31. jack

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"Vuoi dirmi ch'è successo?" Mi chiede dolcemente. Posso ancora sentire il sapore delle sue labbra, riesco ancora a sentire le sue mani sulla mia pelle bianca, riesco a sentire ancora il suo respiro sul mio collo, il suo modo di fare, le sue labbra soffici. Non so perché sto piangendo e singhiozzando al petto del mio migliore amico, non so perché mi sto lasciando cullare ancora una vola da lui. Non so nemmeno perché ho fatto quello che ho fatto, non lo so.
"Louis..." Inizio prendendo un bel respiro. Non voglio dirglielo chissà cosa penserà di me, poi. Mentre mi mordo il labbro inferiore la mia mente riproduce la litigata con Zayn a come le sue parole taglienti mi hanno colpito, come un frammento di vetro rotto che si schianta contro un palloncino.
Ma la mia mente torna di nuovo al riccio a come sia in grado di farmi ridere, piangere, coccolarmi, ascoltarmi, capirmi, arrabbiare. Sono stata stupida ad ammettere a me stessa che mi piaccia.
"Non posso dirtelo." Dico piano guardando altrove. Louis sposta la sua mano dalla mia e la porta sul mio mento spostando il mio viso verso il suo con un movimento lento.
"È per Harry?" Il blu dei suoi occhi si incastra nei miei color cioccolato, sono così dolci i suoi occhi.
"Non voglio che ti faccia un'idea sbagliata di me." Ammetto portandomi una ciocca castana dietro l'orecchio. Vedo il sorriso di Lou dipingere il suo volto dandogli un'aria innocente.
"Aria, non mi farò mai un'idea sbagliata di te. Voglio sapere cos'è successo perché non voglio vederti stare male, okay?" Annuisco e anche se imbarazzo spiego la situazione al moro, ommettendo i dettagli, che mi fissa con occhi attenti.
"Avete pomiciato, in poche parole." Arrossisco e sposto lo sguardo.
"E stai piangendo per questo? Non ti è piaciuto?" Oh Louis tutto il contrario.
"No, non è questo." Dico a disagio.
"E allora cosa? I giovani fanno questo tutto il tempo." Mi rassicura.
"Però, cioè, boh." Borbotto mentre lo sento ridacchiare. No, non mi piace Harry è assurdo.
"Tranquilla, non devi preoccuparti se pomiciate." Non so come riesca a dire sempre la cosa giusta.
"Sì ma è strano, capisci?"
"Se è perché è il tuo fratellastro conosco gente che andava a letto con la propria sorella, di sangue intendo." Sul mio viso compare una smorfia disgustata, tra due fratelli di sangue? Ma com'è possibile? Non è strano?
"Adesso stai meglio." Annuisco e sorrido di poco.
"Grazie Louis. Non so perché ma ho pianto anche per Zayn."
"Be' questo è normale, lui è tuo amico e ti sta trattando di merda in questo periodo."
"Vero."
Si alza dalla seggiolina e mi porge la mano, l' accetto e mi lascio alzare.
"Dove vuoi andare?" Mi chiede ed alzo le spalle.
"Dov'eravate tu e gli altri?" Domando curiosa.
"Ad un bar, per divertirci." Spiega, sarebbe perfetto così mi distraggono un po'.
"Vuoi andare?"
Sorrido e gli basta per capire, arriviamo alla sua auto, entro dentro così come fa anche lui, e la macchina sgomma sull'asfalto. In pochi minuti ci troviamo davanti ad un bar, appena entro, l'odore di tabacco ed alcool mi riempe i polmoni e non posso fare a meno che tossire.
Louis mi prende il polso e mi conduce verso il tavolo, dove ci sono gli altri. Non è un normale bar questo, rifletto guardando le persone al tavolo.
C'è Niall, una ragazza con i capelli neri intenta a sbavare addosso al biondo e due ragazzi: il primo con una bottiglia di birra in mano e l'altro con un bicchierino piccolo con qualche strana sostanza gialla sbiadita, sarà limoncello.
"Lei è Aria." Solo ora mi sono accorta che tutti mi stanno fissando.
Ricevo un saluto generale ma posso capire già qualcosa dai saluti, per esempio la ragazza mi ha subito squadrata prima di salutarmi con un pizzico di acidità, i due ragazzi sembrano i classi ragazzi stronzi una di quelle persone che Harry frequenterebbe volentieri. Il primo ha i capelli neri e gli occhi marroni, un po' di barba insomma normale. L'altro ha un'aria che mi incuriosisce di più, sarà perché ha un pircing al labbro che luccica, saranno gli occhi verdi, ma non il verde di Harry, un verde scuro e sarà anche per i muscoli che posso notare dalla felpa attillata nera o i capelli castano chiaro..
Louis mi da una gomitata e mi risveglio dal mio stato di trance.
Distolgo lo sguardo ma posso notare un sorriso peccaminoso comparire sul volto del ragazzo. Quando passano i primi dieci minuti voglio già andarmene, nessuno mi parla e inizio a sentirmi a disagio l'unica cosa che mi piace di questo posto è lui. Si chiama Jack ed ha un forte accento francese.
"E tu, bellezza, che mi dici?" Appena sento la voce del ragazzo alzo lo sguardo e sorrido lievemente, qualcuno si è accorto della mia presenza.
"Mah, non saprei." Alzo le spalle.
Annuisce e prende il telefono, appoggiato sul tavolo.
Digita qualcosa e mentre lo fa, sorride di poco.
"Ragazzi scusate, ma la mia ragazza ha bisogno di me." Ouch, è fidanzato. Ridacchia facendo ridere gli altri.
"Ciao bellezza." Poggia una mano sulla mia spalla e se ne va tranquillamente.
Mi chiama bellezza anche se è fidanzato?
Non sopporto più questo odore.
"Louis io vado fuori." Lo avviso.
"Stai attenta." Mi urla ed alzo gli occhi al cielo. Appena esco dal quel bar dall' aria tossica desidero davvero tanto Harry vicino a me.
"Ehi." Ancora lui? Non ha una ragazza?
"Ciao." Dico confusa.
"Volevo cambiare aria, non si respira là dentro." Si difende e sorrido.
"È vero." Concordo.
"Vuoi fare una passeggiata?" Chiede gentilmente.
"Certo." Faccio spallucce e iniziamoa a camminare.


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