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"Ethan, fermati." Lo allontanai stendendo il pugno sul suo addome.
"Cosa c'è?" Mi chiese con aria interrogativa.
"Non posso. Noi non possiamo." Lui batté le palpebre.
"Fammi un favore, lasciami stare." Dissi correndo fuori dalla stanza con le lacrime agli occhi.

Ethan's pov

Sono stato uno stupido. Sapevo che si sarebbe arrabbiata. Non avrei dovuto seguire i miei istinti.
Mi aveva fatto perdere il controllo. Dannazione a lei e alla sua innocenza.
Tirai un pugno sul materasso e mi buttai a letto, scrivendo a mio fratello.

"Gray, sei impegnato?"

"Eth, tutto ok? Skyler sta bene?"

"Si, cioè...più o meno. È scappata fuori. Gesù Gray, mi sento così in colpa. Non avrei dovuto...Grayson dimmi cosa posso fare! Sto impazzendo!"

"Che cosa? E perché? Cosa le hai detto? O meglio, che le hai fatto? Cristo che cazzo hai combinato?"

"Ti spiego domani mattina, sono sotto stress ora. Notte."

"Va bene, notte..."

Torna presto Sky, non combinare casini...

Sky's pov

Mi feci un lungo giro per rilassarmi.
Che cosa ha cercato di fare!? Da Ethan non me lo aspettavo. Sapevo che stava sicuramente ancora con Linda, quindi vedere che mi voleva portare a letto, mi fece traboccare il vaso.
Ritornai nella stanza e Ethan dormiva beatamente così ne approfittai per preparare le cose minime da mettere in valigia. Ai vestiti avrei pensato domani.
Dormii e non mi svegliai fino alla mattina del giorno dopo.
Mi alzai in contemporanea a Ethan.
La tensione poteva essere affettata e fatta servire da quanto potesse essere fitta.
Entrambi facciamo le valigie in completo silenzio.
"Buongiorno!!" Entra felice e saltellante Scarlett.
Captando la tensione sgusciolò via.
"Ehi Amico! Ciao bella!" Arrivò Alex che prese la mia valigia e la caricò per me.
"Davvero gentile, grazie." Gli sorrisi e montai nel furgoncino. I posti erano quelli dell'andata.
Infondo con accanto Scar.
"Mi dici come mai c'era tutta quella tensione in camera stamattina?" Sussurrò senza farsi sentire da altre voci.
"Ragazze, spettegolate senza di me? Siete pessime." Si aggiunse anche Maggie.

Raccontai una frottola sulla serata e loro sembrarono averla bevuta.
"Non me la bevo. Prima che ti riempia la faccia di schiaffi, ti consiglio vivamente di dirmi che succede ora tra di voi..."
"Scarlett, ieri sera...Ethan...ha cercato di portarmi... Possiamo evitare? Non voglio pensarci..."
Lei annuì comprensiva. "D'accordo...ma non tenere il muso, siamo appena tornati da una bellissima vacanza, tutto sommato. No?"
"Si, va bene..." Le risposi guardando il finestrino.

"Allora a domani Scar. Maggie tu non vieni?" Grayson salutò tutti quanti e sorrise alla sua ragazza.
"Perché non vieni tu da me. I miei non ci sono..." Scossi la testa, ricordando quando li avevo beccati nella stanza.
"A voi sta bene ragazzi? Ethan la macchina è nel solito parcheggio. Riporta Skyler a casa." L'ultima frase sembrò un ordine.
Lui mi camminava davanti e per tutto il viaggio restammo in silenzio.

Aprì la porta e ognuno andò nella propria stanza.

Ok, c'ho fame...adesso che faccio? Chiedo anche a Ethan? Se non lo faccio sarei una maleducata egoista...cosa faccio?

Alla fine mi ritrovai a bussare alla sua stanza. Lui mi aprì la porta e mi squadrò.

"Che vuoi? " Che vuoi?! Ma sei così bambino?

" Sono venuta a chiedere se avessi fame... vuoi che ti prepari qualcosa?" Lui incrociò le braccia.

"Non voglio che prepari niente per me, mangia quello che vuoi. Io mi arrangio." Adesso mi sono stancata.

"Ethan mi vuoi dire perché sei così aspio nei miei confronti? Cosa ti ho fatto?"

"Niente. Assolutamente niente..." Rispose.

"Sono...confusa, se non ti ho fatto niente..."

"Appunto per questo. Niente! Non fai mai niente. Pensavo ci fosse qualcosa! Pensavo che ti piacessi. " Disse iniziando ad alzare la voce.

"Ethan per favore...non puoi. Non...è così. Tu non mi piaci." Fu difficile dirlo. Lui si immobilizzò come sconvolto.

"Ethan, io me ne vado. La scommessa è finita, saluta Gray appena rientra."

Presi la valigia e indossai la mia felpa. Chiamai un taxi che arrivò subito. Non mi voltai per guardare la porta chiusa e la luce della cucina spenta. Un colpo al cuore. Una lacrima scese lungo la guancia. Mi affrettai ad asciugarla con la manica.

"Signorina? Tutto bene?" Chiese il vecchietto del taxi.

"Certo, mai stata meglio. Quanto le devo?" Aprii il portafogli.

"Non voglio niente, voglio che si riprenda e sia felice. Vedrà cara, se la ama verrà da lei. Chi ama non va via, torna o non se ne va." Detto questo mi fece scendere e mi porse la valigia. Gli sorrisi e lo ringraziai.

Entrai casa e un rumore che proveniva dalla stanza di Kate mi fece venire i brividi. Arrivai nella mia stanza e appena chiusi la porta, caddi sulle ginocchia e le lacrime uscirono frettolose.

***

"Oh, sei a casa. Pensavo fossi scomparsa. Mamma è ancora da nonna, quasi mi piace questa situazione. Posso fare quello che voglio...Buongiorno Amore!!" Si buttò imbraccio a James. Ma questo da quanto sta con lei? Mai cagato e ora lei ci va pure a letto insieme? Wow.

"Io esco Kate, vado a scuola. Ciao." Lei non mi degnò di uno sguardo e così mi sedetti alla fermata del pullman scolastico. Misi le cuffie la musica sparata nelle orecchie.

Scesi e mi imbucai in un corridoio. Scrutai la macchinetta e mi riportò al momento quando Ethan mi aveva offerto la merendina. Strano, ma conservavo la confezione come segnalibro.

Presi le scale e raggiunsi la classe con qualche difficoltà. I corridoi erano strapieni di ragazzi che andavano in classe, al bagno, agli armadietti...

Buttai il quaderno sul banco e incrociai le braccia e vi poggiai la testa.

"Guarda guarda. Già tornati dalle vacanzucce? Ti sei divertita col mio ragazzo?" Linda. Anche di mattina.

"Linda ascolta.." Feci per dire ma lei posizionò la mano davanti alla mia bocca.

"Ascoltami tu, amica, Ethan può anche averti raccontato la frottola che io sia andata con altri mentre lui non c'era, ma non è affatto vera. Quindi, stagli alla larga." mi alzai in piedi e la fronteggiai, riuscivo a raggiungerla in altezza tranquillamente.

"Senti, amichetta gnegne di sto cazzo. Tu prendi quello che è tuo e mi lasci stare. Uno, se non ricordi, Ethan è una persona non un oggetto. Due, a me non potrebbe fregare meno di lui. Gira i tacchi e cadi, magari mi dai l'onore di assistere alla caduta di Troia. Sai com'è, non vi ho potuto assistere." Dissi scrollando alla fine le spalle.

La risata della classe la fece diventare rossa e mi puntò il dito con l'unghia rifatta contro.

"Sappi che questa me la paghi Skyler Jones. Me la pagherai." Se ne andò e sbatté la porta.

Il braccio di Maggie circondò il mio. "Ragazza mia, questo da quando?" Chiese ridendo. Feci un finto sorriso e poi svanì dietro agli altri ragazzi. Mi sedetti nei posti davanti e Nate prese posto accanto a me. Mi mostrò un sorriso. Ricambiai, poi mi venne una splendida idea. Se non mi sbaglio Nate voleva uscire con me il giorno della scommessa.

Strappai un pezzo di carta dal quaderno e scrissi: Hey, ti va se questo pomeriggio andiamo a mangiare qualcosa? Direi che potesse bastare, il resto lo organizzava lui. Gli porsi il biglietto che lui lesse velocemente e mi ridò.
Non sarebbe una cattiva idea, che ne dici se ti vengo a prendere alle 18? So che dove andremo ti piacerà. Fidati.

Benone direi. Non lo faccio per altri scopi. Infondo Nate è carino, potrebbe esserci qualcosa...forse.

in love ~ e.dOnde as histórias ganham vida. Descobre agora