime minacciano di uscire.
Non so perché reagisco così ma devo ammettere che forse un po' mi piace, insomma Cameron si è sempre comportato bene ed è sempre stato dolce con me.

Reprimo i pensieri e mia avvino alla macchina. Salgo e proprio lui mi rivolge la parola.
-Che hai fatto?- chiede mentre metto in moto la macchina.
-Niente non mi ricordavo dove avevo messo le chiavi.- mento.
Partiamo e ci dirigiamo verso la spiaggia. Il viaggio dura più o meno 10 minuti ed è stato abbastanza silenzioso a parte le lamentele di Madison per il finestrino non eccessivamente aperto ma diceva che i suoi bellissimi capelli si rovinavano. Che nervoso!!!
Arriviamo al ristorante ed entriamo tutti insieme. Mi siedo tra mia sorella e Cameron, in realtà è lui che si è seduto vicino a me.
Ordiniamo dopo un po' ci arrivano le portate. Io ho preso una frittata con patate e salsa barbecue e devo dire che è veramente buona. Mentre mangio il mio piatto mi suona il cellulare. Da quando mi è arrivato il primo messaggio, ogni volta che me ne arriva uno ho sempre paura che sia lo sconosciuto. E infatti è bene che abbia paura.

Da Sconosciuto:
Buon appetito cara Sophia, attenzione che la bella Madison ti porterà via il tuo amato Cameron o forse farò prima io a portare via Kate dalla sua vita.
Non dire a nessuno di questi messaggi altrimenti anche Cameron sarà un delle mie vittime insieme alla tua sorellina. Bye Bye.

Leggo tutto il messaggio molto velocemente. Non ci posso credere! Mi guardo in torno ma vedo solo persone che mangiano tranquillamente. Mi alzo velocemente senza dare spiegazioni a nessuno e corro fuori dal ristorante. Mi guardo attorno ma non vedo nessuna persona che si comporta in modo sospetto.
Sento una mano sulla spalla e mi giro.
-Che cosa è successo?- chiede Cameron guardandomi negli occhi.
-Niente non ti preoccupare.- rispondo fredda e torno al tavolo. Mi siedo e tutti gli sguardi sono rivolti verso di me. Ricomincio a mangiare e dopo aver ingoiato il boccone dico
-Non è successo niente.-
Così tutti riprendono il discorso che avevano lasciato in sospeso. Continuo a mangiare in silenzio finché la Signora Dallas inizia un discorso.
-Sophia come mai non hai portato il tuo ragazzo a questa cena? Poteva venire, in più siamo e meglio è non credi?- dice sorridente.
-Non ho un ragazzo, ci siamo lasciati due settimane fa.- rispondo.
-E come mai vi siete lasciati?- chiede Madison.
-Mi tradiva.- dico.
-Mi dispiace io...-
-Non si preoccupi signora a certe persone dobbiamo dargli una certa importanza.- dico schietta ma allo stesso tempo sorridendo.

---------
Stiamo facendo una passeggiata sul lungomare, è una bellissima serata: cielo stellato con la luna che si riflette sull'oceano e le ultime luci del sole danno un leggero colore ad ovest.
Dopo che abbiamo camminato un po', decidiamo di tornare a casa così torniamo nel luogo dove abbiamo parcheggiato le proprie macchine e ci dirigiamo a casa nostra. Scendiamo e ci dirigiamo in salotto perché i nostri genitori ci devono dire una cosa molto importante.
-Bene ragazzi, abbiamo deciso di fare una vacanza di una settimana alle Hawaii abbiamo già prenotato, partiamo domani l'altro. Abbiamo affittato una grande casa sul mare. Ah dimenticavo... Ovviamente Madison se vuoi puoi venire con noi.- dice mio padre.
Speriamo dica di no, ti prego fa che dica di no.
-Certo che ci sarò. Che bello Cammy, faremo una vacanza insieme.- dice con quella voce da oca che si ritrova.
-Bene si è fatto tardi, è meglio andare. Ci vediamo domani l'altro qui davanti per partire. Buona notte.- dice il signor Dallas per poi avviarsi alla porta. Ci salutiamo e quando sono partiti, do' la buonanotte a tutti e vado in camera. Mi strucco e poi mi butto sul letto ripensando a tutto quello che è successo, da Madison al messaggio ma dopo poco mi addormento.

Stay with me||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora