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Le sirene dell'ambulanza avvertono l'arrivo dei soccorsi. Spengo la terza sigaretta nel giro di mezz'ora, se fosse stato in fin di vita quel povero ragazzo sarebbe già morto. Seguita dell'ambulanza c'é un auto della polizia, appena scesi ci chiedono dell'accaduto. Spiego ciò che ho visto nei dettagli, dopodiché salgo sulla moto e insieme a loro ci avviamo all'ospedale più vicino.

Resto in sala attesa con Harley, ricordo solo ora di aver recuperato il cellulare del ragazzo, così sbircio tra i contatti per cercare il numero di qualche familiare.
Scorrendo noto che nessun contatto é stato salvato, tranne due. Mamma e Lux. Lux, che nome insolito. Lascio perdere e chiamo sua madre. Al primo squillo risponde.

"Che diavolo vuoi, hai fatto la tua scelta, non voglio parlare con te, non azzardarti.."

"Signora si calmi, la sto chiamando per una cosa importante" cerco di calmare il tornado di rabbia che credo sia la madre del ragazzo misterioso.

"Chi é lei? Che succede?"

"Signora non importa chi sia io, suo figlio é stato coinvolto in una rissa e si trova in ospedale, quello al confine del paese"

"Come? Cosa é successo, chi é lei? Me lo dica"

"Mi chiamo Aries signora, le consiglierei di arrivare in fretta se non le dispiace" sto perdendo la pazienza, suo figlio é appena stato massacrato di botte e lei si preoccupa di chi sia io, assurdo.

"Ah, tu, lo sapevo, lo sapevo, non mi interessa, se si trova lì se lo é meritato, non chiamatemi più" riattacca senza che io possa replicare. Non posso crederci, non può essere vera una cosa del genere, ma scherziamo? Inizio ad incamminarmi avanti e indietro per il corridoio, nessun medico si fa vivo, nessuna notizia. Harley gioca nervosamente con una ciocca di capelli e fissa il muro come in trance.
No, non può non avere nessuno, deve trovare qualcuno qui quando si sarà ripreso. Pensa Aries, pensa. Non conosco nemmeno il suo nome, cosa faccio?
Non mi resta altro che chiamare questa fantomatica Lux, sempre che sia una donna, non lo so. Faccio partire la chiamata, attendo. Dopo il primo squillo Harley richiama la mia attenzione con uno schiocco di dita.

"Mh?" La guardo concentrata ad attendere la risposta di Lux. Lei indica il mio cellulare mimando con le labbra la parola 'vibra'. Mi avvicino a lei per recuperarlo, un numero che non conosco, rispondo.

"Pronto?"

Entrambi i cellulari riproducono la stessa parola. Li allontano per guardare gli schermi, mi sto chiamando da sola, o meglio il telefono del misterioso sta chiamando me, non ci capisco niente, un momento Lux sono io?.

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