La storia di Serpeverde

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Nico Pov

"Per molti anni mi hanno accusato di questo, ma la leggenda sbaglia. Non ho mai avuto niente a che fare con la Camera dei Segreti. Ora vi racconterò come andò veramente" esordì con voce profonda, voltandosi verso di noi, scrutandoci con i suoi impassibili occhi verdi. Sapevo di cosa parlava Astoria, Draco mi aveva raccontato la leggenda della Camera dei Segreti e del mostro al suo interno, un Basilisco, e ovviamente tutti sapevano che Salazar parlava il Serpentese e che fosse stata lui a creare la Camera per purificare la scuola da coloro che non ne erano degni. Mi sistemai meglio sulle gambe di Will, stringendogli la mano, mentre Salazar si voltava verso di noi e riprendeva posto al fianco di Godric. Con un profondo respiro cominciò il suo racconto.

"Sono sempre stato una persona schiva e solitaria, e nella mia vita sono stato costretto a viaggiare molto a causa della mia conoscenza della Magia Oscura e del fatto che ero un Rettilofono. Quando andavo in un villaggio ero costretto ad andarmene pochi giorni dopo a causa delle voci che giravano, di villaggio in villaggio, sul mio conto. Tutto cambiò quando incontrai Godric, Tosca e Priscilla. Ci incontrammo quasi per caso in un piccolo villaggio nel nord della Scozia e strinsi amicizia con loro. Scoprii che loro stavano viaggiando per il mondo e mi unii a loro, felice di aver finalmente trovato degli amici. Per un po' andò bene, ma tutto cambiò quando arrivammo in un paesino a sud della Francia, sotto il governo di un duca, e incontrai lei" raccontò Salazar, stringendo i pugni, gli occhi che scintillavano di rabbia e dolore. Godric gli sorrise incoraggiante, posandogli una mano sul braccio. Serpeverde gli sorrise grato e ricominciò a raccontare.

"In quel piccolo paesino incontrai la figlia del duca, si chiamava Michelle e me ne innamorai, commettendo l'errore più grande della mia vita" disse Salazar, con un sorriso amaro.

"Non potevi saperlo, smettila di colpevolizzarti" lo rimproverò Tosca, ma Salazar la ignorò.

"Michelle era una ragazza dolce, disponibile ed estremamente bella. Mi innamorai di lei e ci mettemmo insieme dopo alcuni mesi, con la benedizione del padre di lei. Priscilla, Tosca e Godric mi avevano detto di stare in guardia, avevano visto una scintilla di malvagità in Michelle ma io non li ascoltai. Sapete, si dice che l'amore renda ciechi ed era vero, il mio amore per lei mi impedì di vedere la sua anima nera aldilà della sua falsa gentilezza. Michelle era anche lei una maga e io mi fidai di lei a tal punto di mostrarle le mi abilità di Rettilofono e la mia padronanza della Magia Oscura. Scoprii che anche Michelle era una Rettilofona e imparò velocemente gli incantesimi che le avevo mostrato, ma lei voleva apprendere di più voleva conoscere tutti i segreti della Magia Nera e sapeva che io li conoscevo. Le avevo raccontato che la mia famiglia deteneva il controllo della Magia Nera e dei suoi segreti da molte generazioni. Io mi rifiutai, spiegandole che alcuni incantesimi erano troppo potenti e pericolosi se eseguiti male. Solo allora, quando era troppo tardi, vidi quello che i miei amici avevano visto fin dall'inizio ma che io non ero stato capace di vedere: vidi la vera Michelle, una donna completamente diversa da colei che avevo amato, assetata di potere, che non voleva sentirsi dare un no come risposta. Perse completamente il senno, mi accusò di averla obbligata ad amarla e con una serie di bugie fece fuggire me e i miei amici dal villaggio. Ritornammo qui in Inghilterra, ma io mi sentivo a pezzi, la donna che amavo mi aveva spezzato il cuore" disse Salazar, interrompendosi momentaneamente. Vidi Godric stringere la mano di Salazar, insegno di supporto. Potevo capire come si sentisse il fondatore, era una sensazione orribile. Sentii Will stringere più forte la mia mano mentre mi circondava la vita con l'altro braccio, facendomi poggiare la schiena contro il suo petto.

"Superai il dolore causato dalla rottura con Michelle e alcuni anni dopo decidemmo di costruire questo castello per istruire i giovani maghi. Dopo la costruzione di Hogwarts mi avvicinai molto a Godric, inizialmente come amico ma poi...scattò qualcosa. Mi innamorai di lui, ma all'inizio non accettai i miei sentimenti per lui: avevo un rapporto di amore-odio nei suoi confronti, i litigi erano quasi all'ordine del giorno, inoltre credevo che il mio amore per lui fosse per guarire il mio cuore spezzato" disse Serpeverde, mentre tutti noi li osservavamo stupiti.

"Davvero?! Ma...nei libri non viene detto che voi eravate insieme, dicono solo che litigavate molto" disse Hermione stupefatta e Godric rise.

"Vero, io e Salazar litigavamo e litighiamo tutt'ora molto spesso. Spesso facevamo venire degli esaurimenti a Tosca e Priscilla" rispose Grifondoro mentre Serpeverde ghignò divertito.

"Non me lo ricordare. Ogni volta che litigavate io e Priscilla dovevamo fare da paciere tra voi due. Altro che esaurimento!" sbuffò Tosca mentre Priscilla annuiva.

"Comunque alla fine mi innamorai di lui e Godric ricambiò ma tenemmo comunque nascosta la nostra relazione, solo Tosca e Priscilla conoscevano il nostro segreto. Tutto sembrava perfetto, ma tutto cambiò molto presto, in una piovosa notte di novembre il passato bussò alle porte di Hogwarts. Michelle era riuscita a trovarmi e pretese di parlarmi e io acconsentì, anche se avevo un brutto presentimento. La feci accomodare nel mio ufficio e lei cominciò a scusarsi dicendo di essersi comportata da stupida, che aveva capito gli errori del passato, dicendo che volva avere una seconda possibilità per redimersi. Le dissi che ormai non l'amavo più, che non volevo avere più niente a che fare con lei. Continuò a supplicarmi ma io rimasi irremovibile fino a quando non mi disse che era rimasta incinta e che era mio figlio. Rimasi spiazzato da quella rivelazione ma rifiutai comunque di rimettermi con lei, rinnegando il bambino. Michelle, allora, si alzò e prima di andarsene mi disse che se lei non poteva essere felice non lo sarei stato nemmeno io, sparendo dalla mia vita. Due anni dopo la visita di Michelle gli studenti cominciarono a sparire o morire misteriosamente. All'inizio non sapevamo il motivo, l'unica cosa comune era che tutti coloro che morivano o sparivano erano tutti Nati Babbani o Mezzosangue principalmente delle case di Godric, Tosca e Priscilla, ma nessuno della mia. Stacciammo il castello da cima a fondo, senza trovare nulla, fino a quando non ripensai alle strane morti, alla visita di Michelle al castello e alla sua minaccia. Era tutto collegato. Intuii che il mostro che stava uccidendo gli studenti era un Basilisco che Michelle aveva introdotto nel castello, nascondendolo in quella che poi sarà la Camera dei Segreti, istruendolo ad uccidere tutti coloro che non erano Purosangue. Quando la notizia trapelò i genitori diedero la colpa a me, essendo l'unico Rettilofono presente ne castello e visto che nessuno dei miei studenti era stato ucciso. Tentai di spiegare loro che non c'entravo nulla con la morte degli studenti e del Basilisco, ma non vollero comunque credermi" disse Salazar, gli occhi che lampeggiavano di rabbia e dolore.

"Te la senti di continuare?" gli sussurrò Godric, apprensivo e Salazar annuì.

"I genitori ritirarono gli studenti dalla scuola e Hogwarts rischiò di chiudere. La voce del Basilisco si era diffusa in tutta l'Inghilterra e molti maghi si presentarono ai cancelli del castello. Mi diedero un ultimatum: mi avrebbero ucciso se non avessi lasciato il castello per poi non tornare mai più. Non avevo scelta e così lasciai il castello. Viaggiai per molti anni, il cuore straziato dal dolore per aver lasciato Godric, Tosca e Priscilla. Grazie ad un viaggiatore errante scoprii che Hogwarts era ritornata frequentata dagli studenti e che gli attacchi del Basilisco erano completamente cessati ma scoprii anche che Godric si era ammalato e che le sue condizioni si erano aggravate. Mi crollò il mondo addosso e ritornai il più velocemente possibile ad Hogwarts, cercando di non farmi scoprire. Tosca e Priscilla furono felici di vedermi e mi accompagnarono da Godric: si era ammalato gravemente due anni dopo la mia partenza e a nulla erano servite le loro cure. Mi si spezzò il cuore, feci tutto ciò che era in mio potere per salvarlo ma non servì a nulla. Come ultima risorsa, usai le mie ultime forze per tramutare me e Godric in questa forma, così da poter rimanere insieme per sempre" concluse Salazar, abbassando lo sguardo e io vidi chiaramente le ragazze piangere silenziosamente per quella storia.

N.A.

Allora cosa ne pensate della storia di Salazar? Fatemi sapere!

Volevo avvisarvi che per tre giorni non riuscirò ad aggiornar visto che non avrò internet, ma vi prometto che preparerò i prossimi capitoli per farmi perdonare magari anche con qualche capitolo extra.

Baci,

Poseidon1999

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora