34* Capitolo. Hermione

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Non e' mai stato cosi' bello tornare a casa. Nonostante il casino, i bambini che corrono ovunque e i neonati che piangono io mi sento finalmente bene. Nessuno mi fa fare grandi sforzi, tra Ron e Hugo non so chi si prodiga di piu'. Spesso anche Rose viene a trovarmi ma con la data del suo parto che si avvicina finiamo per stare stese sul letto a parlare. Vent'anni fa non mi sarei mai immaginata di poter avere una famiglia del genere, dei momenti cosi' belli. Spesso penso che le coppie alla nostra eta' hanno figli di massimo quatto o cinque anni mentre noi... beh, noi stiamo organizzando il matrimonio della nostra prima figlia. E' cosi' assurdo pensarci, ho la casa piena di bambini e non ho nemmeno quarant'anni.

Sono felice cosi', come potrebbe essere altrimenti? Io amo mio marito e lui mi ama allo stesso modo, i nostri figli stanno crescendo e possiamo dar loro tutto cio' che desiderano. Non e' questo la piu' grande delle gioie? La campagna elettorale poi iniziera' il prossimo mese e io sono piu' che pronta. Per allora sono certa che mi saro' ripresa del tutto. Rose si e' gia' offerta di darmi una mano ma so gia' alla fine preferira' restare a casa con il bambino. Non posso certo fargliene una colpa, e' piu' che comprensibile, lo farei anche io se non fosse che attendo questo momento da una vita e tutti non fanno altro che dirmi di non mollare.

-Non vedo l'ora che sia quel giorno.- Confessa mia figlia. –Ho gia' il vestito e immagino che emozione sara' indossarlo... abbiamo parlato con un po' di gente e visto che la prima volta non c'erano testimoni possiamo rifare la cerimonia completa.- Spiega. –Voglio che papa' mi accompagni all'altare.- Continua con espressione sognante.

-Sara' uno dei giorni piu' belli della tua vita.- Le sorrido, stringendole una mano. –E io capiro' di essere davvero invecchiata.

-Mamma! Ma hai appena trentacinque anni, cosa stai dicendo?

-Beh, non mi resta molto da fare ormai.- Sbuffo divertita.

-Hai tutti noi e anche se io me ne sono andata hai diversi ragazzini e bambini di cui prenderti cura, no? Sei stata una mamma fantastica, almeno per me.- Aggiunge baciandomi una guancia. –Ora dovrei andare.- La aiuto ad alzarsi e l'abbraccio.

-Quando sara' il momento non aspettare a chiamarmi, okay?

-Io posso farcela, ci sono Liam e le gemelle che...- Non riesce a finire la frase perche' le lancio un'occhiata gelida.

-Anche loro hanno i nonni e se io sono giovane come dici allora loro possono tenerli per qualche ora. Non vorrai restare sola in quel momento, credimi.

Rose annuisce, sorridendo appena e stringendomi di nuovo la mano, promettendo di chiamarmi. Poco dopo scompare dalla mia vista, tornando a casa. Ormai manca poco al suo matrimonio... o meglio, alla seconda cerimonia del suo matrimonio. Tutto e' pronto, anche la data e' stata scelta, stiamo solo aspettando che il piccolo si decida ad uscire.

***

E' passato qualche giorno da quando ho visto Rose l'ultima volta, era spensierata come sempre ma visibilmente stanca. Vado a controllare le gemelle e sorrido nel vederle dormire cosi' tranquille. Liam nella stanza accanto invece richiede attenzioni, cosi' mi fermo sulla sedia a dondolo che abbiamo sistemato accanto al suo lettino e lo prendo in braccio cullandolo e baciandogli il capo prima di farlo mangiare. Gli canto una ninnananna ma sono consapevole di non essere brava come Ronald, lui ha sempre fatto dormire i bambini in meno di cinque minuti. Dopo la poppata e diverse canzoncine finalmente anche lui chiude gli occhi. Mi alzo piano per non fare rumore e lo sistemo nel lettino, poi scendo in cucina per iniziare a preparare la cena. Poi voglio stendermi un po' per leggere qualche pagina di un libro che mi ha regalato Ginny mentre ero ancora in ospedale. Non appena apro la porta trovo mio marito curvo sul frigorifero. Ridacchio appena, scuotendo la testa. Certe cose non cambiano mai. Mi avvicino a lui con l'intenzione di spaventarlo e, infatti, appena mi vede lascia cadere due tavolette di cioccolata e mette giu' la torta che avevo preparato per dolce.

Credo di amarti - RomioneWhere stories live. Discover now