Thirty two.

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Il cielo era sereno, ignaro di ciò che stava succedendo in una lussuosa casa di un gentile signore.
Decine e decine di lacrime rigavano il viso del piccolo Federico che trovava sempre più difficile riuscire a respirare, sentiva un grosso peso sul petto e un nodo in gola mentre guardava quell'uomo tanto malvagio mentre gli portava via la cosa più bella che gli fosse capitata nella sua breve, ma difficile, vita.
Alberto era piombato nella loro stanza come un fulmine a ciel sereno e aveva distrutto quella loro bolla d'amore che si erano creati per proteggersi dal mondo esterno, credevano che il padre del più grande non sarebbe riuscito a trovarlo ma si sbagliavano, lui poteva fare tutto e glielo aveva dimostrato in più occasioni.
Benjamin cercava con tutte le sue forze di divincolarsi dalla forte presa di suo padre ma questo non gliene dava modo, gli stringeva forte il polso e usava quello per poterlo trascinare con sè, nonostante lui avesse provato a restare fermo e a non seguirlo lungo il corridoio ma non vi era modo di fermare la rabbia del suo genitore.
Varie grida si potevano udire da parte a parte della grande casa, grida disperate di un amante che stava per essere separato dal suo unico amore.
-"Lasciatemi!" Urlò il moro costretto a seguire il genitore. "Padre lasciatemi!" Continuò ad urlare.
-"Non ti permetterò di rovinarti la vita con quello stupido ragazzino!" Urlò in risposta il padre e lo trascinò giù per le scale.
Quelle parole spezzarono in pezzi ancora più piccoli il cuore, già distrutto, di Federico che se ne stava immobile sul letto a piangere, incapace di muoversi e andare a riprendersi il suo fidanzato.
-"Federico." Urlò Sebastian una volta entrato nella stanza del ragazzo.
Il più piccolo alzò il viso e fece incrociare i loro occhi, quelli di Sebastian erano iniettati di rabbia mentre quelli del ragazzo erano rossi e gonfi per via del pianto, Federico si sforzò di parlare ma dalle sue labbra non uscì altro che un singhiozzo disperato.
-"Corri!" Disse l'uomo. "Vai a riprenderti la persona che ami, non permettere che un uomo che si crede più potente di te possa portartelo via!" Continuò urlando.
-"Lui è suo padre, io non posso fare nulla contro di lui!" Rispose il biondo disperato.
-"Tu sei la persona che ama, vai a riprenderlo, dimostragli chi sei!" Lo incitò Sebastian e lo trascinò fuori dal letto.
Federico annuì debolmente, chiuse gli occhi e rilasciò un lungo sospiro per cercare di trovare la forza che era nascosta da qualche parte nel suo corpo prima di correre fuori e seguire Benjamin e suo padre giù per le poche scale.
-"Benjamin!" Urlò il ragazzo dai capelli biondi.
-"Federico, ti prego, Federico..." Lo supplicò il più grande e allungò un braccio per cercare di toccare l'altro ragazzo ma era troppa la distanza tra di loro.
Federico corse verso di lui e gli prese la mano per attirarlo a sè ma la presa al polso applicata da Alberto era troppo per lui.
-"Lo lasci!" Urlò.
Alberto fece come gli era stato detto, smise di camminare e si girò verso di lui senza, però, smettere di stringere il polso di suo figlio.
-"Cosa vuoi ancora da noi?!" Chiese urlando. "Non ci hai rovinato abbastanza la vita?!" Continuò.
-"Lui non ha rovinato nulla!" Si intromise il moro. "Anzi, lui ha riparato tutti i danni che voi avete fatto, è la mia sola fonte di felicità." Aggiunse.
Una rumorosa, e malefica, risata fuoriuscì dalle labbra screpolate del padre.
-"Voi siete solo due poveri illusi." Disse sorridendo beffardo.
-"È lei l'illuso se pensa di poterci dividere!" Rispose Federico.
-"Io vi dividerò e vi impedirò di vedervi in futuro, ho sempre saputo che la sua amicizia con te non avrebbe portato a nulla di buono ma ho cercato di non far peso ai miei sospetti e voi così mi ripagate?
Benjamin, io ti ho dato tutto e tu mi pugnali alle spalle così?!" Chiese Alberto fingendosi disperato.
-"Sareste voi quello pugnalato alle spalle? La vittima di questa situazione?!" Urlò il più grande e tirò via il suo braccio per liberarsi dalla presa dell'uomo.
-"Ti ho messo il mondo ai tuoi piedi, ti ho dato l'opportunità di avere il miglior futuro possibile, quello che anche a me è stato negato.
Perché hai scelto lui? Cosa hai visto in lui tanto bello da non poterci rinunciare?" Domandò il genitore abbassando il tono di voce.
Per pochi istanti a Benjamin sembrò che volesse davvero parlare con lui, confrontarsi civilmente e trovare una soluzione.
-"Lui mi rende felice, l'ha sempre fatto, fin da bambini lui era l'unico in grado di farmi sorridere." Rispose il moro mentre si sforzava di non sorridere al ricordo dei tempi passati insieme.
-"L'unico in grado di renderti felice?" Ripetè ridendo Alberto. "E quando ti regalavo il nuovo giocattolo, quello desiderato da tutti i bambini ma che quasi nessuno poteva permettersi, in quei momenti cos'eri? Infelice?" Chiese con tono quasi divertito.
La speranza che si era accesa in Benjamin si era del tutto spenta, suo padre non sarebbe mai cambiato.
-"Ci permetta di andare via." Disse Federico e si avvicinò ai due. "Andremo il più lontano possibile e lei mai più ci vedrà, nessuno saprà che Benjamin è figlio suo ne tantomeno da dove veniamo, nessuno saprà che il figlio di un potente signore è fidanzato con un ragazzo." Continuò.
-"Federico cosa stai dicendo?"
Chiese confuso il più grande.
-"È una proposta e spero che tuo padre sia abbastanza intelligente per accettare." Rispose il biondo. "Una volta fuori dal paese non avrete più notizie di noi e potrà andare avanti con la sua vita, senza problemi, senza di noi." Continuò parlando con il padre.
-"E io dovrei rinunciare al mio unico figlio? Alla mia unica possibilità per accrescere il mio potere e di avere dei nipoti?" Domandò retorico Alberto. "Tu sei pazzo, io non rinuncerò a nulla di tutto ciò e, soprattutto, non la darò vinta a te, a voi due." Aggiunse.
Un'altra lacrima rigò la guancia di Federico che vide andare in frantumi, proprio davanti ai suoi occhi, la sua ultima speranza.
-"Noi non abbiamo più nulla da dirci, non vi vedrete mai più e non voglio vederti nemmeno nei paraggi di casa nostra.
Sei morto per la nostra famiglia." Disse Alberto e uscì di casa trascinando con sè Benjamin.
-"Ti prego, non lasciarmi!" Quasi urlò disperato Federico.
-"Non ti lascerò mai amore mio!" Urlò in risposta Benjamin. "Mai!" Aggiunse.
Ma non sapeva che qualcuno aveva già deciso per loro, non c'era futuro per il loro amore, non c'era futuro per loro.

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Ehi💕
Grazie infinite per le quindicimila visualizzazioni e per tutto ciò che fate, siete davvero fantastiche💕
Vi ricordo le mie due storie in collaborazione, quella con fenjifanfiction  che si chiama 'Forbbiden soulmates' e potete trovarla sul suo profilo e quella con annavittoria98  che si chiama 'Incident' e la trovate sempre sul suo profilo, se vi va passate a leggerle.
Si prospettano momenti duri per i due piccoli, sarà davvero la fine della loro relazione? Alberto ha vinto?
Come sempre, per qualsiasi motivo, potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Illegal love || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora