Litigi

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POV LYDIA

La mia mente non ragiona più, l'unica cosa che riesco a fare è correre con tutte le mie forze lontano da quella casa, lontano da lui, con il fiato pesante ed un macigno sul cuore che, so già, non andrà via.

Non riesco a credere che stia accadendo tutto questo, sapere che non potrò più passare il tempo con lui, scherzare, bisticciare e poi fare pace, dormire abbracciata a lui, divertirsi insieme, mi spezza il cuore. Io senza di lui non ci so stare, lui è l'altra mia metà, quella che mi da il coraggio di combattere, quella che mi sprona a rialzarmi sempre. Ed ora non è più con me. Mai più.

Mi butto sul letto dando pieno sfogo alle mie lacrime. Una semplice amicizia non può provocare tutto questo dolore, una semplice amicizia non ti ridurrebbe come uno straccio. Per me Stiles è qualcosa di molto di più di una qualunque amicizia, ora lo so. Avevo la realtà di fronte agli occhi e non me ne sono mai accorta, che sciocca.

Stiles è il mio cuore, come potrei viverne senza?

Le luci del sole perforano la finestra finendo dritte sui miei occhi. Infastidita, mi porto una mano a coprirli prima di svegliarmi completamente ed alzarmi dal letto, per cominciare una nuova straziante e devastante giornata. Il mal di testa non vuole proprio abbandonarmi, pulsa come un martello impazzito.

L'idea di vedere Stiles oggi a scuola non mi entusiasma nemmeno un po, ma non vederlo sarebbe ancora più demoralizzante. Per cui, cercando di raccogliere una buona dose di coraggio, mi dirigo verso il "patibolo" con la mia inseparabile macchina blu tirata a lucido.

-Lydia buongiorno- mi saluta Malia, stringendomi in un abbraccio.

-Buongiorno a te- ricambio con altrettanta enfasi.

-Poco fa io e Scott abbiamo incrociato Stiles che non ci ha degnato nemmeno di uno sguardo. Questa situazione è assurda-

Anche se non lo ammetterebbe mai, sono sicura che la freddezza di Stiles nei nostri confronti fa star male anche lei.

-Per quanto mi riguarda, io sono fuori dai giochi- esordisco, mentre noto la sua espressione confusa

-Che intendi dire?-

-Lui mi ha detto chiaramente che non mi vuole più tra i piedi-

Ora da confusa, la sua espressione diventa quasi allibita.

-Ma dai Lydia, non può essere. Stiles ti adora!- ridacchia, dandomi una pacca sulla spalla.

-A quanto pare non più- sospiro affranta.

Ed ecco che proprio nel bel mezzo della conversazione, appare lui di fronte a noi, che cammina con Rachel al suo fianco. Ormai è sempre con lei, non mi stupirei se venissi a sapere che sono già una coppia.

Per un istante i nostri sguardi vengono a contatto e nel suo ci vedo tanto disprezzo da distruggermi il cuore. Rachel ci saluta con un'alzata di mano e un sorriso amichevole, mentre lui passa dritto senza un saluto, ne un cenno, come se fossimo due estranee con cui non ha condiviso alcun momento della sua vita.

Mi sento morire dentro. Per fortuna al mio fianco c'è Malia che mi tiene salda la mano per farmi coraggio.

-Ti prometto che si sistemerà tutto- esordisce con espressione seriosa, mentre la mia è decisamente confusa dalla sua affermazione.

Cosa avrà in mente di fare?

POV STILES

-Ehi Stiles, mi spieghi perché non le hai nemmeno salutate?-

Sento la sua voce lontana, credo mi abbia fatto una domanda ma io sono con la testa tra le nuvole, non riesco a togliermi dagli occhi l'espressione ferita e rammaricata di Lydia. Vederla cosi mi fa sentire un verme. Sento un improvviso senso di vuoto che mi attanaglia anima e cuore, senza di lei mi manca il respiro.

Mi porto le mani alla testa che sento bruciare, e stringo gli occhi cercando di attutirne il dolore, senza alcun miglioramento.

-Stiles, ti senti bene?- sento la voce di Rachel cosi ovattata e lontana.

-Io..devo andare- riesco a pronunciare flebilmente, prima di correre arrancando verso gli spogliatoi.

Mi appoggio al muro accanto alle docce. Il bruciore è sempre più intenso e un'aura di tristezza e collera si impossessa velocemente del mio corpo.

Improvvisamente non sento più nulla, nessun dolore, nessuna emozione, solo vuoto. Riacquisto il mio equilibrio, rimettendomi in piedi.

-Stiles- mi volto verso il mio interlocutore. Quella scocciatrice di Malia.

-Perchè mi guardi cosi?- mi chiede inarcando un sopracciglio.

Ghigno maleficamente, infondo avevo proprio voglia di sporcarmi un po' le mani di sangue.

Mi avvicino a lei con lentezza, continuando a fissarla minaccioso.

-Credi davvero che diventando cattivo diventerai anche più forte di me? Tsk, illuso- fa una smorfia di sfida.

Credo che la ragazzina stia scherzando con il fuoco, e ho l'impressione che voglia proprio bruciarsi.

Digrigno i denti, prima di fiondarmi su di lei, afferrargli un braccio e portarlo dietro la sua schiena, facendo pressione fin quasi a spezzarlo.

-Dicevi?- rido sguaiatamente, soddisfatto, mentre lei mugugna per il dolore.

Ma in un attimo si libera, mostrando le sue zanne da coyote e i suoi occhi di un blu acceso. Cominciamo cosi una vera e propria battaglia. Non so come ma lei riesce a bloccarmi a terra, tenendomi stretti i polsi e le gambe. Accidenti, se mai arriverò a liberarmi giuro che la riduco a brandelli.

-Smettila Stiles! Torna in te!- urla cercando di immobilizzarmi del tutto, ma riesco a divincolarmi e a sferrargli un pugno che la costringe a terra e mi permette di ribaltare le posizioni.

-Ora sei spacciata- ringhio furioso. La sua espressione adesso è spaventata, il che mi rende molto appagato.

-Vuoi uccidermi? Bene, fallo. Ma sappi che Lydia non te lo perdonerebbe mai-

Sgrano gli occhi nell'udire quel nome, il suo nome. Mi blocco all'istante, cercando di combattere il mio istinto omicida. Boccheggio non sapendo cosa dire o fare. L'idea che Lydia potrebbe odiarmi mi fa tornare immediatamente in me stesso.

Mi allontano da Malia, guardandola spaesato e colpevole.

-Io..non volevo..-

-Stiles devi fare al più presto pace con Lydia e Scott. Non è il momento di fare gli orgogliosi, va bene, abbiamo sbagliato, ma dacci modo di rimediare, vogliamo aiutarti-

-Non voglio farvi del male- ammetto, con il capo basso.

-Non preoccuparti di questo, sappiamo difenderci- sorride sorniona, appoggiandomi una mano sulla spalla. Anche se tra noi non ha funzionato, devo ammettere che Malia è un'amica davvero fantastica.

-Grazie- dico restituendole una smorfia simile ad un sorriso.

-Non ti ci abituare ora- afferma con aria di superbia, uscendo dallo spogliatoio e lasciandomi solo con i miei pensieri.

Non so se riuscirò a controllare la mia oscurità, ma Malia ha ragione, ho bisogno dei miei amici, ma soprattutto ho bisogno di lei.



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-Mi scuso davvero tanto per i miei ritardi nell'aggiornare. Lo so, sono terribile xD purtroppo sono parecchio incasinata con il lavoro e appena posso mi ritaglio del tempo per continuare a scrivere e pubblicare. Vi ringrazio di cuore per seguire e commentare la mia storia stydia (tutti noi speriamo che la sesta stagione sia la stagione-rivelazione per questi due testoni *-*).

Al prossimo aggiornamento! :**

An emotional tetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora