24 & 22

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Troye seguì il profumo di uova fritte fino alla cucina, sentendosi estremamente a proprio agio a guardare Connor cucinare nella loro casa. "Ciao" lo salutò, facendo scorrere un braccio attorno alla vita di Connor.

Connor strillò, per poi dargli un leggero colpo nello stomaco. "Ciao, maniaco. Non puoi andare in giro a spaventare le persone che stanno facendo pratica nell'arte culinaria!"

Troye ruotò gli occhi e lo punzecchiò leggermente al fianco così da farlo abbassare per permettergli di poggiare il suo mento sulla spalla del più basso.

Connor trasalì per il dolore.

"Stai bene? Ti ho fatto male? Vuoi del ghiaccio?"

"Apposto, solo un po' indolenzito."

Troye alzò un sopracciglio.

"Credo che sia," cominciò mentre cominciava ad arrossire, "dalla scorsa notte." Provò ad essere quanto più disinvolto possibile.

Troye dovette frenare un ghigno mordendosi il labbro, ma i suoi pensieri vennero presto completamente scacciati dal dispiacere per Connor che gli saliva nella mente. "Oddio, scusa, non sapevo che facesse così male il giorno dopo."

Connor ridacchiò e spense i fornelli, sporgendosi sul bancone della cucina così da essere faccia a faccia con Troye. "Neanch'io."

"Ci andrò più piano la prossima volta, giuro."

"Mi è anche piaciuto però" squittì Connor, impegnandosi le mani mettendo le uova sui toast con la purea di avocado.

"Oh" disse Troye. Sorridendo questa volta. "Allora, una volta ogni tanto." Si avvicinò a Connor, per collegare le loro labbra in un bacio innocente. Anche se cominciò a diventare meno innocente ad ogni secondo che passava.

Connor assaporò l'alito caldo di Troye nella sua bocca, riconoscendo il dentifricio alla menta mentre le loro lingue scorrevano una sull'altra. "Bastardo, ti sei lavato i denti prima di fare colazione. L'avevi pianificato." Connor ghignò, per poi rabbrividire mentre veniva di nuovo spinto contro il bancone, le sue mani allacciate ai capelli di Troye, le mani di Troye attorno al suo bacino. Le sue dita a toccare tutti i punti giusti, Troye a produrre tutti i suoni giusti.

"Non ne avevo assolutamente intenzione" sussurrò Troye, mandando brividi in tutto il corpo di Connor. Pressò baci umidi lungo l'intero collo di Connor, mordendolo leggermente.

Connor si lamentò, cominciando ad abbassare il davanti dei pantaloncini di Troye. "Troye."

"Hmm?" Troye sorrise, allontanandosi dalla presa di Connor. "Forse hai ragione, meglio conservarci per dopo la colazione."

Connor gemette, spostando il suo peso, sentendosi scomodo.

"Hai qualche problemuccio là, tesoro?" Chiese dolcemente Troye, adocchiando la prominente erezione nei pantaloni del pigiama di Connor.

"Lo stesso di quando tu me l'hai fatto venire duro prima ancora di esserci rivestiti." Connor rise, per poi schiaffeggiare scherzosamente via Troye prima che riuscisse a baciare il suo collo. "In verità, comunque, volevo dirti il motivo per il quale ero così..." Si schiarì la gola, sentendosi la faccia andare a fuoco. "'Entusiasta' ieri: è perché qualcosa a cui tenevo è andata in porto." Sorrise. "Il libro."

Ogni goccia della confusione mentale mattutina di Troye e anche un po' del suo desiderio vennero risucchiati via. "Il libro? Sta succedendo davvero? Il mio fidanzato sarà un autore best-seller del New York Times!"

Connor rise la grossa risata che Troye gli faceva sempre venir fuori. "Mi fa piacere che tu sia il mio fan numero uno, piccolo."

Troye storse il naso e ridacchiò. "Non sono sicuro, credo che dovrò lottare con @frantababes e @littletronnor su Twitter per quel titolo."

Sweet - Tronnor (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora