Capitolo 1

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In quel freddo pomeriggio di Dicembre decisi di uscire, stringendomi nella mia pesante felpa nera.
In verità sarebbe stato meglio portare una giacca, perché stavo letteralmente morendo di freddo.
Ancora non era arrivata la prima neve, e gli alberi erano privi di quel soffice manto che d'inverno li ricopriva, rendendo meno macabre le loro sottili figure. Il sole illuminava il cielo freddo, senza dare calore al mio corpo infreddolito.

Avevo deciso di passare per il negozio di videogiochi non lontano da casa mia, quel giorno, con tutti i miei risparmi di quell'anno nel portafoglio.
I miei genitori erano riusciti a procurarsi per il mio compleanno una vecchia Playstation uno e un Nintendo 64, che avrei sicuramente preferito a qualsiasi console moderna, e volevo comprare qualche vecchio videogioco con cui rivivere la mia infanzia.

Mi sfregai le mani sulle braccia, visto che mi sentivo letteralmente congelare, e non appena arrivai in vista del negozio mi misi a correre come una pazza.

Quando fui entrata, con il fiatone, il commesso mi salutò con un cenno.

- Ciao Max - dissi io, ansimando un poco e godendomi il lieve tepore all'interno del negozio che sembrava assolutamente vuoto - Oggi cercavo qualche videogioco per Nintendo 64 o per la prima Playstation. Credo che farai i soldoni stavolta!

Il ragazzo dietro il bancone, dai capelli castani e con degli occhiali dalla montatura nera, ridacchiò - Meglio, il mio capo ne sarà felice!

Iniziai a frugare tra gli scaffali, osservando le custodie dei vari giochi. C'era tanta di quella scelta, come avrei potuto prendere una decisione?

Presi in mano il secondo Spyro, quasi convinta a prenderlo, del resto era uno dei miei giochi preferiti, quando l'occhio mi cadde su quella che sembrava una copia usata di The Legend of Zelda: Majora's Mask.

Il mio sguardò si illuminò, ed io mi fiondai sulla custodia. Dovevo avere quel gioco. Da piccola avevo giocato ad Ocarina of Time, ma non ero mai riuscita ad acquistare il sequel.

Eppure, nella corsa sfrenata, sentii qualcuno finirmi addosso all'improvviso, senza che io me lo aspettassi minimamente.

Caddi sul pavimento bianco, e notai la figura di un ragazzino davanti a me, anche lui a terra, come me di circa tredici anni.

Era piuttosto mingherlino, dai tratti del viso affilati e dei grandi occhi verdi. Indossava dei lunghi jeans blu ed un maglione verde, mentre in testa, sopra i disordinati capelli biondi, portava un berretto nero, con sopra disegnato quello che sembrava proprio il simbolo della Triforza.
Avrei voluto anche io un berretto così.

- S-scusa! - balbettò lui, alzandosi rapidamente e porgendomi una mano.

Io mi rialzai senza il suo aiuto, fissandolo per qualche secondo. Era appena più alto di me, ed il suo sguardo era timido, non incrociava mai il mio.
Notai che sulla guancia destra aveva un grosso cerotto, doveva aver preso una bella botta.

- Si può sapere come mai mi sei caduto addosso in quel modo? - chiesi, sistemandomi un poco i vestiti.

- Stavo... Stavo correndo a prendere quel gioco - rispose lui, indicando la custodia di Majora's Mask.

Restammo a fissarci per alcuni secondi. Sapevamo cosa stava per succedere. Era come una sfida, a cui nessuno dei due voleva perdere. Nello stesso momento, ci fiondammo entrambi sulla custodia, ma il ragazzino fu più veloce di me di un passo soltanto, che però gli bastò a prendere il gioco che tanto volevo.

- Mi- mi spiace - disse lui, accennando ad un leggero sorriso - Ma sono arrivato prima io.

Io lo guardai malissimo. Procurarmi un'altra copia di quel gioco non sarebbe stato fatto affatto semplice. A quel punto tornai allo scaffale dei giochi per Playstation uno e presi in mano Spyro.

Game Over | Ben Drowned Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora