10. La tua morte li distruggerà

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Era passata una settimana dalla minaccia di Nate, che non avevo nemmeno piú visto a scuola.
Avevo ancora paura, ma sapevo di essere protetta dai miei amici.

Il gruppo era sempre più unito e mi fidavo ciecamente di tutti.
Io, Mahogany, Bea e Madison eravamo inseparabili.

Anche con Taylor le cose andarono meglio dopo la storia di Nate. Lo avevo ringraziato mille volte ma lui continuava a sostenere di averlo fatto per Nash.

Erano le tre e mezza e mi preparai per provare con Taylor. Ci stavamo allenando duramente per questa gara, avremmo vinto, ne ero sicura.

Alle 16 arrivai in palestra e lui era già pronto.
-Hey- disse sorridendomi. Rimasi sorpresa dal suo atteggiamento ed ero curiosa di sapere il motivo.
-Hey, come mai così felice?- domandai.
-Niente di che.- rispose facendo spallucce. Ero troppo curiosa ma non chiesi altro.

Stavamo provando da più di un'ora e Taylor andò a prendere da bere alle macchinette.
Rimasi sola e controllai il telefono. Notai una chiamata persa da uno sconosciuto ma feci finta di niente.

Dopo dieci minuti la porta della palestra si aprì, Taylor doveva essere tornato. Mi girai e rimasi paralizzata. Nate, il mio peggior incubo, era davanti a me, con un tubo di metallo tra le mani.

Ero paralizzata dalla paura.
Provai a urlare ma uscì solo un urlo strozzato. Presi il telefono e inizia a correre. Chiamai il primo numero che trovai.
Nate, però, mi raggiunse e mi bloccò da dietro, facendomi cadere il cellulare. Ero terrorizzata. Speravo che Taylor tornasse a momenti.
Nate mise un panno sulla mia bocca e mi addormentai.

Mi svegliai in una cantina, legata ad una sedia, con la bocca tappata dallo scotch. Le immagini di Nate si fecero spazio nella mia mente e una lacrima rigò il mio viso. Provai a liberarmi ma inutilmente, non potevo nemmeno urlare. Pensai a Taylor, di sicuro mi avrebbe cercato. Mi chiesi chi avevo chiamato e sperai che avesse sentito la voce di Nate e la mia.

I miei pensieri furono interrotti da Nate che entrò nella cantina.
-Hey, Lola, quanto tempo...- ghignò. Rimasi immobile, smisi subito di piangere. Avevo paura ma non glielo avrei fatto capire.
-Sai Lola...- proseguì - io non vorrei farti del male, ma sai, è tutta colpa dei tuoi amati fratelli Grier.- concluse. Si avvicinò a me, levò lo scotch e mi baciò. Girai subito la testa, ricevendo poi un forte schiaffo. Sentii bruciare la guancia e iniziò a sanguinarmi il labbro.
-Non mi fai paura, mi troveranno.- afferamai sicura.
-Non ne sarei così sicura. Chi pensi verrà a salvarti? Nash? No, lui protegge solo il suo fratellino. Taylor? Nemmeno lui, pensa alla sua nuova ragazza. Sei sola, Lola.- disse. Iniziai a piangere silenziosamente ma lui se ne accorse.
-Ti avevo detto che ti saresti pentita di avermi lasciato. Sto solo pensando a come ucciderti, sai quanto dolore porterei ai ragazzi? A quelli che hanno preferito te a me, che ritenevo amici. La tua morte li distruggerà. Hai un ultimo desiderio, Lola?- domandò alla fine.

Pensai alla mia vera famiglia e a quanto avevo sofferto, ai Grier e a quanto avrebbero sofferto loro, ai miei amici. Le lacrime continuarono incessantemente a rigare il mio viso.

Avrei solo voluto dirgli addio.

We Are Young || Taylor CaniffWhere stories live. Discover now