Capitolo 14: Una serata in famiglia

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Hermione Granger era un'eroina della Seconda Guerra Magica, la migliore studentessa di Hogwarts e Auror decorato del Ministero della Magia britannico.
Eppure, nonostante i suoi numerosi successi e la sua conosciuta intelligenza, suo marito e suo figlio pensavano ancora di poterla beffare. Guardò il piccolo Al muoversi appena nel sonno in cui era sprofondato quando, dopo averlo fatto mangiare, Hermione lo aveva coricato nella culla di mogano che Bill Weasley aveva intagliato per loro.

Spero almeno che da grande tu sia più responsabile di quei due...

Roteò gli occhi, esasperata. Come se fosse difficile accorgersi di quei due delinquenti che salivano le scale in punta di piedi. Non ebbe nemmeno bisogno di girarsi per capire cosa avevano combinato -Immagino che tu abbia giocato a calcio solo perché tuo padre è arrivato in ritardo, vero James?-

Harry Potter aveva paura di poche cose al mondo, l'ira di sua moglie era al primo posto.

Quando la voce di Hermione lo raggiunse, minacciosa, bloccando la sua fuga per le scale si guardò attorno sperando di trovare una via di fuga, poi ridiscese le scale con un'espressione afflitta.
Tossì -Tesoro...io...non sono arrivato molto in ritardo, è stata una questione di pochi minuti...-
James accorse in suo aiuto -Infatti, è stata una questione di pochi minuti, i miei amici mi hanno chiesto di venire a giocare con loro e così...-
Hermione scosse la testa -Vai a lavarti. Tra poco sarà pronto il the e se rimani così ti prenderai un bel raffreddore.-
James raddrizzò la schiena e portò una mano alla testa -Signorsì!- poi si voltò e corse su per le scale.
Hermione sorrise e si voltò verso Harry -Sento che l'eredità dei Malandrini inizia a manifestarsi...-
Harry ridacchiò -Tale e quale a suo nonno, mi sa che manderemo parecchie Strillettere a Hogwarts, quando verrà il momento.-
Hermione avvampò -Non lo dire neanche per scherzo...sarà tuo figlio ma è anche il mio e la McGrannitt è ancora un'insegnante!-
Harry scoppiò a ridere -Gli dirò di fare scherzi solo con Piton!-
Hermione alzò gli occhi al cielo -Immagino quanto sarà contento di avere un altro Potter rompiscatole a distruggergli l'aula.-
-Io non gli ho mai distrutto l'aula e sai bene che anche tu hai fatto la tua parte... rubando dalle sue scorte.-
Hermione arrossì -Ma dovevamo preparare la Polisucco, era per una buona causa!- protestò mentre Harry sghignazzava.

Hermione borbottò ancora -Era per un'ottima causa!-

Harry ridacchiò ancora più forte -In ogni caso sarà meglio dire a James di sbrigarsi, dobbiamo andare a cena da Ron stasera.- salì per le scale, fischiettando.
Hermione fissò la sua schiena, imbarazzata, bisbigliando, ancora una volta -Era per una buona causa!-

Harry bussò delicatamente sulla porta di mogano con intagliato il nome di James -Posso?-
La voce del figlio lo raggiunse, in un verso di assenso. Aprì uno spiraglio e sgusciò dentro, sorridendo davanti al disordine del ragazzo. Un mucchio di vestiti sporchi troneggiava accanto alla scrivania, sulla quale erano sparsi diversi disegni dai colori sgargianti e dai tratti incerti.
Il letto rosso era sfatto, e s'intravedeva la figura di un pupazzo nero sotto il cuscino, Harry ipotizzò che dovesse essere il vecchio Batman di Dudley.
Quando i due cugini, non senza la disapprovazione di Zio Vernon, avevano riallacciato i rapporti, Dudley aveva fatto qualche regalo a James durante delle piccole visite a casa degli zii.

Dudley si rifiutava ancora di mettere piede in una casa interamente magica, ma Harry sospettò che alla base ci fosse la pigrizia tipica dei geni Dursley.
Del resto Dudley si rifiutava di mettere piede in qualunque casa che fosse distante più di due isolati dalla sua.

Si sedette sulle coperte sgualcite -Stasera andiamo da Ron, te lo ricordavi?-
-Si- sospirò James -mi stavo già preparando.-
Harry alzò un sopracciglio -Non mi sembri molto felice di andare lì.-
James guardò il padre, contrariato -Sono contento di vedere zio Ron e di andare a giocare con Teddy e Arthur... ma l'idea che ci sia anche Roxanne non mi piace molto...- alzò gli occhi al cielo -non fa altro che parlare di quanto sia bello quel tappetto di Malfoy...ed è pure più piccolo di lei! E anche di me!-
Harry scoppiò a ridere -Sicuro che non vi stia solo prendendo in giro, sapendo quanto trovate antipatico Scorpius?-

La Supremazia della ConoscenzaWhere stories live. Discover now