18 & 16

74 13 7
                                    

Connor aveva cominciato la Parker's School per l'economia da meno di tre mesi, e Troye avrebbe potuto già dire che fosse infelice. Connor tornò a casa fiacco e si sentì più magro tra le braccia di Troye.

Troye non aveva considerato realmente la possibilità di andare al college, ma con la sua carriera da attore da poco decollata, lui e suo padre avevano segretamente pensato che lui non avrebbe dovuto.

Comunque, Connor, non era così privilegiato.

Niente che aveva a che fare con il college lo rendeva neanche remotamente felice, anche se Troye era ancora sicuro che Connor avesse voluto essere un uomo d'affari.

Le uniche cose in cui Connor trovava rifugio in quei giorni erano il suo blog e Troye, e qualche lusso come il caffè e la musica. Connor aveva trovato un'abbastanza larga schiera di seguaci online, almeno cinquecentomila se avesse contato tutti i suoi social media messi insieme. Parlava di vita quotidiana, tutte cose da persona alla moda, e creava playlist musicali che i fans descrivevano come "mortali".

Troye pensava che Connor avrebbe anche potuto mollare la scuola ed investire sulla sua crescente presenza online, se avesse voluto, ma avrebbe dovuto prendere quella decisione da solo. Tutto ciò che Troye si spingeva a fare era supportare Connor, a prescindere da tutto.

Erano le due di notte, Connor non aveva lezione quel giorno. Aveva la testa poggiata sul petto di Troye, stava guardando il soffitto della camera da letto. Chiuse gli occhi, poi sussurrò. "Non sono... non sono felice, Troye."

Troye si piegò e stampò un bacio nei capelli di Connor, disegnando dei cerchi su un suo palmo. "Lo sapevo. Puoi provare a cambiare strada?"

"Penso di sì," gracchiò, "ma sono spaventato, Tro."

"Fare tante cose ci spaventava. Ma sono venute su comunque, non è vero, Connie?"

Connor annuì, ma si sentiva già un piede nella fossa. Gli ingranaggi nel suo cervello giravano, i fili magnifici nella sua mente stavano orchestrando un piano, un modo per lui di fare successo senza un diploma al college.

Troye sorrise, allacciando le sue dita ai capelli scompigliati di Connor. Poteva già vedere nei suoi occhi che qualcosa in lui era scattato.

Troye sorrise contro le labbra di Connor, volendo qualcosa di più del calore tra loro. Fece correre le sue dita sul petto tonico di Connor, ridacchiando mentre Connor portava la sua mano sulla sua schiena.

Il signor Mellet era a Perth per una settimana, ed era d'accordo che loro due stessero nella sua casa a patto che passassero le notti dai Franta dove sarebbero potuti essere controllati. Tradotto: dove non avrebbero potuto fare nulla di "furtivo". Troye aveva suggerito di incontrarsi da lui.

Troye spinse Connor sul suo letto, provando ad aprire la fibbia della cintura del ragazzo tra i mormorii ed i respiri affannati.

"Aspetta" disse Connor, fermando Troye per il braccio. "Troye, fermati" sospirò, risedendosi e bisbigliando. "Sarebbe uno sbaglio."

"Non vuoi fare sesso con me?" Si sedette anche Troye, cominciando a scendere dalla vita di Connor. "Per me va bene. Ma dimmelo" urlò.

"Non è quello, è solo che non possiamo adesso. Potrebbe non sembrarlo, ma il sesso è una cosa più grande di noi, Tro. Devo essere certo che tu lo voglia, prima. Quando avrai diciotto anni, vedremo se ti andrà ancora di stare con me. Se non vorrai, quella sarà la tua decisione e io la rispetterò. Se invece vorrai..." Si piegò in avanti per baciare la guancia di Troye. "Andremo avanti insieme."

Troye avrebbe anche potuto essere arrapato al massimo, ma veniva da un posto dove era diventato premuroso, e vedeva la validità di quel discorso. Aiutò Connor a rialzarsi e si appoggiò con lui alla testiera del letto. "Okay."

Connor sembrava un po' deluso, come se fosse preoccupato che Troye non avrebbe capito.

"Hey," sussurrò Troye, passando il suo pollice sul dorso della mano di Connor. "Sai cosa è successo?"

"Cosa?" Chiese, piano.

"Mio padre ha incontrato questa donna in Australia. Laurelle. Ha tre bambini, credo. Due maschi ed una femmina. Sembra davvero carina. Penso che lui proverà a rimanere in contatto con lei."

"Sì?"

"Sì. Spero che saranno felici, Con" sospirò Troye, appoggiando di nuovo la sua testa su Connor.

Connor poggiò un braccio intorno alla sua spalla, baciandolo delicatamente sulla tempia. "Anch'io, Tro."

-----

Troye stava quasi piangendo per la felicità. "Con, è incredibile!"

"Non riesco a crederci neanch'io" biascicò Connor, la sua espressione completamente sbigottita mentre guardava il foglio con la decisione finale. Sentì le sue dita formicolare, sentiva che qualcosa stava andando per il verso giusto.

Troye passò una mano tra i capelli di Connor, premendogli un bacio sulla fronte. "Sono così fiero di te. Il tuo amore si tramuta sempre in qualcosa di meraviglioso. Hai lavorato duro per questo."

Connor era estasiato. Quelle persone credevano in lui: investitori, soci, venditori. Volevano tutti lavorare per la sua idea.

Aveva già visto qualche modello del progetto, aveva capito cosa volesse, quali fossero i suoi gusti.

I suoi seguaci erano strepitosi. Lo supportavano più di quanto lui avesse mai sperato. Qualcuno era acido, disapprovando il fatto che lui stesse abbandonando il terreno battuto, ma la maggior parte era livida di eccitazione per ciò che lui avrebbe potuto portare nel mondo.

Anche i fans di Troye lo erano, i pochi che avevano il sospetto che loro due stessero insieme.

Troye e Connor fissavano sbalorditi quel pezzo di carta, leggendo a ripetizione le stesse parole, stampate nettamente alla fine della pagina. "Common Culture, data confermata di inizio produzione: 12 gennaio 2012."

Connor Joel Franta non avrebbe più frequentato il college.

Sweet - Tronnor (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora