"Sono insieme ai Fondatori ad allenarsi" rispose Harry "E penso che dovrò andare anche io o Godric si arrabbia" concluse alzandosi, prendendo la spada e avviandosi al castello, dopo averci salutato.

"Ted, basta, lascia stare l'arco di Will prima di romperglielo" lo rimproverò Ginny.

"Non preoccuparti" la tranquillizzò lui per poi prendere in braccio il bambino "Vieni Ted, ti faccio vedere come usare l'arco, vuoi?" Ted sorrise e batté le manine eccitato. Will sorrise a sua volta, si mise l'arco a tracolla e portò il bambino ai bersagli.

"Ci sa fare coi bambini" constatò Ginny mentre io annuivo, ce lo vedevo bene Will come padre. La campana che annunciava il pranzo mi riscosse dai miei pensieri e con un sospiro mi avviai insieme agli altri alla Sala Grande. Presi posto al tavolo di Serpeverde e poco dopo arrivarono anche Draco e Astoria anche se Malfoy aveva il volto contratto in una smorfia di dolore, anche se cercava di non darlo a vedere.

"Draco, che succede?" chiesi ma fu Astoria a rispondermi mentre Draco si stringeva l'avambraccio sinistro.

"Il Marchio ha ripreso a fargli male mentre si stava allenando con Salazar" spiegò Astoria, posandogli una mano sulla spalla.


"Questa volta è peggio delle altre. Credo... credo che l'Oscuro Signore risorgerà tra non molto" borbottò Draco, stringendo l'avambraccio sinistro.

"E così credi che Voldemort sia prossimo a ritornare?" chiese Priscilla, assottigliando gli occhi. Subito dopo pranzo eravamo tornati tutti nella stanza dei Fondatori e mettemmo tutti al corrente della nostra teoria.

"Sì, mi aveva fatto male in precedenza ma questa volta il dolore è molto più forte" rispose Draco, un po' più calmo dopo che Will gli aveva diminuito il dolore grazie ai suoi poteri di figlio di Apollo.

"Se ciò che dite è vero dobbiamo muoverci e alla svelta" constatò Godric, alzandosi dal divano camminando avanti e indietro come un leone in gabbia.

"Dobbiamo?" chiese Rachel confusa.

"Non vi lasceremo combattere da soli, noi verremo con voi. In fin dei conti abbiamo una questione in sospeso con Voldemort" rispose risoluto Salazar, gli occhi verdi duri e freddi come smeraldi appena intagliati.

"Dobbiamo muoverci allora, se il processo è cominciato non abbiamo molto tempo prima di fermarlo" constatò Tosca seria.

"Quando partiamo allora?" domandai, posando una mano sulla spada.

"Subito" rispose Godric fermandosi "Avete detto che si nasconde al Riddle Manior, vero? Perfetto, andremo lì. Ho lasciato una lettera alla preside nella quale le spiego tutto, non ci resta che partire" concluse risoluto mentre noi ci alzammo, pronti a combattere. Ci dividemmo in quattro gruppi e ci smaterializzammo nel covo del Lord Oscuro. Il Riddle Manior era in cima ad una collina ed era poco più che un rudere: le mura avevano un aspetto traballante e buona parte dell'ala nord era crollata, le pareti erano invase dall'edera che si era arrampicata lungo tutto ciò che rimaneva del maniero, il vasto parco era una giungla incolta di erba e piante. Sguainai la spada, così come gli altri, e ci addentrammo nel castello diroccato, le orecchie tese per captare il minimo rumore. Poco dopo aver varcato la soglia sentii una specie di forza, antica e potente, che sembrava chiamarmi.

"La sentite anche voi?" domandai voltandomi verso gli altri.

"Che cosa?" chiese Leo, sospettoso.

"C'è una forza... antica e potente... proveniente da là" dissi indicando il fondo del castello.

"La sento anche io" disse Hazel e Jason e Percy annuirono, gli sguardi puntati verso l'altra ala del castello.

"Penso che siano i simboli" bisbigliò Jason, cominciando a camminare, seguito da tutti i noi. Io, Hazel, Percy e Jason eravamo in testa e guidavamo gli altri nel dedalo di corridoi del maniero fino sbucare in un'immensa sala dove al centro vi erano i simboli degli dei. All'interno di tre grandi teche di vetro scintillavano di potere i simboli dei nostri genitori: nella prima teca a destra la Folgore di Zeus crepitava di elettricità, in quella centrale il grande Tridente di Poseidone scintillava di luce azzurra mentre nell'ultima teca l'Elmo da guerra di Ade scintillava di luce cupa, irradiando terrore.

"Gli abbiamo trovati" sussurrò Hazel, ma sembrava tutto troppo semplice. Hazel fece un passo avanti e improvvisamente delle corde sbucate dal nulla ci imprigionarono tutti, tranne i Fondatori essendo in parte spiriti non vennero legati. Ci dibattemmo tutti, nella speranza di liberarci, ma più ci muovevamo più le corde sembravano stringersi di più.

"State fermi!" esclamai e tutti si bloccarono. Improvvisamente sentii un battito di mano. Qualcuno stava applaudendo.

"I miei complimenti. I maghi e i semidei più potenti di questo tempo imprigionati da un semplice incantesimo. Lo trovo veramente deludente" disse la voce di un uomo dal leggero accento francese. Conoscevo quella voce... dal lato più buoi della stanza si palesò una figura maschile che conoscevo molto bene.

"Voi?" esclamò stupefatto Ron.

"Io" disse pacatamente Gauthier Duval posizionandosi di fronte a noi con un ghigno.


I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Where stories live. Discover now