Capitolo 3

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Lauren's pov
Quando mi svegliai notai che Ally era abbracciata a me, i capelli castano chiaro le ricadevano sul viso e il suo respiro era pesante, le sue piccole braccia mi cingevano la vita, le sue labbra erano socchiuse e la sua testa era poggiata sul mio petto; anche io la stavo abbracciando, con un braccio la stringevo a me, mentre con l'altra mano le accarezzavo dolcemente la schiena, creando dei piccoli cerchi immaginari, la luce del sole filtrata dalle tende bianche illuminava la stanza e i nostri visi, le coperte ci coprivano fino al bacino. Facendo attenzione a non svegliarla mi girai verso la sveglia e notai che erano le sette e venti, così provai a svegliare la piccola figura accoccolata a me, le scansai i capelli dal viso e allentai la presa intorno al suo corpo, lei dormiva ancora profondamente, così provai a chiamarla. "Ally?" Nessun segno di vita. "Ehi, Allycat? Svegliati dobbiamo andare a scuola" dissi provando a scuoterla leggermente. Un'attimo dopo si mosse leggermente, coprendosi il viso con una mano. "Mmmh" furono le sue uniche parole prima di stringersi ancora di più a me nascondendo la testa nell'incavo del mio collo. "Svegliati dormigliona!" Dissi ridendo leggermente divertita dalla sua reazione. "Sii buona Laur, lasciami dormire ancora cinque minuti" disse con voce roca. "Non se ne parla nemmeno piccoletta, sù sù, è ora di alzarsi" dissi accarezzandole dolcemente i capelli. A quel punto si arrese e allentò la presa, dopo pochi secondi si sollevò dal mio corpo e si mise a sedere vicino a me, con le gambe incrociate e le mani sul viso, io la imitai e mi misi a sedere anch'io sul letto, dopo aver passato qualche attimo a guardarmi in torno mi alzai dal letto andando in bagno per cambiarmi. Quando uscii non trovai Ally sul letto, così scesi, e rimasi sorpresa nel vederla già vestita e pronta per andare a scuola mentre preparava il caffè. "Scusami ma sbaglio o fino a cinque minuti fa ti rifiutavi anche solo di vivere?!" Chiesi alla piccola biondina davanti a me. "Tanto ormai mi avevi svegliata, io ho provato a riaddormentarmi, ma era tutto inutile, c'era troppa luce e tu facevi rumore in bagno. Così mi sono arresa del tutto e mi sono vestita, poi visto che ci mettevi tanto sono scesa a fare il caffè" mi rispose come se fosse la cosa più logica del mondo. Risi leggermente e andai a sedermi mentre Ally portava due tazze fumanti di caffè. Finimmo di fare colazione e uscimmo di casa. Aspettammo l'autobus circa dieci minuti e intanto parlammo un po'. "Ho dormito bene questa notte, eri comoda!" Disse Ally ridendo. "Ma grazie, invece per me è stato un po' strano svegliarmi e sentire uno strano peso che emetteva calore sopra di me." A quel punto scoppiammo entrambe a ridere e intanto arrivò l'autobus. Quando salimmo trovammo più o meno la stessa scena che trovavamo ogni mattina, le Norminah si mangiavano con gli occhi mentre si tenevano per mano, e Camila ascoltava la musica guardando fuori dal finestrino. Io e Ally ci sedemmo e cominciammo a parlare. Quando arrivammo a scuola sentimmo parecchie voci su un nuovo arrivato, non ci facemmo molto caso ed entrammo andando verso gli armadietti. Stava procedendo tutto normalmente finché non arrivò il preside con un ragazzo che non avevamo mai visto prima. "Un attimo di attenzione ragazzi." Il preside aspettò il silenzio facendo una piccola pausa. "Lui è un nuovo arrivato, il suo nome è Shawn Mendes, trattatelo bene e siate gentili con lui, mi raccomando. Buona giornata a tutti." Dopo essersi pronunciato il preside se ne andò lasciando il ragazzo lì davanti a tutti i ragazzi che dopo pochi attimi ripresero le loro routine. "Wow..." La voce di Camila richiamò la nostra attenzione. "Cosa?! Andiamo Mila, è solo un ragazzo!" Disse Dinah quasi incredula. "Lo so bene che è solo un ragazzo, sto solo dicendo che è carino." Disse Camila difendendosi. "Nessuno qui sta dicendo che è brutto Mila, ma hai detto quel "wow" come se avessi appena visto un Dio greco!" Aggiunse Ally divertita dalla situazione. "Pff io sono felicemente dell'altra sponda tesoro" rispose Camila facendo una faccia memorabile. Io e Normani scoppiammo a ridere prendemmo i libri della prima ora. "E comunque sapete cosa? Adesso vado a dirgli ciao." Disse Camila quasi arrabbiata mentre si allontanava da noi e si avvicinava al ragazzo. "Quella sta fuori come un balcone, ve lo dico io" disse DJ indicando la sua migliore amica. Ci guardammo un secondo prima di guardare Camila davanti al nuovo arrivato. "Ciao" disse Camila catturando l'attenzione di Shawn. "Ehi" disse lui girandosi e sorridendo a Camila. "Piacere, Camila" disse lei porgendogli la mano. "Shawn" disse lui stringendo la mano tesa davanti a lui. "Beh, spero che ti troverai bene qui, ora devo andare, ciao, buona giornata!" Disse Camz tagliando corto. "Scommetto che mi troverò benissimo qui, buona giornata anche a te, ciao!" Camila sorrise un'ultima volta e tornò da noi. "Ecco." Disse fiera di se stessa. "Chi ti capisce è bravo." Disse Dinah. "Perché?!" Chiese Camila stupita. "Perché sei andata a parlare con quel ragazzo come se ci stessi facendo un dispetto Mila, non è esattamente normale, a noi non importa di lui." Rispose Ally con molta calma. "In effetti... Ally non ha tutti i torti" aggiunse Normani. "Okay, lo ammetto, non so nemmeno io perché l'ho fatto, ignoratemi ragazze" disse Camila ammettendo il suo strano comportamento. Dopo tutta questa storia la campanella suonò e ci dirigemmo nelle nostre rispettive classi.
Detto sinceramente non mi piaceva per niente come quel tipo guardava Camz, la MIA Camz, nessuno può sorriderle in quel modo, a parte le ragazze ovviamente, ma escluse loro, nessuno deve permettersi di guardarla in quel modo. Era già da un po' di tempo che volevo farlo, così semplicemente presi il telefono e le mandai un messaggio. "Ehi, esci con me dopo scuola?" La sua risposta non tardò ad arrivare. "Era da tanto che non sorridevo così per un semplice messaggio. Certo che esco con te dopo scuola, a dopo." La sua risposta fece fare un salto al mio cuore, non vedevo l'ora di uscire con lei. Cominciai a sorridere in prima ora, e nonostante non vidi le ragazze per tutte e sei le ore, all'ultima sorridevo ancora, quella era stata una lunga giornata, avevo passato tutto il tempo a pensare a come sarebbe stato, non avevo seguito quello che dicevano i professori nemmeno per un secondo. Ero troppo emozionata per farlo. Appena suonò l'ultima campanella scattai in piedi, raccolsi velocemente le mie cose e corsi verso l'armadietto nel quale buttai dentro tutti i miei libri e quaderni per poi correre all'entrata. Dopo pochi minuti vidi Camila uscire da scuola, il vento le spostava leggermente i lunghi capelli marroni ed era davvero incantevole. "Ehi Camz!" Dissi abbracciandola. "Ehi Lolo!" Rispose lei saltandomi addosso. "Sei pronta?" Le chiesi sorridendo. "Sono pronta" rispose prendendomi per mano. Camminammo fino ad una gelateria in un parco per mangiare un gelato, poi sempre mano nella mano ci sedemmo su una panchina. I miei occhi erano fissi sulle nostre mani intrecciate mentre sentivo lo sguardo di Camila bruciare su di me. Mi feci coraggio e la guardai, Dio, era bellissima, potevo perdermi nei suoi occhi, nei suoi lineamenti così delicati, tutto in lei era perfetto, a partire dalle sue labbra, così perfettamente rosee fino ad arrivare alle sue mani, piccole, morbide e semplicemente perfette da stringere. Continuavo a perdermi in dettagli apparentemente insignificanti finché la sua voce richiamò la mia attenzione. "Perché mi hai chiesto di uscire Laur?" Dio mio. Ma tra tutte le domande che poteva farmi proprio quella doveva scegliere? Perché non poteva solo chiedermi "come sta tua sorella?" Oppure "abbaia molto il cane che non hai?" No. Non poteva chiedermi nulla di tutto questo. Ha dovuto chiedermi perché l'ho invitata ad uscire, ma cosa si aspetta? Una risposta del tipo "sai com'è Camz, non ho mai saputo scegliere tra te ed Ally, però in questo momento chissà come mai mi sento perdutamente innamorata di te e se potessi di bacerei" stavo praticamente morendo dentro finché Camila attirò di nuovo la mia attenzione. "Lauren? Ci sei? Perché mi hai chiesto di uscire?" Trovare un scusa in quel momento mi sembrava più impossibile del mettere un t-rex in una Smart. Così semplicemente dissi: "perché mi piaci." Dette queste parole sentii il vuoto. C'erano solo due opzioni: sarebbe andato tutto bene, oppure sarebbe andato tutto male. Per un interminabile secondo mi torturai chiedendomi come sarebbe andata a finire questa cosa, finché Camila mise fine ai miei dubbi posando le sue labbra sulle mie.

Okay gente. 79 persone stanno leggendo questa storia. Vi amo. Coooomunquee sto tipo morendo dentro in questo momento perché OH MIO DIO IL PAPÀ DI ALLY HA MESSO MI PIACE ALLA MIA FOTO SU INSTAGRAM QUINDI SI. STO SCLERANDO. ANCORA NON CI CREDO. SA CHE ESISTO. A parte questo niente, buonanotte lama dolciosi, vi amo tutti. (I lama conquisteranno il mondo.)

Cam-Ren & Ally; NorminahWhere stories live. Discover now