Capitolo 25

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Ignazio aprì il portone e senza esitare ne uscì fuori. Con chi aveva a che fare? Doveva essere spaventato? Allarmato? Oppure lì sotto poteva esserci Gianluca, o Piero che volevano assicurarsi che anche a casa sua andasse tutto bene.
Non lo sapeva.
Prese fiato e con decisione aprì di nuovo bocca.
"Chi c'è?"
"Ignazio.." una voce femminile sospirò con grande commozione il suo nome.
Il giovane, sorpreso si voltò e finalmente nella debole luce della luna la vide. Il cuore gli si gelò in petto, la voce gli morì in gola.
La ragazza gli saltò al collo e lo strinse forte.
"Grazie a Dio stai bene, sei vivo. Oh Ignazio.."
Non riusciva a stringerla a sè, era troppo spaventato che chiunque potesse vederli. Non era sicuro, nessun luogo lo era, eppure lei aveva osato venirlo a trovare fin sotto casa. Eppure si era assicurato di non farle sapere dove si trovasse, per proteggerla, per proteggere entrambe.
"Nina.." finalmente la sua voce riuscì ad uscire fuori.
"Si, sono io tesoro, sono io."
La sorella lo strinse più forte.
"Nina.. che diamine ci fai qui? La mamma? Dov'è la mamma?"
Improvvisamente un senso di protezione lo investì in pieno. Non provava quella sensazione da anni. Sembrava quasi un sogno.
"La mamma è sempre lì. Ho preferito non portarla, non sapevo cosa aspettarmi qui."
Ignazio scosse impercettibilmente il capo. Cosa ci faceva lì sua sorella?
"Nina, che è successo? Ti avevo detto di badare alla mamma e di non venire qui per nessun motivo al mondo. Sei in pericolo da quando hai ri messo piede a Marsala. Non so ancora se qui possa essere sicuro per te, per noi, per .."
"Ignà.." lei gli sorrise commossa. Gli era mancato, il suo fratellino. Gli era mancato da morire. Più piccolo di lei, ma con un cuore grande. Pieno di coraggio. Lo guardò negli occhi, sperando di rassicurarlo.
E li vide, di nuovo dopo tanti anni.. quegli occhi luccicanti di un colore unico e solo. Tanto belli quanto stanchi e provati. Ma erano pur sempre gli occhi più belli che lei avesse mai visto in vita sua.
"Devo dirti una cosa, ed è importante .. non so vorrei che ti sedessi o.."
Ignazio la frenò. "Non c'è tempo. Dimmi pure, non farmi preoccupare."
Il cuore gli fremeva.
"Volevo fossi il primo a saperlo." Nina fece un bel respiro, poi riprese. "Sono incinta."
Il cuore di Ignazio perse un battito, manco fosse il suo di bambino.
Gli occhi sgranati e improvvisamente colmi di commozione.
"Diventerò.. zio."
"Si. Si Ignazio e .. non sai che gioia poterti vedere e sapere che va tutto bene. Che ci sei, e che sei qui con me, finalmente. Non lo sa nemmeno la mamma e volevo fossi tu il primo.. mi sei mancato, fratellone. Mi sei mancato tanto."
Nina gli saltò nuovamente al collo. Ignazio questa volta fù pronto. La strinse a sè, come aveva sempre sognato di fare, ogni notte, per anni e anni. Ispirò profondamente il profumo della sorella, che gli aveva sempre ricordato casa e improvvisamente fù di nuovo infanzia.

Fallen. // Il Volo - IgnazioBoschetto (#Wattys2016)Where stories live. Discover now