capitolo 31

Depuis le début
                                    

"Visto che non hai le palle di dirlo, lo dico io! Abbiamo chiuso! Tutto! Come ti sei rotto tu, pure io mi sono rotta! Ma visto che non hai un minimo di pazienza, perché non la finiamo qui?" Le parole mi escono di bocca senza pensarci e mi ritrovo a piangere come sempre, ormai. Credo che sia diventata un'abitudine quella di piangere.

"No, Skyler, no! Possiamo provare a risolvere, ma ti prego, non lasciamoci!"
"Non hai avuto le palle di dirlo al posto mio! Vaffanculo, stronzo!" Riattacco la chiamata e lancio il telefono sul letto, per poi asciugarmi le lacrime con la manica della maglietta.

Sono stanca di litigare ogni volta e credo che un pausa in questo momento ci serva per rimettere in ordine le idee.
Sempre se rimarrà una pausa o qualcosa di più.

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"Rispondi ai messaggi. Sto iniziando a preoccuparmi."

Dire che Alexia ha rotto il cazzo con i suoi messaggi vocali, è poco.
Sto cercando di stare il più calma possibile, ma con le continue chiamate di Justin e i messaggi di Alexia, non ci riesco per niente.

Spengo il telefono e lo metto sotto il cuscino, in modo tale che non mi venga qualsiasi voglia di riaccenderlo.

Scendo le scale e vado nella veranda posta alle spalle della casa.
Mi siedo sulla sedia a dondolo e porto le gambe al petto, per poi appoggiarci la testa.

Mi odio in questo momento. Odio chiunque in questo momento.

Perché non ci vediamo da due giorni, ci siamo lasciati?
Ma che cazzata abbiamo combinato? Quasi mi viene da ridere.

E poi oggi è domenica, i miei sono a casa e domani abbiamo scuola.
Mi va bene se ci vediamo nel pomeriggio, ma stasera... no, non se ne parla proprio.
Già il lunedì mattina sono una belva, poi se non dormo potrei diventare irrecuperabile.

La porta che da sulla veranda si apre cigolando e giro la testa di lato, per vedere chi è venuto.

Michael con Cisca, seguito da Katy.

"Ciao Sky!" Dice Michael scendendo gli scalini della veranda e andando nel giardino a giocare con Cisca.
Sorrido a quel saluto spontaneo che gli è uscito di bocca, poi mi rivolgo a mia sorella, che è rimasta a guardarmi con la porta aperta.

"Cosa c'è?" Chiedo lasciando fuoriuscire un sospiro dalle mie labbra.

"Non ti vedo in forma." Dice venendosi a sedere sulla sedia a dondolo accanto alla mia.

Non rispondo, perché non so come rispondere.
Continuiamo a guardare Michael che viene rincorso da Cisca. È così felice, sorridente, allegro. L'esatto contrario di me.

"Che succede?" Continua Katy non guardandomi.
"Mi sono lasciata con Justin." Parlo dopo qualche minuto di silenzio.

Gli occhi non mi diventano più lucidi. Prima, appena c'era qualcosa che non andava con Justin, non facevo altro che piangere. Tutte le volte piangevo, mentre adesso ho imparato a controllarmi meglio.

"Ti ha lasciata lui, o sei stata tu?" Chiede Katy guardandomi.
Mi giro nella sua direzione e la fisso, mordendomi l'interno guancia.

"L'ho lasciato io." Dico sorridendo malinconicamente.
"L'hai fatto per mamma e papà?"

Non lo so se mamma e papà hanno influito sulla mia scelta, ma in quel momento stavo solamente litigando con lui e in mezzo al discorso c'erano i miei...

"Anche per quello." Sussurro.

Non parliamo più per cinque minuti, ma mi sto mangiando dentro e non c'è la faccio.
Di Katy mi posso fidare, al massimo dopo la picchio.
La guardo per un attimo e quando gira la testa verso di me, la rigiro subito verso Michael.

"La cosa più brutta è che mi sono fidata di lui. Mi sono fidata tanto che abbiamo fatto un passo in più. E mi odio per questo. Perché mi sono affezionata troppo a lui e qualsiasi cosa c'entra con lui, ormai. Mi odio, Katy. Mi odio. Odio mamma e papà; odio Bentley; odio Los Angeles; odio la scuola in cui vado; odio la sua famiglia; odio il fatto che ce ne siamo andati da Londra; odio Louis; odio Alexia, Zayn; odio tutti in questo periodo. Ma la persona che più odio al mondo, sono io. Mi odio perché quando ci siamo visti la prima volta sono rimasta scioccata, perché quando gli ho chiesto di aiutarmi lui l'ha fatto, perché sono uscita con lui, perché il cane è anche suo, perché ci siamo baciati, perché abbiamo cenato con le nostre famiglie, perché ogni volta che parlo di qualcosa lui c'è sempre, in ogni mia situazione lui centra qualcosa. Mi odio perché mi sono innamorata di lui e nonostante io l'abbia lasciato, lo amo ancora più di prima. Provo solo un sentimento in questo momento: puro odio.
E non mi chiedere il perché sono così complicata, stronza, menefreghista, perché se tu me lo chiedessi io non ti saprei rispondere. E questa è la cosa che più mi da sul cazzo, non trovare una risposta a tutti i miei casini."

Mia sorella sta piangendo proprio come me, anche se non ne capisco il motivo, faccio soffrire pure le persone che non c'entrano un cazzo.

Mi alzo dalla mia sedia e vado dentro, camminando lungo il corridoio di casa. Salgo le scale, ma incontro lo sguardo di mio padre, che esce dalla sua camera da letto.

"Nemmeno una parola." Dico alzando l'indice e chiudendomi in camera.

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Spazio autrice.
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Ecco l'altro capitolo.
Che ne dite? Un po'...come dire? Drammatico(?)

È successo quel che è successo fra Skyler e Justin.
Ditemi cosa ne pensate.

Un kiss zuccherato a tuttiiii.
-Antonia.xoxo

YOU'LL LOVE THE DEVIL//JB.Où les histoires vivent. Découvrez maintenant