Mangiamorte

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Draco Pov

Risi di gusto alla faccia esasperata di Nico quando gli dissi che il professore di Storia della Magia era un fantasma.

"Ti prego Draco, dimmi che è uno scherzo" disse per la terza volta mentre ci avviavamo a lezione.

"Per la terza volta, Nico, no non è uno scherzo" risposi, cercando di contenere un risata.

"Oh, ma dai non è possibile!"

"Ti dico di sì, invece"

"Bene, io me ne vado" disse risoluto voltandosi e ritornando indietro.

"Calma, dove pensi di andare?" esclamai afferrandolo per il mantello.

"Nella sala comune, ho intenzione di saltare la prima ora" disse fulminandomi con un'occhiata.

"Non credo proprio. Andiamo, non sarà poi così male. In genere le lezioni con Ruf sono più che altro noiose, credo che quella di oggi sarà...interessante" ghignai e trascinai Nico nell'aula di storia prendendo posto negli ultimi banchi. Nico stava per sedersi di fianco al suo amico biondo, Will, quando il professore entrò nella stanza attraversando la parete. Quando vide Nico fece un piccolo inchino nella sua direzione.

"Mio Signore, è un onore averla nella mia classe. Prego prenda posto" disse Ruf, con voce pacata indicando il posto di fianco a Will.

"Certo, professore" rispose Nico con il volto in fiamme, sedendosi, mentre i suoi amici semidei e il resto della classe ridacchiava. Ghignai mentre Nico mi fulminava con lo sguardo e tirava uno scappellotto al suo amico biondo seduto a fianco. Il resto della lezione passò in relativa tranquillità: Ruf spiegò con voce monotona una delle centinaia di guerre tra folletti e maghi, alzando di tanto in tanto lo sguardo per osservare Nico, come se avesse paura di qualche sua reazione se la lezione non gli fosse piaciuta. Durante la lezione cercai di ignorare gli sguardi disgustati e i bisbigli dei Grifondoro e dei Serpeverde nella mia direzione. Sapevo cosa dicevano, mi additavano come assassino e Mangiamorte, e mi stavo decisamente stufando di tutta quella situazione. Gli unici che non sembravano bisbigliare e additarmi erano Potter e i suoi amici e Astoria Greengrass. Mi voltai nella sua direzione, sentendomi osservato da lei, ma quando mi girai Astoria ritornò a osservare il libro di fronte a sé, le guance leggermente arrossate. Astoria era una bella ragazza, purosangue, dai lunghi capelli castani che le scendevano in morbide onde sulla schiena, la pelle chiara e splendidi occhi di un blu oltreoceano. La sua famiglia era una delle poche famiglie che erano rimaste neutrali durante l'ultima guerra contro il Signore Oscuro. Avevo cominciato a provare qualcosa per lei già dall'anno scorso, ma a causa della guerra non avevo più avuto modo di rivederla. Ma ora...che possibilità avevo che lei si innamorasse di uno come me?

"Draco?" domandò qualcuno passandomi una mano davanti agli occhi.

"Che? Cosa?" domandai sorpreso, mettendo a fuoco il volto di Percy.

"Volvo dirti che la lezione è finita" rispose lui con un lieve sorriso, mentre osservavo gli altri uscire dalla classe e il professore, dopo un altro lieve inchino a Nico ed ad un'altra ragazza di fianco a lui, attraversare la parete.

"Oh...oh, grazie" dissi prendendo lo zaino e avviandomi con Percy all'uscita.

"Sai ho visto che stavi osservando una ragazza della tua casa durante tutta la lezione. Ti piace?" domandò Percy con un sorrisetto malizioso.

"Ma che dici? Non è vero" esclamai sperando di non arrossire.

"Se vuoi qualche consiglio sulle ragazze, la mia amica Piper è figlia di Afrodite, dea dell'amore. Potrebbe darti una mano"

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora