I Quattro Fondatori

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"Abbassate le armi, non abbiamo cattive intenzioni" ripeté dolcemente Tosca Tassorosso, venendoci incontro. Era un splendida donna, i lunghi capelli castani erano intrecciati in una treccia dolcemente appoggiata sulla sua spalla destra, gli occhi verde chiaro erano tranquilli e rassicuranti. Il lungo vestito verde prato metteva in risalto la sua pelle caramellata e il colore dei suoi occhi. Dietro di lei c'era Priscilla Corvonero, una donna alta e avvenente dalla pelle di alabastro sulla quale spiccavano due intensi occhi blu zaffiro, i lunghi capelli neri erano sciolti e ricadevano sulle spalle in delicate onde, in netto contrasto con la pelle chiara. Indossava un lungo abito ottocentesco, simile a quello di Tosca, di broccato blu notte che le metteva in risalto gli occhi. Dietro le due fondatrici svettavano due figure maschili estremamente famose: Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde. Godric era alto e ben piazzato, i capelli neri sfioravano delicatamente le spalle e qualche ciocca ricadeva sugli occhi azzurri del fondatore, scintillanti di gioia, il sorriso sulle labbra. Come Tosca e Priscilla anche gli abiti di Godric erano del passato: una lunga giacca rosso fuoco a doppio petto lunga fino ai polpacci, una camicia bianca e pantaloni di velluto rosso enfatizzavano la pelle caramellata di Grifondoro. Di fianco a Godric vi era Salazar, i lunghi capelli biondo cenere erano raccolti in un'elegante mezza coda, sul volto pallido ed affilato di Serpeverde spiccavano due stupefacenti occhi verdi, freddi e calcolatori, splendidi come due smeraldi. I vestiti di Salazar erano simili a quelli di Godric solo che erano verde smeraldo anziché rossi. Il volto di Serpeverde era impassibile, mentre ci scrutava coi suoi freddi occhi verdi, e il suo portamento regale e austero mi incutevano rispetto e soggezione per quell'antico mago.

"Non ci posso credere... i quattro Fondatori di Hogwarts! Ma com'è possibile?" esclamò Hermione, stupefatta come tutti noi.

"Benvenuti maghi e semidei. Prego, accomodatevi, vi spiegheremo tutto" disse Grifondoro con voce dolce e musicale, indicando le poltrone e i divani di fronte al camino. Ancora perplessi ci avvicinammo al camino, prendendo posto, seguiti dai Fondatori.

"Comprendiamo il vostro smarrimento, ma saremo lieti di rispondere alle vostre domande e dissipare i vostri dubbi" disse Priscilla, accomodandosi su una poltrona, come Tosca, mentre Salazar e Godric si accomodavano su un divano.

"Le nostre domande sono così tante! Che cos'è questo posto? Com'è possibile che voi siate ancora vivi? Come'è possibile che qui ci siano tutti e quattro i simboli quando tre sono andati dispersi?" chiese Hermione a raffica, dando voce al pensiero generale.

"Una cosa alla volta. Innanzitutto questa stanza l'abbiamo creata per proteggere i nostri simboli quando Hogwarts venne costruita. Nei vecchi libri storici si dice che non ci separavamo mai dai nostri simboli, ed è vero, ma poco prima della nostra morte racchiudemmo questi quattro oggetti in questa stanza per tenerli al sicuro. Sono oggetti molto potenti ed in ognuno di loro è conservato molto del nostro potere magico, se dovessero cadere nelle mani sbagliate sarebbe la fine" spiegò Priscilla, osservandoci con i suoi ipnotici occhi blu.

"Per quanto riguarda il perché siamo vivi" prese la parola Godric "è perché prima di morire avevamo compiuto un potente incantesimo che ci ha permesso di continuare a vivere, si fa per dire, anche dopo la morte"

"Un incanto veramente potente, ma avverto comunque un'aura intorno a voi, un'aura che mi fa intendere che non siete propriamente vivi ma neanche degli spiriti. Siete in una specie di limbo" disse Nico, seduto sulle gambe di Will, osservando attentamente i fondatori.

"Hai ragione, Principe degli Inferi. Non siamo spiriti incorporei ma nemmeno vivi, con questo incantesimo possiamo mantenere queste sembianze, compiere magie ma non avvertiamo più i bisogni di quando eravamo vivi" rispose Salazar, mantenendo comunque la sua espressione impassibile.

"D'accordo, ma com'è possibile che qui ci siamo tutti e quattro i vostri simboli? Secondo i libri storici la collana e l'anello sono scomparsi mentre il diadema è andato distrutto lo scorso anno. Sappiamo solo che la spada di Grifondoro si trova nello studio della preside, ma non ha senso visto che è qui" disse Annabeth, frustrata.

"Hai ragione, secondo i libri storici l'anello e la collana sono dispersi e il diadema è distrutto, ma in verità è falso" rispose enigmatica Priscilla.

"Allora com'è possibile che siamo qui?" sbottai spazientito, infastidito da tutto quel mistero e Salazar prese la parola.

"Prima di rinchiudere questi quattro oggetti in questa stanza abbiamo chiesto ai folletti di fabbricare delle copie simili dei nostri simboli. Avrebbero avuto tutte le caratteristiche degli originali, ad esempio la falsa spada si sarebbe mostrata a qualunque valoroso Grifondoro e il diadema di Priscilla avrebbe elargito una vasta conoscenza, ma le pietre incastonate sarebbero state false. Chiedemmo inoltre ai folletti di fabbricare quelle teche così che nessuno potesse rubare gli oggetti e al contempo i nostri simboli sarebbero rimasti rinchiusi al loro interno" spiegò Serpeverde.

"Rinchiusi al loro interno?" domandai confuso.

"Prendi come esempio la mia spada. Essa si manifesta ad ogni valoroso Grifondoro però queste teche hanno il compito di bloccare la sua magia e quella degli altri oggetti. Così facendo l'originale rimaneva rinchiusa all'inerno di questa stanza mentre la copia, riproduzione più che veritiera dell'originale lo ammetto, compariva nelle mani di colui che si dimostrava degno di impugnarla" spiegò Godric con un sorriso.

"Quindi la spada che ho usato per uccidere il Basilisco nella Camera dei Segreti e distruggere gli Horcrux lo sorso anno era un falso?" domandò stupefatto Harry.

"Esatto, è così" rispose Godric.

"Ma non è possibile. Quando la spada è stata portata al Malfoy Manior Unci Unci ha mentito dicendo che era un falso, mentre poi ha detto che era la spada originaria. Perché lo ha fatto se in verità era a sua volta un falso?" domandai confuso mentre Harry, Ron ed Hermione annuivano, osservando Godric in cerca di risposte.

"Vero, ma è comunque un'opera di arte folletta, in tutto e per tutto uguale all'originale, e anche per un folletto diventa difficile distinguere l'originale dalla copia" spiegò Grifondoro, sorridendoci.

"C'è una cosa che vorrei sapere" chiese Astoria titubante.

"Parla pure, risponderemo a qualunque tua domanda" disse Tosca, sorridendo incoraggiante.

"Ecco riguarda la Camera dei Segreti. Mi domandavo se la leggenda che Serpeverde abbia nascosto il Basilisco nel castello per purificare la scuola dai Babbani e dai Mezzosangue sia vera" disse Astoria, osservando attentamente Salazar. Il mago si alzò avviandosi verso l'ampia vetrata, dandoci le spalle.

"Per molti anni mi hanno accusato di questo, ma la leggenda sbaglia. Non ho mai avuto niente a che fare con la Camera dei Segreti. Ora vi racconterò come andò veramente" esordì con voce profonda, voltandosi verso di noi, scrutandoci con i suoi impassibili occhi verdi.


N.A.

Allora, che ne pensate del capitolo? Come sarà la versione dei fatti di Salazar? Vi è piaciuta l'aggiunta dei fondatori?

Fatemi sapere, sono molto curiosa di sapere la vostra opinione!!

Baci,

Poseidon1999

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Where stories live. Discover now