41. Louis in his boxers

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Da quel sogno ho capito molte cose. Devo smetterla di affezionarmi, Harry è sempre stato così con me sin da quando mi è piaciuto e facendo così non faccio altro che alimentarlo. Devo stare lontana da lui, per davvero. Non ha mai tenenuto a me e per quanto odi amnetterlo io l'ho sempre saputo. Voleva solo acquisire qualche beneficio, cosa che ovviamente ha ricavato usandomi come se fossi spazzatura e non posso più permetterlo. Mi sto rovinano i miei anni migliori perché mi piace il mio fratellastro, sai una cosa? Non me ne frega più niente. Basta Harry. Ho fatto questi pensieri tante di quelle volte, però ora voglio davvero iniziare a renderli realtà. Lui può avere qualsiasi ragazza, perché dovrebbe sprecare tempo con me? Un'altra cosa che ho imparato è che devo smetterla di essere così ingenua, così tutti mi prendono in giro, mi illudono ed io sono troppo stupida e cieca per accorgermene. Devo sorridere fare finta che non mi importi quando rivedrò il riccio con un'altra ragazza, quando mi ignorerá devo essere forte e superarlo. Nel mondo ci sono cose peggiori che una delusione d'amore.
Sono ancora attaccata alle braccia del mio migliore amico che non so perché mi sopporta. Lo ringrazio mentalmente e mi stacco.
"Che hai sognato?" Mi chiede serio guardandomi.
I suoi penetrano nei miei con tanta intensità, così sposto lo sguardo dicendo di stare tranquillo. Mi alzo dal letto ma una presa sul polso mi fa ritornare sul letto. Louis si mette sopra di me e inzio a sentire il panico impossesarsi di me.
Era un sogno, Louis non farebbe mai una cosa simile.
Cerco di convincermi sentendo il mio cuore aumentare il suo battito.
"Che hai sognato Aria?" Mi richiede il Moro bloccandomi i polsi con una mano.
Questa scena l'ho già vista.
Prendo un bel respiro e senza guardarlo negli occhi gli spiego cautamente il sogno.
"Oh! Sai che non ti farò mai del male?" Appoggia una mano sulla mia guancia sfregandola leggermente. Sorrido a quel gesto, Louis è sempre così carino e dolce con me. Vorrei davvero sdebitarmi in qualche modo.
"Ti voglio bene Louis. Mi dispiace che non passiamo mai del tempo a fare cazzate solo perché io piango sempre." Vedo i suoi occhi riempirsi di un velo di compassione e non posso fare a meno che abbassare lo sguardo sul suo petto. Louis è quel tipo di persona che se ce l'hai contro sei finito, è molto vendicativo, ma se ce l'hai vicino è la persona più amabile sulla terra.
Ha quel fascino giovane e attraente. Credo che la cosa che colpisce di più le ragazze sono i suoi occhi, sono pieni di vita, allegri, limpidi e sempre con una luce positiva.
"Piccola, non dirlo nemmeno. È colpa di quel bastardo. Ti sta facendo passare un anno d'infermo." Questo è vero, ma la colpa è anche mia. Non mi doveva piacere e lui non doveva saperlo.
"Già." Mi limito a dire immergendomi nei ricordi. Penso a tutte le cazzate che ho fatto con Harry e mi passa per la mente che se Anne o mio padre venissero a conoscenza di fatti sarà la fine. Mio padre non mi rivolgerà più la parola per la vergogna e sarò la sua delusione. L'ultima cosa che viglio ovviamente. Anche Anne mi guarderà in una luce diversa. Da queste paranoie cresce un'ansia indescrivibile nel mio corpo, per fortuna ci pensa Lou a distrarmi dai miei pensieri facendomi il solletico.
Un ottimo rimedio.
"Oh Louis, smettila!" Imploro ridendo.
Non mi ascolta e continua a stuzzicarmi la pancia facendomi urlare.
"Ti prego Lou!" Urlo quando la porta viene spalancata da una bambina graziosa con due treccioline in testa e un adorabile peluche tra le mani.
"Ciao Lulu!" Dice la bambina a voce sottile. È così carina. Louis scende da sopra di me andando verso di lei.
"Ehi bellissima!" La bambina lo abbraccia sorridendo per poi lanciarlo un'occhiata di fuoco.
"Cosa stavi facendo con lei?" Chiede a voce infantile mancando il sui fastidio quando pronuncia 'lei'.
"Io sono Aria, piacere piccola." Dico a voce dolce, non voglio farmi odiare da questa bellissima bambina.
"Ciao." Mormora lei a disagio.
"Hai già fatto colazione, piccola?" Lei scuote la testa dicendo qualcosa nell'orecchio di Louis.
"Sì!" Esclama lui sorridente.
"Aria lei è Pheope, la mia sorellina più piccola. Vado a prepararle la colazione. Tu vuoi qualcosa?" Offrr gentilmente.
"Prenderò una brioce."
Louis e la piccola Pheope vanno in cucina ed io li seguo.
Mentre Louis cerca di far divertire la bambina le prepara la cioccolata.
"Amo la tua cioccolata LuLu!" Dice appena finito di bere la cioccolata.
"Oh si Aria, sono bravissimo a fare la cioccolata!' Si vanta facendo un piccolo inchino che fa ridacchiare la bimba dalle labbra sporche di cioccolato.
"Ora vai a prepararti altrimenti fai tardi a scuola." Louis le pulisce la bocca, un gesto molto dolce. Prendo una brioce al cioccolato e la mangio velocemente.
Pheope si dirige nella sua cameretta a cambiarsi, lo stesso faccio io. Dai vestiti che ho portato mi metto un pantalone di jeans nero, a vita alta, e una maglietta corta rosa acceso che arriva fino all'inizio del pantalone.
Dato che i miei capelli sono un po' sporchi decido di legarli in una cosa alta con un elastico nero. Mi lavo la faccia e prendo dalla mia borsa li spazzolino.
Vedo un astuccio pieno di trucchi sulla mensola. In effetti del trucco non sarebbe male su questa faccia stanca e stressata, però non sono miei e non ho il diritto di prenderli.
Abbandono questo pensiero e faccio i miei bisogni. Appena finisco sento un incessante bussare.
"Louis, apri questa dannata porta!" Urla la voce di Lottie e sorrido.
"Sono qua io, bello sempre prendersela con me eh!" Commenta Lou sarcastico.
"Sono io, Aria." Dico aprendo la porto dopo essermi lavata le mani.
"Oh, scusami tanto. Sono abituata ad un certo idiota che occupa sempre il bagno." Dice l'ultima frase urlando in modo che il fratello possa sentirla.
"Quell'idiota occupa tanto il bagno perché è bellissimo!" Urla il moro.
"Vorresti dire che io non sono bella?" Chiede furiosa Lottie andando verso il moro che si trova in camera sua. Seguo Lottie che spalanca la porta della camera di suo fratello, dove abbiamo dormito, rivelando il ragazzo completamente nudo.
Arrossisco dall'imbarazzo coprendomi subito gli occhi con le mani.
"Non ho visto niente!" Mento.
Louis impreca alla sorella per l'accaduto e continuano a discutere sul fatto di chi è più bello dell'altro.
"Puoi guardare ora." Mi avvisa Lottie. Tolgo le mani dai miei occhi, ma il mio rossore non diminuisce vendondolo in boxer.
"I-io, ti a-aspetto di s-sotto." Balletto prendendo i libri dalla borsa e mettendoli nello zaino.
"Oh piccola, per me puoi anche rimanere qui." Ammicca Louis con un ghigno.
Lo ignoro e vado di sotto, ma non posso fare a meno che sorridere ripensando a ciò che era appena successo.
Sento il telefonino squillare così mi affretto a rispondere.
"Buongiorno!" Dice mio padre.
"Giorno."
"Come stai? Tutto bene? Sei da Blait?" Chiede facendomi mille domamde.
Deglutisco e mi preparo a mentire.
"Sì sì, tranquillo tutto bene e si sono con Blait." Dico lentamente.
"Louis, ridammi immediatamente la maglietta, hai capito?" Spalanco gli occhi e corro verso la porta in modo da uscire di casa.
"Scusa è che Lou è passato qui.." Mento ancora mordedomi il labbro.
"Oh, okay." Il senso di colpa mi colpisce ma cerco di ignorarlo.
Gli dico che devo andare e lui mi augura buona scuola.
Louis mi raggiunge qualche minuto dopo e partiamo con la sua auto verso la scuola.
Appena varco il cancello vedo un sacco di persona in cerchio così mi acciglio.
"Cosa c'è lì?" Chiedo a Lou, fa spallucce e ci avviciniamo.
Quando vedo una massa di ricci con le stampelle mi pento immediatamente e mi fermo notando molto ragazze chiedergli come stava e se avesse bisogno di qualcosa.
Sento la famigliare gelosia fate spazio dentro, ma chiudo gli occhi e oltrepasso la folla cercando di fare un'espressione neutrale.
Riesco lo stesso a sentire le loro vocine stridule cinquettare come si era vestito bene oggi.
Che schifo, brontolo tra me e me. Mi ripeto nella mente che non deve importarmi niente, come a lui non importa di me quando sbatto contro una persona.
"Aria?" Riconosco la voce
"Luke?"

JUST BROTHER?Where stories live. Discover now