Fifty five.

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Dall'esterno si udivano un canticchiare leggero di qualche uccello, più coraggioso di altri, che si stava divertendo a sorvolare il paese in attesa che una nuova tempesta scoppiasse costringendo tutti, animali sorpresi, a cercare un rifugio.
Le giornate in paese non erano delle migliori ma tutti ci stavano facendo l'abitudine, tante erano le notizie e quasi nessuno prestava molto attenzione al tempo, si rendevano conto di quanto buio questo fosse solo quando scoppiava una nuova tempesta.
A Benjamin non era mai piaciuto l'estate eppure, in quel periodo, si ritrovava a non desiderare altro, desiderava poter tornare indietro, all'estate appena trascorsa, per poterla rivivere ancora una volta, voleva poter rivivere la sua storia con Federico all'infinito per non dirgli mai addio, per non vederlo mai andare lontano da lui.

Quella lettera aveva del tutto sconvolto la vita del più grande, tante ipotesi si erano fatte spazio nella sua mente ma nessuna di quelle aveva incluso il fatto che Federico potesse essere andato via di sua spontanea volontà, aveva immaginato che qualcuno potesse averlo portato via da lui per fargli del male, e per fargli pagare quel loro amore, ma mai avrebbe immaginato che il motivo della sua improvvisa sparizione fosse il suo matrimonio con Maria e che Federico non riuscisse più a reggere la situazione che era venuta a crearsi, non aveva più scuse, doveva semplicemente accettare la realtà e in quella realtà che si era venuta a creare, lui, non aveva più Federico.
Tra le sue mani tremolanti era ben stretto il foglio che il più piccolo aveva usato per dirgli addio mentre numerose lacrime cadevano dai suoi occhi andando a rigargli le gote arrossate, non aveva avuto il coraggio di dirglielo mentre lo guardava negli occhi, non aveva avuto il coraggio di dirgli addio e questo lo stava uccidendo lentamente, come avrebbe vissuto senza gli occhi tanto azzurri di Federico ad osservarlo ogni istante? Come avrebbe potuto guardare le stelle senza pensare al sorriso di Federico mentre lo accarezzava?
Federico era la sua vita e lui in quel momento si sentiva morto.
-"Benjamin?" La voce di Massimo, il padre di Federico, lo riportò con i piedi sulla terra. "Va tutto bene?" Chiese con tono preoccupato.
Il moro appallottolo il foglio e lo strinse nel suo pugno, che sbiancò, mentre si mordeva ferocemente il labbro, a tal punto da farlo sanguinare, per non permettere a vari singhiozzi di fuoriuscire.
-"Benjamin, figliolo, vuoi un bicchiere d'acqua?" Continuò a chiedere l'uomo. "Sei pallidissimo!" Esclamò.
Massimo, non vedendo alcuna reazione da parte del ragazzo che diventata sempre più pallido, gli poggiò una mano sulla spalla e, delicatamente, per farlo sedere sul letto.
-"Ti portò un bicchiere d'acqua, aspettami qui." Disse e fece per allontanarsi ma venne fermato.
-"Federico mi ha lasciato..." Sussurrò il più grande con lo sguardo basso.
-"Cosa?" Chiese confuso il padre del biondo.
-"Ha detto che non riesce più a stare con me, che la situazione che è venuta a crearsi è diventata insostenibile per lui..." Spiegò sottovoce il moro cercando di non farsi tradire dalla sua stessa voce.
-"No, non può essere." Scosse la testa Massimo.
-"È tutto scritto qui." Rispose Benjamin e, debolmente, gli indicò il foglio appallottolato.
L'uomo si avvicinò nuovamente a lui e spiegò il foglio per poterne leggere il contenuto.

-"No, non è possibile, non può aver scritto queste cose." Disse Massimo dopo aver letto la lettera. "Mio figlio non direbbe mai questo cose, non a te!" Aggiunse.
-"Eppure l'ha fatto." Rispose con tono duro il più grande. "E mi ha detto di dimenticarmi di lui." Aggiunse e si asciugò le lacrime con il dorso della mano.
-"Non puoi farlo, lui ti ama." Esclamò l'uomo che sembrava essere sul punto di avere una crisi isterica.
-"Non mi ama." Ringhiò Benjamin e si alzo dal letto. "Se mi amasse non mi avrebbe lasciato e, soprattutto, non mi avrebbe detto di dimenticarmi di lui perché, lui, lo sta già facendo." Continuò e riprese la lettera per mettersela nella tasca interna della giacca.
Massimo si fermò e, per qualche istante, guardò il ragazzo davanti a lui.
-"Vuoi farlo?" Disse dopo poco.
-"È stato lui a chiedermelo e io voglio, sempre e solo, accontentarlo." Rispose il moro. "Tra di noi, se mai c'è stato un noi, è finita." Aggiunse e uscì dalla stanza che lo stava soffocando, ogni centimetro di quel posto era impregnato dall'odore di Federico che lui mai più avrebbe sentito, che lui mai più avrebbe visto.

Non appena fu fuori da quella casa che rievocava in lui così tanti ricordi, che avevano come unico protagonista un ragazzo dal folto ciuffo biondo, iniziò a correre il più possibile, sperava di potersi allontanare dal suo dolore, di poter dimenticare tutto ciò che gli era successo.
Sperava che correre potesse aiutarlo a rifarsi una vita, che potesse aiutarlo a dimenticarsi di Federico.
Numerose lacrime sgorgavano dai suoi occhi e gli impedivano di vedere nitidamente ma conosceva alla perfezione quei boschi che erano tanto familiari per lui, tante volte aveva percorso quei sentieri seguito dal più piccolo ma, ormai, c'era solo lui e doveva farsene una ragione.

Dopo non molto il giovane giunse a casa sua anche se non era quella la sua destinazione, le sue gambe avevano deciso per lui, si sedette sui gradini, che portavano alla porta d'ingresso, e si prese la testa tra le mani.
-"Federico..." Sussurrò il ragazzo e lasciò che un'altra lacrima, l'ennesima, gli rigasse il viso. "Perché mi hai lasciato?" Un singhiozzo disperato fuoriuscì dalle sue labbra schiuse.

Era quasi ora di pranzo, Benjamin per molto tempo era rimasto seduto sugli scalini di casa sua per cercare di trovare una soluzione a quella situazione ma ce n'era solo una, dimenticarsi di Federico, proprio come gli aveva detto lui.

L'ingresso della grande casa era quasi vuoto, c'era solo una cameriera che stava pulendo i mobili ma non appena lo vide a stento si trattenne dal ridere.
-"Cosa c'è da ridere? L'amore ti fa ridere così tanto?" Sbottò il giovane facendo sobbalzare la domestica.
-"Benjamin, sei tornato." Disse Maria che, dopo aver sentito la sua voce, si era recata all'ingresso.
-"Maria, stavo cercando proprio te." Rispose il moro.
-"Me? Dimmi pure."
-"Dobbiamo preparare tutto per il matrimonio, abbiamo poco tempo." Disse Benjamin.
-"Matrimonio?" Ripetè confusa la ragazza.
-"Si, io e te ci sposeremo tra poco più di venti giorni." Rispose il più grande ed andò in salotto.



-"Ottimo lavoro, sei stata davvero brava a dire in giro della relazione tra Benjamin e Federico.
Ecco il tuo compenso."
-"È stato un piacere."

Illegal love || Fenji.Where stories live. Discover now