Capitolo 21

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"Continui ad essere assente tutte le volte che ci servi. Ma si può sapere dove cazzo ti vai a nascondere?"
Il cuore gli fremeva dentro. Non poteva sbagliare, non un'espressione, non un respiro, non una mossa, nulla. O sarebbe morto.
"Mi dispiace. Sono stato male."
Peppe lo fulminò con lo sguardo. Era ovvio che non gli credesse.
"Smettetela di fare i picciriddi." Sentenziò il Boss a gran voce. "Se stava male ha fatto bene a restarne fuori, non possiamo perdere altri picciotti."
"Ma .. signore"
"Zittuti, Peppino." Così fece.
Ignazio avvertì il freddo nelle ossa.
"Forse.. ci servono rinforzi." Affermò pensieroso, grattandosi il mento.
"Potremmo chiamare a Palermo, signore."
"NO!" Ringhiò. "Non posso fare questa brutta figura. Ci prenderanno per degli sprovveduti. Farci mettere sotto da una piccola sede di poliziotti. È ridicolo. Non chiamerò Totò per questo."
A Ignazio si illuminarono gli occhi. Cel'aveva finalmente, l'informazione giusta. Testa di Leone si trovava a Palermo, era lì che doveva andare per trovarlo.
"Domanderò a Trapani."
"Sarà meglio."

[...]

Ignazio correva a più non posso, doveva arrivare a casa il più in fretta possibile.
Spalancò la porta e si precipitò in camera da letto. Aprì l'armadio e tirò fuori una vecchia valigia impolverata. L'aprì e ci ficcò dentro tutto quello che trovava, vestiti, calzini, intimo e via dicendo.
Improvvisamente il suo unico pensiero fù quello di correre a Palermo solo per avere il piacere di ucciderlo a mani nude. Finalmente si sarebbero ritrovati faccia faccia, dopo tanti anni trascorsi tra rabbia e notti in sonni a riflettere sul modo migliore per farlo fuori nella maniera più abominevole esistente sulla terra.
Era la sua occasione e non l'avrebbe sprecata.

Il telefono gli squillò. Chi poteva essere? Nella fretta lo prese e rispose distrattamente senza neppure far caso a chi ci fosse dall'altra parte del telefono.
"Pronto?"
"Ignà, sono io." Fantastico, mancava solo Piero.
"Dimmi."
"Ci servi stasera. Abbiamo avuto le informazioni giuste da parte dei prigionieri. Sappiamo chi uccidere e chi no. Voglio il Boss dentro."
"Piero, è fantastico.. ma adesso ho da fare."
"Che dici? Abbiamo bisogno di te! Stasera alle 10 in caserma. Ti voglio lì."
"Va bene." Rispose seccamente. Lì per lì non sapeva cos'altro fare o cosa rispondere. Così chiuse il telefono e lo tirò sul letto.

Spazio autrice;
Si, vi lascio così per oggi! L'intero casino e i colpi di scena ve li lascio per la prossima volta!
Scusate l'assenza ma internet qui in villeggiatura scarseggia e tra ferragosto, amici e quant'altro non ho proprio avuto l'ispirazione giusta per scrivere!!
Io vi ringrazio infinitamente perchè siamo finalmente arriva a 2.000 visualizzazioni in soli due mesi e mezzo! Siete fantastici, vi amo e non vi ringrazierò mai abbastanza, davvero ❤
Alla prossima!

-A.G.

Fallen. // Il Volo - IgnazioBoschetto (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora