25. Tutto su di noi

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Erano passati due giorni da quella festa, in cui Taylor mi aveva fatto una dichiarazione in stile Nicholas Sparks. Due giorni da quando io e lui ci eravamo messi insieme. Era successo abbastanza all'improvviso, non ero sicura di amarlo, ma poi le sue parole mi fecero capire che era lui quello giusto, quello a cui avrei dovuto dire il mio primo "ti amo".

Eravamo in palestra, come al solito, a provare per le regionali, ma non riuscivamo a fare i seri. Ogni presa era un'opportunità per lui di abbracciarmi e lasciarmi dei leggeri baci. Era tutto perfetto. Avevamo trovato la canzone per il nostro pezzo, Cheap Trills. Quella canzone era una bomba ed era facile ballarci sopra.
Per il mio assolo non avevo ancora trovato niente, ero leggermente preoccupata, avrei dovuto iniziare a pensare a una coreografia.
-Tutto ok?- chiese avvicinandosi.
-Devo ancora trovare una canzone per le regionali...- risposi, sedendomi per terra, preoccupata.
-Stasera usciamo.- disse lui, senza nemmeno ascoltarmi.
Finimmo di provare e poi, da sola, uscii. Dovevo vedermi con Mahogany, volevo stare un po' con la mia migliore amica.

Arrivai da Starbucks, dove avevamo appuntamento, ed era già seduta.
-Ho già ordinato anche per te.- disse, mentre mi stava dando un bacio sulla guancia.
-Come stai?- chiesi. Ultimamente parlavamo poco, ma avevo notato che era strana.
-Bene te?- rispose, ma non sembrava convinta.
-So che hai qualcosa.- dissi.
-Sono la tua migliore amica, giusto?- chiese, anche se sapeva benissimo la risposta. Annuii. -Allora perchè non mi hai raccontato quello che ti era successo?- concluse.
-Era la mia vecchia vita, sono venuta qua per ricominciare.- spiegai, sperando che cambiasse argomento.
-Ma a Cameron lo hai raccontato!- esclamò, era arrabbiata.
-Non hai il diritto di arrabbiarti con me.- dissi, mantenendo un tono calmo.
-Sono la tua migliore amica e non mi racconti queste cose, ne ho il diritto!- urlò, la gente nel locale iniziava a fissarci.
-Scusami Mahogany se ti ho ferito non parlandoti dei miei genitori morti! Scusami davvero, immagino sia stato difficile per te superare questa notizia!- urlai, tutta la gente ci guardava. Mi alzai e uscii dal locale, non avrei perdonato a Mahogany quella scenata tanto facilmente.

Camminavo da venti minuti, cercando di sbollire la rabbia. Arrivai al parco e vidi Matthew seduto su una panchina, così decisi di raggiungerlo. Non avevamo più parlato del processo e sentivo che avremmo dovuto farlo.
-Lolacola.- sorrise, non appena mi vide.
-Mi era mancato il tuo stupido soprannome.- risi e lui fece lo stesso, ma tornò subito serio.
-Sono andato a trovare Vanessa, è stato orribile. Mi ha detto che all'inizio mi amava davvero, ma poi ha incontrato Josh e hanno iniziato a organizzare quello che ti hanno fatto e... Mi dispiace per tutto, non ti meriti nulla di questo.- disse, abbracciandomi. In quel momento avevo proprio bisogno di un abbraccio, la litigata con Mahogany mi aveva scosso.
Parlai con il biondino per un altro po' e poi mi riaccompagnò a casa, per stare un po' con Nash.

Mi iniziai a preparare per l'uscita con Taylor, non sapevo nemmeno cosa avremmo fatto, ma mi fidavo di lui. Volevo farmi bella per lui, quindi misi un vestito, ma non mi avvicinai nemmeno ai tacchi, erano troppo per me.
Dopo un'ora suonò il campanello e scesi le scale. Inutile dire che era bellissimo. Quando lo vidi persi un battito, mi faceva sempre questo effetto. I nostri amici non erano sorpresi del fatto che ci fossimo messi insieme, loro sapevano che sarebbe successo. Salutammo Nash e Matthew e salimmo in macchina.
-Dove mi porti?- domandai. Sulla sua faccia spuntò un sorriso divertito, chissà dove mi avrebbe portato.
-Al ristorante italiano che ti piace tanto.- rispose, mi sembrava strano che sorridesse per il ristorante. -E poi in un posto speciale.- concluse, togliendomi ogni dubbio.

Arrivati al ristorante ci accomodammo subito, Taylor era amico del proprietario. Ovviamente, ordinai le lasagne, ero pur sempre in un ristorante italiano. Taylor, invece, prese un piatto di pasta. Mi spiegò che i proprietari venivano da una città italiana, Genova, e che erano gli unici a Los Angeles a fare vero cibo italiano. Non passò molto prima che ci portassero i nostri ordinie ne fui felice, stavo morendo di fame. Per la litigata con Mahogany non avevo mangiato niente dopo le prove, ma avrei rimediato qui.
-Affamata?- domandò ridendo Taylor, stavo divorando quelle lasagne.
-Ho litigato con Mahogany oggi, si è offesa perchè non le ho detto dei miei genitori.- spiegai. Tutti sapevano che la fame era la mia prima reazione a tutto. Litigavo? Mi veniva fame. Ero triste? Mi veniva fame. Ero in imbarazzo? Mi veniva fame. Avevo un serio problema, ne ero consapevole.

-Si risolverà tutto, tranquilla.- rispose, prendendomi la mano. arrossii leggermente, non ero abituata a questi atteggiamenti con Taylor. Eravamo una coppia, si, ma eravamo pur sempre Lola e Taylor, i ragazzi che litigavano per ogni singola cosa.

Finimmo di mangiare e Taylor pagò. Poi, mi prese per mano e mi fece risalire in macchina, dirigendosi chissà dove. Dopo pochi minuti accostò e scese dall'auto.
-Chiudi gli occhi.- ordinò e, dopo aver brontolato un po', obbedii. Mi lasciai guidare da lui che, dopo un po' di tempo, tolse le mani dalla mia faccia.
-Ora aprili...- sussurrò al mio orecchio. Aprii gli occhi e rimasi incanta, eravamo nel teatro più importante di Los Angeles, dove si sarebbero svolte le Nazionali. Mi girai verso Taylor per una spiegazione.
-Ho pensato che ti servisse sapere perchè devi vincere, per tutto questo.- spiegò, indicandomi i posti vuoti in platea. -Alle Nazionali saranno pieni e tu ci sarai. Noi ci saremo.- finì. Si allontanò un attimo e collegò il suo telefono allo stereo. Fece partire una canzone a me familiare, era All about us degli He Is We.

Take my hand, I'll teach you to dance

E così feci, presi la sua mano e iniziai a ballare, ma poi mi lasciò. I passi uscirono uno dietro l'altro, naturali, una coreografia che veniva dal cuore. Ero immersa talmente tanto nella musica che non mi accorsi che Taylor mi stesse filmando.

'Cause lovers dance when they're feeling in love

Spotlight's shining. It's all about usIt's oh, oh, all (about us)
Hey, hey, hey(And every heart in the room will melt)
This is a feeling I've never feltBut it's all, it's all about us

Quando arrivò la fine lo guardai, quelle parole erano vere. Era un sentimento che non avevo mai provato, quello per Taylor, ed era tutto su di noi. Mi avvicinai e lo baciai a fior di labbra.
-Penso di aver trovato la canzone giusta.- ammisi, sorridendogli.
-Ti amo.- disse lui.

E anche io lo amavo, con tutta me stessa.

We Are Young || Taylor CaniffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora