8. Il bagno dei prefetti

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Era una giornata ventilata, una delle ultime di un Settembre che aveva regalato settimane piacevolmente calde. Nonostante il vento, però, una ventina di Gryffindor era sul campo di Quidditch, in attesa di sfidarsi per ottenere un posto in squadra. L'eccitazione era palpabile.

- Ragazzi, per piacere. Potete abbassare un po' la voce?  - chiese timidamente Harry. - Ragazzi potete... -

- Fate silenzio! - urlò Ginny Weasley. - State zitti!-

In un attimo, tutti i presenti ammutolirono.

- Bene, ora che ho la vostra attenzione, volevo informarvi che il fatto che avete giocato l'anno scorso, non vi assicura un posto in squadra quest'anno. Date il meglio di voi stessi, e divertitevi! -

Ron era in prima fila. - Nessun rancore, Weasley. Provo anche io per il ruolo di portiere. - da dietro il gruppo di ragazzi, spuntò Cormac McLaggen.

- Chi, un armadione come te? Un portiere deve essere agile, veloce...  -

Nello stesso istante, Cormac afferrò repentinamente una mosca con due dita della mano destra, mente con l'altra manteneva la sua scopa.
- Faccio del mio meglio. - rispose beffardo. - Ah, e potresti presentarmi la tua amica Granger? Non mi dispiacerebbe... iniziare a chiamarci per nome, se capisci cosa intendo. - rivolse lo sguardo sugli spalti. Hermione Granger aveva appena preso posto poco distante da loro.

Saltarono sulla scopa e presero quota, divisi in due squadre. Ognuno prese posto. Harry era sulla sua scopa a più di dieci metri di distanza, osservando la partita. Dopo trenta minuti buoni, già sapeva chi far entrare in squadra, ad eccezione del portiere. Nè Ron nè tantomeno Cormac si erano distinti, prevalendo l'uno sull'altro. Erano entrambi buoni portieri. Si sarebbe deciso tutto ai tiri finali. Tre per ogni squadra. Iniziò McLaggen. Aveva contro Angelina Johnson, la quale si posizionò a undici metri di distanza dagli anelli. Poi prese velocità, e a sei/sette metri dal portiere, lanciò la palla. Cormac la prese sicuro tra le sue braccia.
Fu la volta di Ron. Aveva contro sua sorella Ginny, che fece finta di lanciarla da una parte, ma in realtà scagliò la palla nella direzione opposta. Ron fece una parata spettacolare, allungandosi con tutto il corpo, rischiando quasi di cadere. Ricevette gli applausi di tutta la squadra.
Anche Hermione dagli spalti esultò. - Vai Ron! - gridò.
Toccò di nuovo a Cormac. Una ragazza bionda e dall'aria aggressiva sfrecciò a destra e a sinistra prima di sferrare la palla con tutta la sua forza, ma McLaggen si cordinò e riuscì a girare con la scopa su se stesso prima di agguantare la palla giusto in tempo. Harry fu sorpreso da tanta agilità.
Ron, visibilmente preoccupato, cercò di concentrarsi il più possibile, ma l'ansia fece di lui un sol boccone. Rimase immobile vedendo l'avversario che sfrecciava verso di lui per fare centro. Per fortuna, la palla gli andò a sbattere contro mentre portava le braccia alla testa, in un gesto istintivo di protezione. L'avversario non ottenne i punti desiderati, ma Ron non prese la palla. A questo punto era in netto sfavore. Hermione, volendo aiutare l'amico in difficoltà (e poiché considerava McLaggen davvero irritante), decise di agire. Mentre Cormac si posizionava vicino gli anelli, Hermione scagliò a bassa voce l'incantesimo 'Confundo'. Il battitore lanciò la palla e Cormac, involontariamente, si spostò, facendolo segnare. Un urlo si alzò dalla folla di Gryffindor che popolava il campo.

- Weasley! Weasley! Weasley! -

Cormac, ancora intontito, non poteva credere a ciò che fosse successo.

Harry piombò sul campo dove era appena atterrato Ron e si abbracciarono. Mentre si congratulava con l'amico, alzò lo sguardo verso gli spalti e vide Hermione che si era alzata in piedi ed agitava le braccia, entusiasta. Harry non si spiegava cosa avesse portato McLaggen dal compiere una parata epica ad una gaffe sensazionale. Poi vide l'amica, e capì.

Cuore di Draco || DramioneWhere stories live. Discover now