27. La battaglia finale

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- Seguitemi! - esclamò Harry.

Lui, Hermione e Draco uscirono dalla Sala Grande e, attraversando corridoi mezzi distrutti, raggiunsero il cortile dove era avvenuto lo scontro. Definirlo 'cortile' ormai era impensabile: se Draco ed Hermione non avessero già saputo dove fossero, avrebbero giurato di trovarsi in un rudere abbandonato. Gli eleganti archi, che componevano la struttura esterna del cortile, erano completamente distrutti, ammucchiati qua e là e ricoperti da chiazze di sangue. Anche gli alberi e i fiori che abbellivano il luogo, erano orrendamente sdradicati. Hermione e Draco, a tale visione, restarono impietriti. Per fortuna, tutti i feriti ed i morti erano stati portati all'interno. La pioggia ed il vento, almeno, aveva cessato di infuriare.

- È qui che avete combattuto? - chiese Draco.

- Sì, ed è qui che ritorneranno tra meno di un'ora.- rispose Harry.

- Dovevamo aiutarvi, dovevamo comb... - cercò di dire Hermione, ma fu interrotta da Harry:

- No! Voi dovevate sapere. Ed ora che conoscete la verità, potete aiutarci. Dovete aiutarci. - e li guardò fisso.

Hermione annuì, mentre Draco chiese:

- Samantha ci ha detto che hai un piano. Cos'hai pensato per sconfiggere il Signore Oscuro? - 

- Tra i Mangiamorte, gli unici che conoscono la Profezia sono Lucius e Bellatrix, ma non credo che avranno spifferato tutto a Voldemort. Per due motivi: il primo, sarebbe una vergogna, soprattutto per Lucius, avere un figlio o un nipote  predestinato a sconfiggere l'uomo che servono. - Draco accennò un sorriso ironico.

- Il secondo, - continuò Harry - soprattutto per Bellatrix, è il timore di una reazione furiosa da parte di Voldemort, per non essere riusciti a risolvere il problema da soli. No, sono del tutto convinto che non abbiano detto niente a nessuno. - gli occhi di Harry si accesero per l'euforia. - Questo, per noi, è un grande vantaggio, che potremo sfruttare appieno. -

- Ma cosa c'entra la Felix Felicis? - chiese Hermione.

- Stavo per arrivarci. - rispose Harry. - quando Voldemort e i Mangiamorte ritorneranno, cercheranno me. Mi farò avanti, mentre voi rimarrete nell'ombra. Distrarrò Voldemort sfidandolo a duello, nel frattempo voi però dovrete scegliere il momento giusto per colpirlo: la Felix vi aiuterà in questo. Ricordate: avrete solo una possibilità! Voldemort non avrà sospetti su di voi, ma nel momento in cui vi esporrete, verrete scoperti. Attenti a possibili reazioni da parte di Lucius e Bellatrix, loro sanno la verità. -

Detto ciò, Harry stappò la boccettina e ne bevve un sorso, porgendola poi ai suoi amici.

- Un sorso non mi farà male. Prendete. - disse.

Hermione prese la boccettina con aria interrogativa. - Ne sei sicuro, Harry? - chiese.

- No, ma è la nostra unica possibilità. - rispose Harry deciso.

Hermione bevve un sorso di quel liquido dorato, per poi passarlo a Draco. - Potter, se non dovesse funzion... - iniziò a dire lo Slytherin, ma fu interrotto da Harry.

- Fidati di me, Malfoy. Alla fine mi ringrazierai. - disse sorridendo il Gryffindor.

- O ti riempirò di parolacce, una volta che saremo tutti nell'aldilà! - Draco pronunciò queste parole, e poi, con un sorso, svuotò la fiala.

All'istante, i tre ragazzi si sentirono pervasi da una sensazione di tranquillità. Era quello che ci voleva, dopo tante ore di tensione.
Harry tornò nel castello ad aiutare chi ne avesse bisogno, mentre Draco ed Hermione restarono lì a cercare di far funzionare la 'Pietra della Verità', ma invano. Ad un certo punto, sentirono un urlo provenire dall'interno. Corsero a controllare. Molte persone si affollarono all'ingresso della Sala Grande, mentre la McGranitt ed altri professori facevano da cordone umano, cercando di non far entrare più nessuno.

Cuore di Draco || DramioneWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu