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"Dannazione!" Urlò Connor, mentre si sbatteva la porta alle spalle. "Perché ci sono così tante persone interessate al nostro caffè mattutino? Ecco perché ce lo prepariamo a casa."

Troye ridacchiò. "No, lo facciamo a casa perché al tuo culo proprietario dell'azienda di caffè non piace berne di nessun'altra marca."

"Hey!" Commentò Connor in sua difesa, mentre si sfilava le scarpe. "Mi piace Blue Bottle."

"Sì, ma quelli sono speciali."

"E ti piace il mio culo."

Troye ruotò gli occhi, ridacchiando sommessamente.

"Che bel modo di cominciare una pigra giornata, huh Tro?"

Troye saltò sul loro divano, poi lanciò uno strano suono di incredulità, mentre la sua mano scattava verso Connor per mostrargli il suo telefono. "Guarda!"

All'inizio della sua timeline c'era un tweet con un servizio fotografico di loro due mentre lasciavano il Peet's Coffee. "I Franta-Mellet escono per un drink mattutino per cominciare la giornata. Che cazzo?" Connor fece schioccare la sua lingua. "Sono stati veloci."

"Come faranno i nostri bambini a sopravvivere in questo ambiente ostile?"

"Chissà? Nel peggiore dei casi, compriamo un cottage in Minnesota e ci nascondiamo per un po'." Sorrise e poi sospirò felicemente. "Franta-Mellet. Adoro il suono dei nostri cognomi insieme." Connor pressò un bacio sulla testa di Troye e posò la sua tazza sulla superficie del tavolino da caffè.

"Non è stato diverso negli ultimi anni, Connie."

Connor sorrise al suono del suo nomignolo da bambino. "E spero bene che rimanga così per molti altri ancora."

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La stanza era colorata di giallo e blu pastello, piena di libri per bambini e giocattoli di ogni sorta. C'erano sette foto incorniciate di Troye e Connor un po' più giovani.

Si ricordavano ciò che era accaduto come fosse stato il giorno prima. Erano corsi a farsi delle foto non appena avevano visto le pareti gialle e blu e le avevano appese immediatamente dopo il servizio fotografico improvvisato. Calzavano a pennello con la stanza.

I suoi occhi si aprirono lentamente, assorbendo l'immagine della sua nuova stanza. Le sue sopracciglia sbatterono contro la sua morbida pelle abbronzata, mentre le sue labbra formavano un piccolo sorriso. Si era svegliata, messa seduta e poi alzata per guardare più da vicino i suoi genitori.

"Ciao, tesorino" disse Connor alla piccola bimba nella culla.

"Amore, vieni qui. Si è svegliata."

Troye corse accanto a Connor, sorridendo alla loro bambina.

"Buongiorno, Lacey."

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Connor si alzò, impaziente di prendere il suo caffè mattutino prima di ritornare a scrivere la sua autobiografia.

Troye era in Australia e Connor poteva scrivere più che poteva, visto che tutto ciò che aveva a cui pensare era prendersi cura di Lacey. Sarebbe dovuto volare a New York una settimana dopo il ritorno di Troye e aveva bisogno di quel lasso di tempo.

Il campanello suonò mentre Connor accendeva la macchina, e camminò verso la porta. Un corriere stava fermo sull'uscio, reggendo un vaso di caprifoglio.

"Salve. Lei è il signor Franta-Mellet?"

"Sì, sono io, Connor. Sempre se non stesse cercando Troye Franta-Mellet."

Lei sorrise e gli porse il piccolo vaso con un biglietto attaccato ad esso. "No, è per un Connor. Da parte di suo marito. Passi una buona giornata, signore."

Lui richiuse la porta, dopo averla ringraziata, e lesse il biglietto. Connor non poté fare a meno di sorridere.

"Fiori, dolci tanto quanto tu mi fai sentire. - Tro"

Anche dopo decenni, erano ancora dei giovani amanti dai destini incrociati.

Sweet - Tronnor (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora