6* Capitolo. Hermione

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Non ho dormito molto, non me lo ha lasciato fare, pero' mi sento decisamente meglio di ieri. La stanchezza e' piacevole e questo attimo di pace e' incoraggiato dal fatto che sia domenica mattina quindi non ci sono lezioni che ci aspettano. Dovrei recuperare lo studio perso in questi ultimi giorni, ma la voglia mi manca quindi scelgo di restare a letto beandomi del calore e dei ricordi della scorsa notte. Ginny aveva decisamente ragione, e' andata meglio. Una cosa di cui non mi capacito e' di come sono riuscita a vincere la mia paura iniziale abituandomi velocemente all'idea di aver perso qualcosa di importante. Forse e' normale se succede in maniera ottimale. Apro lentamente gli occhi e non riesco a trattenere un sorriso. Questa mattina non ho alcuna intenzione di scappare, voglio restare fra le sue braccia per il resto della giornata, mi sento cosi' protetta.

Avvolgo un braccio intorno alla sua vita, facendomi piccola al suo fianco. Mi strige ulteriormente a se con una mano che tiene sul mio fianco. Schiudo appena le labbra al ricordo delle sue dita sul mio corpo poche ore fa. Mi do' subito della stupida, ovviamente puo' non essere andato a letto con altre, ma non serve farlo per prendere esperienza e familiarita' con le restanti parti del corpo. Mi impongo di non pensarci troppo, non voglio rovinare questa giornata. Mi posso accontentare di essere stata la prima ragazza seria che ha avuto. Sposto le dita lungo il suo petto, curiosa. Non l'ho mai guardato molto per vergogna e pudore, ma ormai penso che non cambi molto. Esploro i suoi muscoli uno ad uno, contornandoli con l'indice mentre scendo sull'addome e mi fermo sul pube. Cosa potrebbe dire di me? Che non ho fatto altro che guardarlo senza mai impegnarmi. A mia difesa posso solamente dire che in questa materia sono altamente impreparata, un po' come le lezioni di volo. Come dovrei toccarlo? Cosa dovrei fare? Sospiro e porto la mano sulla sua, carezzandogli delicatamente il dorso delle mani. E' il mio ragazzo, ancora stento a crederci, e io ci sono andata a letto, abbiamo fatto l'amore. Io e Ron? Mi viene quasi da ridere, non so che razza di rapporto avremmo da adesso in poi. Conoscendoci penso che manchi poco alla sfuriata di uno dei due per un qualsiasi futile motivo. E poi? Beh, dopo quasi sicuramente ci sara' il sesso riconciliatorio che tutti acclamano come il migliore.

-Non sei scappata.- La sua voce mi distrae cosi' alzo il viso in cerca dei suoi occhi.

-Non voglio scappare da te.- Confesso seria perche' e' la verita'. Lo amo. Stranamente.

-Ieri mattina eri di diverso avviso.- Mi punzecchia, ma decido di ignorare il suo appunto onde evitare inutili discussioni in una mattinata che potrebbe essere perfetta. Appoggio cosi' la testa al suo petto. Lui deve aver capito perche' non insiste.

-Sei sveglia da molto?

-No, non da troppo, ho occupato il mio tempo andando in esplorazione.- Confesso mentre sento le guance colorarsi leggermente.

-Esplorazione?- Chiede perplesso, aggrottando la fronte.

-Da qui.- Appoggio l'indice sul suo sterno. –A qui.- Lo lascio scorrere fino al pube. Sento il viso in fiamme, ma mi impongo di non nascondermi. Ormai ha visto e avuto tutto di me.

-Ma guardala! Sembri una bambina al parco giochi.- Scoppia a ridere, baciandomi la fronte.

-Sono belli, i parchi.- Borbotto piano, imbarazzata.

-Sono bellissimi come te, oserei dire.- Arrossisco decisamente di piu'.

La sua mano mi stringe il fianco mentre le dita disegnano centri concentrici sulla mia pelle. Accenno un sorriso che pero' viene subito smorzato dall'altra sua mano che abbassa lentamente la coperta. Quando mi rendo conto di avere il seno scoperto in uno scatto mi copro con il braccio. Non dura molto perche' lui mi toglie la mano per baciarne il dorso e il palmo prima di chinarsi su di me e lasciarmi un terzo bacio sullo sterno, quasi fra i seni. Senza nemmeno rendermene conto infilo una mano fra i suoi capelli, tirandoli appena.

Credo di amarti - RomioneOnde histórias criam vida. Descubra agora