Capitolo 15

604 44 6
                                    

Ally's pov
"Lauren" la ragazza con i capelli neri continuò a guardare la strada stringendo le mani sul volante e serrando la mascella "Lauren guardami" persi un battito quando inchiodò e si girò verso di me con aria alquanto arrabbiata "cosa vuoi Ally? Devo guardarti per arrivare a cosa? A rendermi conto che dopo quasi quattro mesi che stiamo insieme sei andata con un'altra perché eri ubriaca?" Cominciai a piangere silenziosamente, come poteva essere così fredda con me? Anche lei era andata con un'altra "Lauren mi dispiace, veramente tanto, non volevo e non ci stavo capendo niente, lo sai che ti amo e che non ti lascerei per niente al mondo, è stato un errore involontario, come il tuo..." la mia ragazza; o almeno quella che era la mia ragazza, si passò nervosamente una mano tra i capelli, non era un buon segno. "Ally..." le lacrime continuavano a scendere sul mio viso, e davvero non volevo crederci "secondo me dovremmo prenderci una pausa, non possiamo ignorare quello che è successo" rimase in silenzio qualche secondo e io mi sentivo svenire "no..." quel suono uscì quasi come un sussurro dalla mia bocca, con la voce spezzata "scusami Ally, mi dispiace" non mi guardò neanche in faccia, semplicemente tolse le mani dal volante e si sistemò meglio sul sedile, abbassando poi lo sguardo sulle sue gambe. Si era fermata davanti a casa mia e credo che stesse aspettando che scendessi. Non stava più dicendo niente, quindi scesi lentamente dalla macchina, forse perché speravo che mi fermasse, forse perché il colpo che avevo preso era troppo pesante per essere scattante, non lo so, so solo che entrai in casa senza nemmeno salutare i miei, mi buttai in camera mia e non uscii per giorni, mesi. Avevo il bagno in camera e quindi la pulizia non era un problema. Se finiva da mangiare mi limitavo ad uscire la notte e ad andare a prendere un pacchetto di patatine o roba simile. Ero letteralmente chiusa dentro: i miei bussavano, e io non gli aprivo, uscivano e io rimanevo chiusa in camera. I giorni passavano e non avevo idea di che ora, giorno, mese fosse. Avevo la serranda abbassata, e prevalentemente piangevo sul letto rifiutandomi di credere a quello che era successo.

Lauren's pov
Ally scese dalla macchina e l'unica cosa che mi impedì di fermarla fu che sia fisicamente che mentalmente ero completamente bloccata. Mi pentii appena finii di dire ad Ally che dovevamo prenderci una pausa di quello che avevo fatto, avrei voluto dirle che non volevo veramente lasciarla, ma sarei sembrata insicura e poi sarebbe stata lei a lasciare me. Tornai a casa svogliata e salii in camera mia. Era estate, e io ero morta. Uscivo con i miei amici ed ero spenta, monoespressiva. Vivevo alla giornata, mi alzavo per mangiare solo quando non ce la facevo più a sentire la mia pancia brontolare, uscivo solo perché mi dava fastidio sentire mia madre urlarmi di fare qualcosa.

Camila's pov
"Shawn ti prego cerca di capirmi" io mi ero calmata e non volevo perdere il mio ragazzo. "Camila non è che io non ti capisco, cioè, intendiamoci, non è assolutamente una cosa che accetto, ma il problema è che tu prendi tutto troppo facilmente, se fossi stato io a tradirti? Tu come l'avresti presa? Mi avresti guardato con gli stessi occhi?" Mi stava dando della puttana o sbaglio? "non lo so Shawn, però so per certo che se non puoi accettarmi non rimarrò qui a stare male per te" lui rimase in silenzio e io me ne andai.

Dinah's pov
Partii per la Polinesia con tutti i miei parenti, ma la mia mente aveva il chiodo fisso su Normani. Andavamo al mare e ci divertivamo, ma era tutto temporaneo, sì, sul momento mi divertivo, non ci pensavo, tenevo la mente occupata; ma appena avevo un attimo di calma quel pensiero frullava nella mia mente tutto il tempo, era una tortura, da una parte dolce come il miele, perché pensavo a lei, ma dall'altra peggio dell'inferno, perché non era più mia.

Camila's pov
I giorni passavano ma per le ragazze sembrava tutto uguale, non vivevano più niente, tutto quello che facevano lo facevano svogliatamente perché obbligati da qualcuno; un giorno mentre ero uscita per fare una passeggiata incontrai Lauren, felice di vederla la raggiunsi, era seduta da sola su una panchina, mi avvicinai piano mettendole una mano sulla spalla e sedendomi accanto a lei "mi hai spaventata" Lauren posò una mano sul suo petto "ehi, scusami" "tranquilla" e riprese a guardare per terra "che mi dici?" Il suo sguardo cambiò, sembrò come se stesse cercando le parole giuste per dire qualcosa "ho rotto con Ally" fece una pausa "ed è stata la più grande cazzata della mia vita" la guardai comprensiva "come ti capisco" sussurrò un 'già' e unì le sue mani portandole in viso. Passammo tutto il pomeriggio a parlare, finalmente dopo due mesi stavamo sorridendo "ti va se continuiamo a vederci? Tra un mese inizia il college e non voglio continuare a deprimermi" pronunciò l'ultima parte della frase mettendo un po' di tristezza nelle parole "certo, per me va bene" le sorrisi ampiamente "oh è tardi, ora è meglio che vada, ma tu piuttosto, cos'è quella busta? Non stavi andando a fare la spesa?" Lauren indicò il sacchetto di plastica nelle mie mani alzando un sopracciglio "oh già è vero! Cavolo mia mamma mi sgriderà..." abbassai lo sguardo imbarazzata "ohw spero di no" lei mi alzò il viso con due dita "ora devo andare, ciao Camz" dio, il suo sorriso era incredibile. Senza neanche pensarci due volte la baciai, lei rimase sorpresa all'inizio e schiuse la bocca per questo, così ne approfittai per approfondire il bacio. Dopo qualche secondo lei ricambiò e poggiò delicatamente una mano sulla mia guancia, quanto mi erano mancate quelle labbra. "Va bene Laur, ci vediamo" mi staccai e dopo aver sorriso me ne andai.

Yeeey Camren is back!
5,57K VISUALIZZAZIONI;
519 VOTI;
139 COMMENTI;
#490 IN FANFICTION?
IO VI AMO.
CIOÈ NON SO NEANCHE CHE DIRE.
GRAZIE A TUTTI.

Cam-Ren & Ally; NorminahWhere stories live. Discover now