3.

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Guardo Harley cercando una risposta ma prima che potessi espormi lei scoppia in una risata alquanto fastidiosa.

"Cosa significa questo, eh?" Le mostro i cellulari e lei continua a ridere, più forte di prima.

"Harley che cazzo vuol dire questo?" Le tiro addosso i cellulari e continuo a guardarla, patetica. Qualcosa avrà in mente, chissà cosa sta tramando questa stronza.

"Pare che tu sia anche la causa di problemi a te nascosti. Almeno credo" il suo sguardo diventa più cupo, l'azzurro dei suoi occhi si trasforma in ghiaccio, quasi come se volesse sfidarmi, sta giocando con il fuoco, bene, non si rende conto di chi ha di fronte allora.

"Ah si? Vai Harley, torna a casa, resto io con lui, non ho bisogno di te qui" lei si alza senza staccare gli occhi dai miei, vuole reggere il confronto, ma scherza? sto per ammazzarla.

"Aries, prima o poi ti brucerai" sento i palmi delle mani bruciare, mi martello la tempia con un dito assumendo una posizione più decisa.

"Sta attenta, mentre vai, guardati le spalle, potresti farti male, un male lungo ed estremamente doloroso, mi dispiacerebbe molto, lo sai." La sua espressione cambia e un ghigno le compare in volto, si gira di fretta e se ne va. Mi metto a sedere e prendo il cellulare del ragazzo misterioso. Ripenso alle cose successe nell'ultima ora, e cerco di ricordare il volto del ragazzo, per come era conciato non mi pare di averlo mai visto fino ad ora. Mentre sono intenta a frugare nella galleria due poliziotti mi si avvicinano, li guardo percorrendo il loro corpo dalle scarpe in su.

"Bhe?" Faccio un cenno con la testa per richiamare la loro attenzione, i loro sguardi sono fissi sul mio petto, avevo dimenticato di aver tolto la giacca. Sorrido, facendo spallucce.

"Signorina Land?"

"Si, sono io"

"Deve seguirci in commissariato, é stata sporta una denuncia per aggressione"

"Oh beh, io mi sono solo difesa" mi alzo lentamente porgendomi in avanti verso di loro "o meglio, ho solo difeso un ragazzo da un tentato omicidio"

"Signorina ci segua, potrà esporre tutto in commissariato"

Sbuffando esco seguita dai due poliziotti, mi accompagnano alla macchina e mentre sto per entrare mi ricordo di Kaw.

"Un momento, la mia moto?" Incrocio le braccia al petto in segno di disappunto.
Loro si guardano a vicenda e prima che potessero replicare, mi avvio verso la moto e ci salgo su. "Non sono in arresto giusto? Bene, allora ci vediamo in commissariato"
Metto in modo e lentamente esco dal vialetto lasciando i due poliziotti a bocca aperte. Due idioti.

Arrivati in commissariato mi trovo ad esporre per la quarta volta la stessa vicenda.

"Sono capitata lì per caso, ho sentito un gran baccano, mi sono avvicinata e ho visto tre ragazzi che massacravano di botte un poverino. Sono intervenuta d'istinto mi creda, sono una brava ragazza"

"Signorina lo ha colpito con un casco alla tempia si rende conto?"

"Le sto dicendo che non avevo altra scelta, nessuno interveniva"

"Avrebbe potuto ucciderlo, lo sa?"

"Non lo avrei fatto, insomma adesso posso andare?"

"Resti nei paraggi, quasi sicuramente verrà avviata la denuncia, in base alla situazione di salute del ragazzo, lei dovrà rispondere delle sue azioni, a rivederla"
Stringo la mano al commissario per poi uscire di corsa.

Fuori l'aria mi invade i sensi respiro a fondo, cerco di calmarmi, devo fare qualcosa ma cosa? Intanto spero che il verme se la passi proprio brutta. Prima di tornare in ospedale devo andare a fare una doccia. Questo pomeriggio é stato molto intenso, ma devo ancora capire tante cose, qualcosa qui mi puzza, e la storia di Lux non mi piace affatto.

HIDDEN Where stories live. Discover now