21 & 19

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"Hey, tesoro." Connor sorrise distrattamente mentre usciva dal largo viale ovale dell'edificio di vetro. "Com'è andato il primo giorno?" I suoi occhi coperti dagli occhiali da Sole incontrarono finalmente quelli di Troye mentre guidava entrando nella strada principale, davanti ad un uomo in giacca e cravatta in una Bentley del 2004 che non ne sembrò particolarmente felice. Connor quasi si sciolse sul posto. Le iridi blu del ragazzo più giovane erano illuminate, esprimendo un'eccitazione così pura che Connor sentì quasi l'urgenza di cercare di agguantarla.

"Fantastico. Tutte queste persone che mi circondano sono così incredibilmente appassionate di musica, sempre, sia quando stanno facendo un giro per il caffè che quando accolgono degli artisti nella loro etichetta. Amano ciò che fanno, è quasi ammaliante. E non mi trattano diversamente dai tirocinanti. Infatti, mi hanno quasi trattato come una merda. Ma ho visto qualcuno di loro davvero impressionato da me... Ah, sono così felice!" Le sue braccia si agitavano in ampi movimenti d'entusiasmo.

Connor dovette scansare le sue dita, come se stessero volando proiettili. "Stupendo. So come ci si sente quanto il cuore ti batte così forte, quando senti che ogni centimetro del tuo corpo è completamente preso dai brividi di eccitazione per ciò che stai facendo." Scrutò il suo fidanzato quando si fermarono al semaforo rosso. Sorrise al bagliore negli ampi occhi del suo ragazzo. Senza pensarci due volte, gli scappò di bocca. "Troye Sivan, mi fai mancare il fiato."

Troye premette un bacio sulla guancia di Connor. "Ti amo anch'io." Non poterono fare a meno di ridere quando il guidatore dietro di loro suonò il clacson.

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"Oh mio Dio" sussurrò Troye. "Oh mio Dio!" Scattò in piedi, saltò due volte, poi passò il telefono nelle mani di Connor mentre cominciava a danzare nel mezzo del soggiorno vuoto.

Il corpo di Troye stava tremando così forte e irregolarmente che Connor era quasi sul punto di pensare che avesse una crisi epilettica. Stava solo controllando le emails, che cosa avrebbe potuto spingerlo in quello stato?

Connor alzò un sopracciglio, divertito dall'improvviso scatto di energia del più giovane, e cominciò a leggere il messaggio inviato a Troye, Emma, ed un altro paio di altri membri del suo team.

"Gentile signor Troye Sivan e suo management rappresentante, malgrado lei non rientri nei nostri standard d'altezza per i nostri modelli, abbiamo a lungo considerato l'impatto della sua immagine e, francamente, il suo rapido successo nel mondo dello spettacolo e nell'industria musicale ci ha presi alla sprovvista. I suoi servizi fotografici, le sue stampe e i suoi poster sono stupefacenti. Abbiamo adorato la sua recente pubblicità per Calvin Klein su Billboard. Per non parlare del fatto che il suo personaggio e il suo aspetto siano esattamente ciò che stiamo cercando per rappresentare il nostro marchio. Perciò, vorremmo formalmente invitarla a partecipare alla nuova collezione maschile di Jean-Paul Gaultier per la Settimana della Moda di Parigi 2015." Connor fece una pausa, fissando il telefono come un cervo con un paio di fari. "O mio Dio!" Urlò, lasciando l'iPhone sul divano e alzandosi per ballare con Troye. "Questo è magnifico! Jean-Paul Gaultier è fantastico! Tu sei meraviglioso!"

Connor rubò un bacio incasinato tra labbra sorridenti e nasi cozzanti mentre i due continuavano a ballare sulla musica della vita.

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Troye sospirò, osservando la sua casa con estraneazione. "Non posso più vivere qui, Con."

Il ragazzo più grande staccò gli occhi dalla sua casella email e si alzò, strofinando gentilmente una mano contro la schiena tesa di Troye. "Perché no?"

"Questo è il loro nuovo inizio, sai? In più, diventerà soffocante con mio padre, Laurelle, Sage e Tyde qui."

"Dimmi la vera ragione" disse dolcemente Connor, così morbidamente che quei suoni entrarono nelle orecchie di Troye come velluto.

"Li verrò a trovare e farò cose del genere, certo, ma non mi sento più a mio agio qui. Voglio dire, Steele è un po' più grande di me e rimarrà in Australia da solo. Voglio andare via da questa casa, Con. Il mio tempo qui è finito."

Connor accarezzò il retro della sua testa, poi sorrise impacciato. "Be', mi hai già sentito lamentarmi del fatto che sarò troppo solo." Toccò una delle mani di Troye delicatamente, provando ad avvicinarsi ad una specifica conversazione molto lentamente. "Te lo stavo comunque per chiedere, ad ogni modo, ma visto che ne stiamo parlando ora... Se vuoi venire a vivere con me, ne possiamo parlare."

Troye sorrise e il suo petto si gonfiò, anche se non era certo se stesse per ridere o per piangere lacrime di gioia.

"Allora parliamone."

Sweet - Tronnor (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora