Studying on the Beach

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Indossai un bikini, sopra un top corto e un pantaloncino corto in jeans a vita alta.
Misi delle infradito e preparai la borsa per studiare.
"Vai con calma, manca ancora molto tempo." Mi disse Ethan arrivandomi da dietro e lasciandomi baci caldi sul collo e sulle spalle.
"Che ora è? E poi, tu hai preparato le tue cose?" Gli chiesi voltandomi. Annuí.

Mi prese dai fianchi e si sedette sul letto.
Allacciò le dita dietro la mia schiena e mi guardò dal basso.
"Semplicemente perfetta. Altro che Linda." Disse prima di darmi un bacio sulla pancia.
"Ragazzi, buongiorno! Sono io, venite a fare colazione con noi?" Bussò Grayson.
Andai ad aprire e salutai il mio amico.
Guardai verso Ethan.
"Che vuoi fare?" Gli chiesi. Lui scosse la testa. Si alzò e mi mise un braccio sulle spalle.
"Credo che la porterò ad un bar vicino. Tanto arriviamo. Sono le otto. Abbiamo lezione tra due ore." Disse.
Grayson guardò prima Ethan e poi me. Poi me e Ethan.
"Voi dovete darmi delle spiegazioni. Cosa è successo?" Chiese corrugando la fronte.
Ethan mi prese la mano e mi trascinò fino al garage della villa.
Prese le chiavi della moto e mi infilò il casco in testa.
Ne mise uno anche lui e, con un rombo della moto, partí.
Per la velocità, dovetti aggrapparmi alla sua maglietta.
Spostò le mie mani attorno ai suoi fianchi.

Spense il motore e scese dalla moto. Mi aiutò a togliere il casco e a scendere.
Ci sedemmo in un tavolino esterno al bar e ordinammo un caffè.
"Ma dimmi, piccolina, ti sta piacendo la vacanza?" Mi chiese bevendo dalla sua tazza.
Arrossii ma annuii timidamente.

"Vado a prendermi una brioches." Gli dissi. "Vuoi qualcosa?"
"Sì, ma non è sul menù."
Sorrisi. "Ehi, stai flirtando con me per caso?"
Lui si alzò e mi baciò sui capelli.
"Non ancora. Vado io, tu goditi il tuo caffè caldo." Fece per andare, quando lo presi per un passante del suo jeans.
"Grazie ma vado io. Non potrei permettermi un altro senso di colpa."
Mi guardò con aria interrogativa.
"Prima la cassiera non ti ha fatto pagare. Quando è stata l'ultima volta che hai pagato in un bar con una ragazza al banco?"
"Non ricordo, un bel po' di tempo fa."
"A quanto ricordo io, mai Ethan. Non vorrai rovinarmi la giornata tenendomi un rimorso, vero?"
Ethan aprì il portafogli ed estrasse una banconota da dieci dollari.
"Ok allora, ti aspetto qua." Si risedette e io entrai.

Ci misi un paio di minuti, a causa della fila di persone che ordinavano la colazione e andare, poi, a lavorare.

Tornai con il sacchetto in mano e mi sedetti nel mio posto difronte a Ethan.
"Allora? Ti ha preso i soldi?" Disse trattenendo un sorriso.
"Aha" Aprii il sacchetto e tirai fuori una ciambella con glassa al cioccolato e gliela porsi nel tovagliolo.
"Wow, grazie! Gentilissima!" Mi disse prendendo le mie mani con la ciambella.
Arrossii al contatto delle mani.

Mentre camminavamo per strada, lo fermai dal polso.
Mi guardò confuso.
"Ethan io non voglio questo." Dissi abbassando lo sguardo.
"Uhm, okay allora non lo facciamo." Disse non capendo cosa volessi dire.
"Non voglio essere il tuo giocattolo, chiaro? Solo perché ti sei lasciato con Linda non vuol dire che devi fartela con la sua peggior nemica." Dissi abbassando la voce.
"Che cosa? No." Disse subito.
"No? Ethan, rispondi ad una mia domanda." Gli chiesi scostandomi.
"Dimmi."
"Cosa pensi che sia io per te?"
"Skyler."
"Rispondi." L'ansia mi stava letteralmente divorando.
"Skyler, sei in prima cosa la miglior ragazza che ho incontrato fin ora. Sei la migliore amica di mio fratello e la mia. Sei una ragazza fantastica e questo lo sai già." Disse avvicinandosi a me.
Fece scivolare le sua mani fredde sul mio collo. Premette delicatamente i pollici sulla mia gola, inducendomi a rovesciare indietro la testa.
Sentii le sue labbra premere sulle mie così forte che qualsiasi cosa mi fosse passata per la testa, svanì.
Le sue mani scesero lungo le spalle, sfiorarono le braccia e si posarono sui miei fianchi.
Piccoli brividi di panico e di piacere mi passarono attraverso.
Cercò di tirarmi a sé ma io gli morsicai le labbra.
Si tirò indietro leccandosi le labbra con la punta della lingua.
"Mi hai dato un morso?"
"È tutto un gioco per te?" Chiesi.
"Non tutto."
"Per esempio?"
"Tu."

Il viaggio di ritorno fu silenzioso, molto.
Ethan accostò la moto e si sedette al contrario, standomi difronte. Le nostre ginocchia si toccavano.
Avrei voluto afferrarlo per la maglietta e baciarlo.
"Puoi farlo. Non te lo proibisco." Disse guardandomi negli occhi e notando che gli fissavo le labbra.
"Che cosa?" Dissi imbarazzandomi.
"Puoi baciarmi tu per prima. Adoro le ragazze indipendenti." Mi disse accarezzandomi le gambe.
Afferrai la sua maglietta e lo guardai.
"Fallo." Mi ordinò.
"Non ci riesco." Dissi tirandomi indietro.
"Osserva. È facile." Mise le mie mani sulla sua maglietta, avvicinò il mio viso al suo e mi baciò.
"Visto? Ora tocca a te." Disse con un sorriso.
Ripetei i primi due passi come mi aveva fatto vedere, ma ci impiegai un po' prima di arrivare a sfiorargli le labbra. Giocai con i nostri nasi, mentre le labbra restavano vicine.
I suoi occhi erano legati alle mie labbra.
"Mi farai morire tu." Mise una mano dietro la mia schiena e mi attirò a sé.
Ora i nostri petti si toccavano.
"Ethan, io..." La voce si fermò in gola.
"Baciami." Suonava più come un affermazione che una domanda.
Presa da un improvvisa scarica di adrenalina, appoggiai lentamente le mie labbra sulle sue.
Erano movimenti lenti, dolci. Nessuna fame. Nessuna foga. Solo passione lenta e piena di desiderio.
Arrivammo nella stanza e presi la borsa con le mie cose.
Aspettai che Ethan chiudesse la porta e andammo in spiaggia.
Eravamo ancora in anticipo. Di circa dieci minuti. Stesi l'asciugamano e mi sdraiai.
Ethan arrivò e si sdraiò su di me, tenendosi su con le braccia.
Allacciai le braccia al suo collo, e gli sorrisi nel bacio.
"Ti dispiace staccarti?" Gli dissi spingendolo.
Lui si alzò e mi tirò su. Mi fece sedere difronte a lui. Posizionò le mani sulle mie cosce e si avvicinò per un altro bacio.
"No." Dissi con fermezza.
"Eh?"
"Stanno arrivando gli altri." Dissi sedendomi più lontana.
"E allora?"
"Non vorrai che gli altri ci vedano." Dissi voltandomi a guardare gli altri che arrivavano.
"Hai una macchia di caffè sul top." Disse Ethan toccandomi.
Non feci in tempo a voltarmi che Ethan si buttò su di me e mi fece cadere sulla sabbia.
"Ragazzi! Trovatevi una stanza!" Urlò Scarlett ridendo. Ethan si spostò grattandosi la nuca, mentre io arrossii e mi nascosi dietro di lui.
Grayson ci guardò con aria diffidente e prese suo fratello da parte.

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