3. Fortuna liquida

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Il primo giorno di lezioni è sempre stato un trambusto! Ci sono decine di ragazzi del primo anno che si spostano da una parte all'altra di Hogwarts, senza sapere davvero dove andare, ancora sognanti e con gli occhi spalancati per ogni minimo dettaglio di quel castello. Ci sono insegnanti che si sbracciano di qua e di là per indicare la direzione giusta da prendere per ogni lezione. E poi ci sono i ragazzi più grandi che si divertono da pazzi a vedere tutto ciò. Nell'ultima categoria, Harry e Ron rientravano in pieno. Superavano di due spanne i ragazzi più piccoli. Erano intenti a guardare la professoressa McGranitt che si spostava da una parte all'altra di quel corridoio per aiutare chi fosse in difficoltà.

- Storia della magia è di sopra, non di sotto! - diceva. Oppure:

- Signor Daves, quello è il bagno delle ragazze! -

Mentre cercava di direzionare quella massa di studenti e, contemporaneamente, non impazzire del tutto, notò Harry e Ron sopra un muro a mezza altezza: avevano un sorriso che andava da una parte all'altra dell'orecchio. Si avvicinò ai due ragazzi del sesto anno, e disse:

- Ci divertiamo stamattina, vero? -

- Avevo un'ora libera stamattina, professoressa. - rispose Harry.

- Potresti riempirla con Pozioni, o non hai più l'ambizione di diventare un Auror? -

- Beh ce l'avevo! Ma mi hanno detto che dovevo ottenere Eccezionale nei G.U.F.O. -

- E così era, quando il professor Piton insegnava Pozioni. Ma adesso credo che il Professor Lumacorno sarebbe felicissimo di accogliere studenti volenterosi, anche se hanno ricevuto un voto come Oltre Ogni Aspettativa. - rispose la strega con un gran sorriso, aggiungendo subito dopo:

- Weasley vai anche tu, smettila di stare qui a bighellonare! - il sorriso si tramutò in una smorfia di sdegno.

"Ah che scansafatiche questi ragazzi di oggi!" pensò.

Ad ogni modo, non poté indugiare ulteriormente su quei, poiché una voce delicata e sottile le chiese: - Professoressa, dov'è l'aula di Erbologia?- Era sicura che non sarebbe arrivata alla fine della giornata.

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Harry e Ron si incamminarono verso i sotterranei, dove si tenevano le lezioni di Pozioni.

- Non voglio studiare Pozioni, ci sono le selezioni del Quidditch, voglio allenarmi! - sbuffò Ron.

- Ci sarà tutto il tempo per allenarsi, sta tranquillo. - rispose Harry.

- La fai semplice tu, sei il capitano! -

Giunsero ad un corridoio lungo e stretto, dove alla fine c'era una porta imponente, troppo grande per le dimensioni del corridoio. L'aprirono.

- Ah, signor Potter! Iniziavo a preoccuparmi, dov'era finito? La lezione non poteva certo iniziare senza di lei! E chi è il suo amico? -

- Mi chiamo Ronald Weasley. -

- Vieni avanti, ogni amico di Harry Potter è il benvenuto qui. Bene, credo possiamo iniziare. -

La stanza era molto ampia, ma tutti gli oggetti e le persone presenti rendevano lo spazio assai ridotto. C'erano dei calderoni al centro, infusi e pozioni di ogni genere sugli scaffali, libri e pergamene sui tavoli, appartenenti a Gryffindor e Slytherin. Il tutto accompagnato da un odore, o meglio un tanfo, di uova bollite e pipistrelli in salamoia. In alcuni momenti l'aria era davvero irrespirabile.

- Professore, nè io nè Ron abbiamo il libro di testo. - disse Harry.

- Tranquillo ragazzo, vedi nell'armadio delle dispense. -

Cuore di Draco || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora