«Allora Ally, com'è andata l'interrogazione?». Chiede la nera.

«Bene, per fortuna». Risponde l'altra.

«Non avevamo dubbi». Affermo sorridendo seguita dalle due.

«Ho detto di levarvi!». Lauren entra urlando e spingendo dei ragazzi contro il muro, va verso un tavolo sedendosi insieme a Dinah, Jesy e Leigh-Anne, la guardo mentre parla con loro, è nervosa, incrocia il mio sguardo per un secondo per poi continuare a parlare, mi giro verso le mie amiche.

«Mi chedo cosa abbia nel cervello». Afferma Normani riferendosi ad Lauren.

«Paglia». Continua Ally, facendo ridere la ragazza tranne me, che torno ad immergermi nei miei pensieri.

«Ci vediamo dopo». Saluto le ragazze per poi entrare in aula, mi siedo in fondo e aspetto la lezione inizi. Non passa molto, il professore di letteratura entra in classe, gli ultimi alunni entrano, entra anche Lauren, che si siede accanto al mio banco, l'unico libero accanto alla finestra. La lezione inizia, guardo Lauren, che adesso ha la testa rivolta verso l'esterno, come se fosse immersa nei suoi pensieri. È messa di profilo, guardo il suo viso, noto che tiene le labbra chiuse, i capelli sono messi in un lato, la pelle pallida. Riesco a vedere i suoi occhi, adesso sono occhi lucidi e spenti, mai visti così. Poco dopo vedo che prende una pennsa e inizia a prendere appunti, rimango stupita, non me lo sarei mai aspettata da lei. La conosco dalle elementari, siamo state in classe insieme sempre, è cambiata dalla prima media, anche se non è mai stata aperta, sempre chiusa, è diventata fredda, dura, ha iniziato ad essere la ragazza piú temuta della scuola, e nessuno osa comtraddirla, o insultarla. La osservo, sembra molto attenta alla lezione, prende appunti velocemente, tolgo lo sguardo ma non riesco a non guardarla, in questo momento è piú bella delle altre volte. Ma devo fare uno sforzo, potrebbe accorgersene.

La campana suona, mi alzo e sistemo le cose, Lauren si alza di scatto ed esce velocemente dalla classe, sospiro, esco anche io dalla classe e mi diriggo al mio armadietto, continuando adessere immersa nei miei pensieri.

«Ragazza pensi troppo in questi giorni». Esclama Ally mentre mi raggiunge con Normani.

«Per adesso si, mi perdo molto». Continuo osservando l'interno del mio armadietto.

«Tutto bene?». Guardo Ally che come Normani ha uno sguardo preoccupato.

«Si ragazze, non preoccupatevi». Le rassicuro sorridendo, loro sorridono, vedo che cammima verso l'uscita insieme le sue migliori amiche, la guardo continuando a farmi domande e trovare un modo per avvicinarmi. Alza lo sguardo e incrocia il mio sguardo, si innervosisce e viene verso di noi.

«Viene qui». Sussurra Ally, la guardo, lei guarda me con uno sguardo che congela il sangue. Si avvicina fino a sfiorare il mio corpo.

«Cabello smettila di fissarmi, mi fai innervosire». Afferma acida, con la sua voce bassa e roca. È così vicina da sentire il suo respiro.

«Come se non fossi mai arrabbiata». Commenta Ally, lei si gira e la guarda con uno sguardo che se potesse, ti ucciderebbe.

«Tu stanne fuori». Dice minacciosa, la piú bassa indietreggia spaventata.

«Lasciala stare». Afferma con tono fermo Normani. Lo sguardo di Lauren si fa sempre piú nervoso, sbatte Normani contro gli armadietti.

«Tu non mi comandi». Afferma con voce sempre piú bassa e minacciosa.

«Lauren ti prego». Le metto una mano sul braccio e la guardo, lei si gira e spalanca gli occhi, si avvicina e mi spinge contro gli armadietti in maniera non troppo forte, alza un pugno per colpirmi, eppure non riesco ad odiarla perchè guardo nei suoi occhi, e oltre la rabbia vedo il dolore e la tristezza.

«Lauren..». La guardo e pronuncio le parole in un modo dolce, il piú dolce possibile. Lei si ferma a pochi centimetri da me, mi guarda e spalanca di poco gli occhi, ci guardiamo per alcuni secondi, lei serra il pugno ma colpisce gli armadietti dietro di me, mi guarda l'ultima volta inizia a camminare, tira un altro pugno ad un armadietto, quello si ammacca. Dinah ci guarda come per dirci qualcosa, come se volesse dirci di capire o semplicemente di non arrabbiarci. Guarda soprattutto me, capisco ció che vuole dirmi con quello sguardo e annuisco, lei va via.

«Mila, cosa le hai detto?». Chiede Normani stupita.

«Non ti ha..colpita». Continua Ally.

«Niente ragazze, ho dei dubbi, ve ne parleró presto. Tu come stai Mani?». Chiedo.

«Tranquilla, tutto bene». Risponde sorridendo, ricambio il sorriso.

«Mila, che dubbi?». Ally mi guarda mentre usciamo di scuola. Le guardo, loro mi guardano aspettando una risposta.

«Lauren non è quella che vediamo tutti i giorni». Affermo guardandole, le guardo, assumono uno sguardo strano, sorpreso ma pensieroso, sospiro, salgo in macchina con mia sorella, lasciandole nei loro pensieri, e magari riescono a ragionare. Lauren sta male, ne sono sicura.



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Ciao a tutti, volevo solo dire che l'aspetto fisico di Chris, che ho descritto, é totalmente inventato. Volevo ringraziare a tutti quelli vhe leggono e votano. Al prossimo capitolo :)

Ice Heart ||Camren||Where stories live. Discover now