Riddle Manior

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Nico Pov

I mesi passarono inesorabili e l'inverno cedette lentamente il posto alla primavera, con giornate più lunghe e dalle temperature più miti. Eravamo agli inizi di maggio e, in quei mesi, Harry, Draco, Hermione e Astoria avevano fatto incredibili progressi nel controllare i simboli dei Fondatori, imparando a controllare i poteri delle gemme e la magia contenuta in esse. Devo ammettere che Harry è notevolmente migliorato come spadaccino, non era più goffo e insicuro come a gennaio ma più fluido e sciolto nei movimenti.

"Penso che possa bastare" dissi con voce affannata mentre abbassavo la spada e Harry faceva lo stesso, lasciandosi cadere sul prato.

"Sono d'accordo" rispose lui, rinfoderando la spada.

"I miei complimenti, sei diventato molto bravo" mi complimentai con un sorriso, sedendomi a mia volta.

"Grazie, ho avuto i migliori maestri" sorrise Harry, osservando gli altri allenarsi sulle rive del Lago Nero. Piper e Annabeth si allenavano a combattere con i pugnali, Jason e Percy combattevano con le spade, Leo armeggiava con alcuni attrezzi estratti dalla sua cintura degli attrezzi, Hazel e Rachel si allenavano anche loro con le spade contro dei manichini mentre Will e Frank si allenavano al tiro con l'arco. Osservai il figlio di Apollo mentre si allenava: era in piedi a trenta metri dal bersaglio, l'arco di fronte a sé, la corda tesa e freccia pronta per essere scoccata. Rimase immobile per alcuni secondi dopodiché scoccò la freccia, la quale si conficcò con precisione al centro del bersaglio. Adoravo guardare Will mentre si allenava, tuttavia mi ritornò in mente la nostra conversazione sulla torre di astronomia, non riuscivo a togliermi dalla mente le sue parole. Era vero, nessuno dei due poteva vivere senza l'altro e io non desideravo altro che questa guerra finisse una volta per tutte, così da potermi liberare da questo peso che avevo sul cuore e poter finalmente vivere una vita tranquilla con Will.

"Ehm, Nico?" la voce di Harry mi riscosse dai miei pensieri e mi accorsi che le tenebre erano fuori controllo, a causa della mia angoscia e della mia paura nei confronti di Will. Mi calamai e richiamai le ombre, scacciando quei pensieri dalla mia mente.

"Andrà tutto bene" disse Harry, posandomi una mano sulla spalla.

"Cosa?" domandai confuso e lui sorrise mesto.

"Will ha accennato alle ragazze della vostra conversazione sulla torre. Vedrai che andrà tutto bene" spiegò Harry.

"Più facile a dirsi che a farsi. Prima di incontrare Will non avevo nulla da perdere se mi succedeva qualcosa in battaglia, ma ora..." sospirai con un sorriso amaro sulle labbra.

"So che vuol dire, ci sono passato anche io molte volte, ma credo che se combatti per proteggere qualcuno che ami ti dia una forza e una determinazione senza pari" rispose lui sorridendo, mentre Will e Ginny, con in braccio Ted, si avvicinavano a noi.

"Ehi, di che parlate?" chiese Ginny sedendosi insieme a noi, seguita da Will.

"Niente di che, cose da uomini" rispose Potter, dandole un leggero bacio, prendendo poi in braccio il figlioccio.

"Ciao" dissi, baciando il figlio di Apollo per salutarlo.

"Ciao anche a te" rispose a sua volta, interrompendo il bacio. Posò il grande arco di legno chiaro per terra e mi strinse a sé con fare protettivo.

"Ti ho osservato mentre ti allenavi" dissi, posando la testa sul suo petto, mentre Ted guardava affascinato l'arco di Will.

"L'ho notato. Come sono andato?" ridacchiò Will, posando il mento sulla mia testa.

"Sei stato molto bravo" mi complimentai sentendo Will ridacchiare.

"Dove sono gli altri?" chiese Ginny, mentre Ted aveva preso a giocare con la corda dell'arco.

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Where stories live. Discover now