32. jealousy

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"Come hai fatto a conoscere Louis?" Chiedo scalciando un sassolino.
"L'ho conosciuto ad una festa, è un tipo forte." Esclama facendo sentire perfettamente il suo inglese con una pronuncia francese.
"Tu?" Chiede dopo secondi di silenzio.
"Viene a scuola con me ed è il miglior amico del mio fratellastro." Spiego voltando lo sguardo verso di lui. Con i denti si porta l'anellino di metallo verso la bocca.
"Oh!"
"Tu sei francese, giusto?" Annuisce fiero, all'improvviso prende il cellulare e risponde.
"Jack, sto per morire!" Sento dire da una voce a me già familiare.
Lui si allontana leggermente e riesco a capire solo pezzi di frasi.
"È con me."
"Abbiamo fatto una passeggiata."
"Gesù mica la violento!" Ridacchia per poi salutare. Mette ansia quello che ha detto, so, cioè penso di sapere, non credo sia un manico, sembra un ragazzo attraente e normale. Lo guardo avvicinarsi ancora con il sorriso sulle labbra in quel momento sento una fitta al cuore. E inizio a sentire e rivivere tutti quei momenti con Harry.
"Tutto bene?" Chiede Jack.
"Oh, sì, tutto bene." Cerco di scacciare le immagini davanti ai miei occhi e sorrido.
"Era Louis, è abbastanza incazzato con te." Louis! Prendo subito il telefono notando tre chiamate perse.
"Forse è meglio che vada, allora." Annuisce.
"Ciao, bellezza."
"Ciao Jack." Dico agitando nervosamente una mano a destra e sinistra. Mi sembro un'imbranata.
Cammino più velocemente verso il bar già sentendo quell'odore nauseante.
"Sei una testa di cazzo!" Dice il moro appena mi vede.
"Ehi." Dico, con ovvio, imbarazzo.
"No, ehi un cazzo!" Alza il volume vocale e sospiro.
"Mi dispiace Lou." Sussurro.
"Mi fai prendere degli infarti! " Dice a voce più acuta.
"Louis mi dispiace, okay?"
"Okay un cazzo, Madonna!" Sospira passandosi le mani sul viso poi prende il mio polso e mi attira a lui.
"Non farlo più, mi hai fatto prendere un colpo. Sono uscito e non ti ho trovato. Ho pensato che, sai dalle persone che ci sono qua dentro. " Sento il cuore stringersi per la sua infinita preoccupazione nei miei confronti, vorrei tanto avere un ragazzo come lui, ma non lui. Attraente, simpatico, dolce, ottimista, si preoccupa sempre, a volte anche perverso e stronzo ma ha sempre il suo fascino nel farlo.
"Scusami!" Ripeto contro il suo petto riesco a sentire il suo battito accelerato e sorrido contro il suo petto.
"Siete fidanzati quindi? È ufficiale. " Scherza la ragazza, quella che sbavava addosso al biondo, sì.
"Scherzi? Lei sta con Styles! "Dice Louis ridacchiando. Sento il cuore fare male nel sentire il suo cognome.
"Non stiamo insieme."Riesco a dire staccandomi da Lou.
"Ma aspetta, quello splendido ragazzo riccio?" Esulta la ragazza. Ma non ti piace Niall?
"Già." Sento l'istinto omicida, ovvero, citando Freud, es che sta per prevalere sull'io.
"Hai il numero per caso?" Non me la sta davvero chiedendo. Cosa devo fare? Non darle il numero ma in questo modo darò una conferma più che certa dei miei sentimenti oppure darle tranquillamente il numero facendo finta che non mi intaressi per poi magari trovarla nel letto di Harry nemmeno due giorni dopo? L'immagine sua più quella di Harry nel letto, coperti solo da un lenzuolo bianco, lui che sorride a lei e lei ricambia, mi si presenta davanti. Che schifo, penso. Quando il mio film mentale mi fa vedere esattamente le loro labbra unirsi e i loro corpi fondersi assieme prendo una decisione.
"Vorrei, ma adesso sono proprio stanca. Andiamo Louis? " Lo vedo sorridere maliziosamente, deve smetterla di sorridere in questo cazzo di modo.
"Louis me lo invii tu, okay?" Il Moro annuisce e lei se ne va, serio?
"Tu non invii niente a nessuno okay?" Lo sento ridere sentendo il mio fastidio aumentare.
"Tu non sei stanca, sei solamente e palesemente gelosa, cara mia." Io? Gelosa? Assolutamente, sì.
"Si può essere gelosi di un amico, no?" La mia voce è instabile, ho paura della sua risposta.
"Non si è gelosi di un amico Aria." Lo so, ma è più facile così.
Non rispondo e, appena entro in macchina provo già la sua mancanza, che schifo. Che schifo la gelosia. È il sentimento più brutto che si possa provare e se parliamo di Harry automaticamente si parla di ragazze con cui va a letto, ciò significa gelosia da parte mia ovvero la mia stupidità. Sono gelosa di una persone a cui, probabilmente, non piaccio minimamente se non come giocattolo.
"Tutto bene?"
"Sì. " Mento.
"Ti dà tanto fastidio vero?"
"Sì. "
"Mi dispiace. " Dice sincero.
"Fa niente. "
"Non deve fare niente. " Mi ricorda.
"È più facile dire così. " Ammetto sentendo gli occhi bagnarsi un'altra volta.
"Dovresti dirglielo, fidati. Piaci anche a lui."
Emmetto una risata amara e scuoto la testa.
"No, fidati tu. Non gli piaccio per niente. Me ne farò una ragione." Alzo le spalle, pronunciare quelle parole fa più male che pensarle solo.
"Ma devi lottare se ti piace." Alza la voce.
"Non lotto guerre che so di perdere, lotto se so di avere qualche speranza di vincere e Louis, sinceramente, non ce l'ho. A Harry non importa di me in quel senso, mi vuole bene, sono sicura, ma se a me piace be' sono cazzi miei. Me lo faccio passare e vado avanti. " Non sentendo più nessuna risposta da parte di Louis sento il dolore farsi più forte. Chi tace acconsente, no? Quindi Louis sta semplicemente confermando le mie teorie. Mi faccio schifo da sola, finita a sbavare dietro ad uno che ha una fila dietro di modelle di Victoria Street e poi arrivo io. Che stupida è l'unico insulto meno cattivo che riesco a darmi per provare qualcosa per lui.

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